Sardegna in rivolta contro la speculazione energetica: attesa grande mobilitazione a Cagliari
L’Isola si prepara a una manifestazione popolare il 30 agosto per chiedere un’azione decisa dell’amministrazione regionale.
(foto Ministero Cultura, S.D., archivio GrIG)
Di Antonello Rivano
La Sardegna si appresta a vivere una giornata di protesta storica. Il Coordinamento dei Comitati Sardi contro la Speculazione Energetica ha annunciato una grande mobilitazione popolare prevista per il 30 agosto, nel capoluogo isolano. L’obiettivo è chiaro: fermare quella che viene definita una “speculazione energetica” che minaccia l’autonomia, l’ambiente e il futuro della regione.
Emergenza senza precedenti
Secondo i promotori della protesta, la Sardegna si trova di fronte a un’emergenza senza precedenti. “L’amministrazione regionale sta tenendo i sardi all’oscuro di quanto sta succedendo nei loro territori”, si legge nel comunicato diffuso dai comitati. Una critica dura che sottolinea la gravità della situazione e la necessità di un intervento immediato.
La richiesta di trasparenza e azione
I comitati si rivolgono direttamente alla Presidente della Regione, Alessandra Todde, e al Consiglio Regionale con richieste precise. La prima è la pubblicazione dell’elenco dettagliato degli impianti considerati “non bloccabili”. Ma non basta: si chiede anche di fermare i progetti già approvati, utilizzando ogni strumento possibile, fino alla requisizione e alla trasformazione degli impianti in proprietà pubblica.
Vertenza con lo Stato e coinvolgimento popolare
Oltre alle azioni immediate, il Coordinamento propone di aprire una vertenza nazionale con lo Stato, chiedendo una moratoria sui progetti energetici in corso. In questa battaglia, i comitati esortano a coinvolgere parlamentari, senatori, il Consiglio Regionale, le forze sociali e l’intero popolo sardo.
La manifestazione
La manifestazione del 30 agosto si preannuncia come un momento cruciale per il futuro della Sardegna. Il corteo partirà alle ore 10.00 da Piazza dei Centomila e arriverà fino al Palazzo della Regione in Via Roma. Gli organizzatori contano su una partecipazione massiccia e sull’appoggio di tutta la cittadinanza per far sentire forte la voce dell’isola.
La Sardegna chiede coraggio
Con lo slogan “La Sardegna ha bisogno di coraggio”, i comitati sperano di smuovere le coscienze e di ottenere un cambio di rotta da parte delle istituzioni. La sfida lanciata è alta: difendere l’isola da scelte considerate dannose per il suo patrimonio socioeconomico e ambientale.
La Sardegna si prepara a scendere in piazza per difendere la propria identità e il proprio futuro.
Antonello Rivano
Direttore di redazione/coordinatore nazionale Polis SA Magazine