
Il teatro e la donazione organi: un connubio possibile a Mercato San Severino (SA)
Con “La Magnifica Gente do Sud” e il Copione “L’Amore Non Vede Differenze”
Di Anna Maria Noia
Torna in scena, dopo alcuni anni di “pausa”, la compagnia teatrale amatoriale “La magnifica gente do Sud”. Questa bella realtà di Mercato San Severino – direttore artistico: Alfonso Ferraioli – si esibirà domenica 13 ottobre prossimo, alle 19. Location: il centro sociale “Marco Biagi” – in via Campo Sportivo (appunto a San Severino).
L’associazione porterà in scena una due atti di Tiziana Coppola: “L’amore non vede differenze”. Tutto incentrato, secondo quanto stanno attuando la compagnia e/o il referente Ferraioli negli ultimi anni, sui temi delicati della donazione organi.
Ricordiamo che “La magnifica gente” si occupa – da molto tempo – di argomenti sociali: dapprima nel “solco” della legalità e della lotta alle mafie. Ultimamente – invece – l’attenzione si è spostata proprio sui trapianti di organi. Lo spettacolo vede la regia a cura di Ferraioli.
Ecco, per la cronaca, i nomi dei personaggi ed interpreti che prenderanno parte alla commedia – dall’esito positivo: Ciro è – sul palco – Salvatore Paolella; Anna è interpretata dalla stessa autrice del copione: Tiziana Coppola; Rosetta sarà – invece – Maria Dolores Iacuzio, figlia della Coppola; nei panni di Karim, Maurizio Biondi; Concetta: Ida Bottiglieri; il dottore sarà Alfonso Ferraioli e Gennaro vedrà calcare le assi del palcoscenico Vito Cosimato.
Ma la compagnia ha sempre unito il piacere del teatro (del “farlo”, oltre che di “assistere” alle rappresentazioni) – sia pur proponendo show esilaranti e commedie degli equivoci, a strappar risate – all’impegno civico. Su tematiche coinvolgenti e di scottante attualità. Un piccolo gruppo di amici “teatranti”, fino a giungere all’esperta compagnia (sempre a livello amatoriale), che – da quando è stata fondata – promuove i più disparati eventi; dal premio “Roberto I Sanseverino” (dedicato ai Meridionali d’eccezione, anche enti o associazioni) alle occasioni di riflessione sulle mafie. Incentivando la partecipazione, nonché la sensibilità, popolari.

Detto questo, concentriamoci sullo spettacolo di domenica 13. Che gode del patrocinio dell’amministrazione comunale – primo cittadino: Antonio Somma. Nel recital si alterneranno “vecchi” e nuovi volti de “La magnifica gente do Sud”; essi – divertendosi e divertendo – faranno in modo da comprendere l’importanza della donazione. Improntando il plot sull’amore, non cieco bensì “tollerante” – nel superare le “differenze” di cui nel titolo.
L’autrice, come dicevamo in apertura, è Tiziana Coppola. Già scrittrice di opere letterarie; racconti; poesie. Esperta – diciamo così – di questo argomento, che la riguarda molto da vicino. Il testo parte comicamente, in maniera esilarante. Nell’evoluzione della trama, però, ben presto appariranno evidenti i temi del razzismo e del regalare i propri organi: cuore, sangue, midollo, altri organi (reni, cornee, eccetera).
Per questo, anche la Fintred succitata ha inteso partecipare all’esibizione – come partner: un’ulteriore associazione sempre pronta ad utilizzare forme d’arte, come la drammaturgia, quale mezzo di divulgazione di un serio e fondamentale messaggio. Lo spettacolo partirà alle 19.30, quando si alzerà il sipario, nell’auditorium del centro sociale.
Ci sarà una sorpresa finale, assicurano gli organizzatori, che – però – non vogliono spoilerare (come si dice oggi) più di tanto. Pertanto, vige il silenzio assoluto su quello che verrà affidato alla bravura degli interpreti. Sorridere, riflettere ed emozionare – questa l’intenzione, in un climax che affronta fattispecie come la discriminazione (razziale) e il trapianto di organi: il donare la Vita! È opportuno illustrare un significato così profondo, sensibilizzando le coscienze.
Eccitata Tiziana Coppola, che debutterà sia quale autrice che come interprete. Un’emozione doppia, per lei. “L’idea di scrivere questo testo – ci rivela – mi venne quando l’anno scorso (2023) Alfonso Ferraioli mi mandò il bando del concorso letterario “Il dono”.
Io desideravo scrivere qualcosa di diverso da una poesia o da un racconto. Qualcosa che avvicinasse le persone – affinché potessero pensare a questo tema degli organi. Ma con leggerezza e ilarità, non in maniera pesante. Quindi, per la prima volta, mi cimentai con tale commedia. Non riuscii a mandarla al concorso, ma la feci leggere ugualmente ad Alfonso. Con mia grande sorpresa, ad Alfonso piacque talmente tanto da volerla mettere in scena. Non solo: mi convinse addirittura a far parte del suo gruppo teatrale”.

Per questo motivo, la donna è contenta e “ansiosa” (smaniosa) di poter veicolare un pensiero fondamentale, che permetta di far proseguire la vita – una volta che noi umani non saremo più su questa terra. Ferraioli, essendo (anche lui) toccato – in prima persona – dalla questione trapianti, coopera con vari sodalizi (la pro loco, la stessa Fintred…) per divulgare la cultura della donazione.
A tal proposito, ecco – in questi anni – il concorso “Il dono”, rivolto sia alle scolaresche che agli adulti. Si tratta di un contest poetico e narrativo; di un certame letterario su tali tematiche, avente quale paradigma le emozioni provocate dall’aver ricevuto una parte del corpo umano – di modo che il fil rouge che unisce gli uomini e le donne, in lista, tra loro e le persone più amorevoli non si spezzi mai.
E noi umanità non perdiamo l’occasione per affratellarci – pensando anche agli altri, più sfortunati – nel regalare ulteriore tempo a chi già temeva di dover morire! Stavolta con la drammatizzazione. Con leggerezza. Teatro e vita, un connubio sempre possibile – anzi fattivo!