
La maternità surrogata nel mondo: normative e reazioni
Analisi delle normative globali sulla gestazione per altri, dalla legalità alla condanna, e le diverse prospettive culturali che influenzano le scelte delle famiglie.
“Sguardi sul Mondo” è una rubrica dedicata all’analisi delle questioni globali che influenzano la vita quotidiana. Attraverso articoli informativi e approfondimenti, esplora temi come diritti umani, ambiente, migrazioni e cultura, mettendo in luce le connessioni tra diverse realtà.
di Antonello Rivano
Con l’approvazione della legge italiana che rende la maternità surrogata un “reato universale”, si definisce un reato che può essere perseguito a prescindere dal luogo in cui è stato commesso, consentendo l’applicazione della legge italiana anche per le pratiche di GPA effettuate all’estero. Questa legge ha suscitato un acceso dibattito e riflessioni su come la maternità surrogata venga percepita e regolamentata a livello globale. Le normative variano notevolmente, influenzate da culture, tradizioni e valori etici.
Europa: diversità di approcci
- Francia: La maternità surrogata è completamente vietata, considerata una mercificazione del corpo femminile. Molte coppie francesi ricorrono comunque alla GPA in Paesi dove è legale, creando complicazioni legali al ritorno in patria.
- Regno Unito: La GPA è legale, ma solo su base altruistica, con divieti per compensi oltre le spese sostenute dalla madre surrogata. Questo approccio cerca di evitare sfruttamenti.
- Grecia: Qui, la maternità surrogata è legale e regolamentata, ma solo per coppie eterosessuali con documentazione legale. Ciò ha portato il Paese a diventare una meta per le coppie internazionali.
- Ucraina: La GPA è legale e regolamentata, attirando molte coppie straniere. La legislazione consente la GPA commerciale, rendendo l’Ucraina una destinazione popolare.
- Belgio: La GPA non è ufficialmente riconosciuta, ma non è vietata esplicitamente. Le coppie spesso cercano soluzioni all’estero.
- Svezia: La GPA è considerata illegale se comporta un compenso per la madre surrogata, spingendo le coppie a cercare opzioni in Paesi con normative più favorevoli.
- Danimarca: La maternità surrogata è legale su base altruistica, con limitazioni sui pagamenti per le spese sostenute.
Resto del mondo: normative variegate
- Stati Uniti: Negli USA, la legislazione varia da stato a stato. Stati come la California consentono la GPA commerciale, mentre in altri, come New York, è permessa solo su base altruistica. Questa diversità crea confusione e complicazioni legali per le coppie.
- Canada: La GPA è legale e regolamentata, ma le madri surroghe possono ricevere solo il rimborso delle spese sostenute. La legge canadese ha creato un ambiente in cui le coppie possono accedere a opzioni legali senza mercificazione.
- Australia: In Australia, la GPA è legale in alcuni stati e territori, ma è generalmente consentita solo su base altruistica. Ogni stato ha le proprie leggi, creando un mosaico complesso di normative.
- India: La maternità surrogata era una meta popolare per le coppie internazionali fino al 2016, quando una legge ha vietato la surrogazione commerciale per i cittadini stranieri, limitando la pratica a surrogati altruistici per coppie indiane.
- Thailandia: La GPA è stata vietata per i cittadini stranieri nel 2015. Le autorità tailandesi hanno cercato di proteggere i diritti delle madri surroghe, rendendo la GPA commerciale non accessibile agli stranieri.
- Brasile: La maternità surrogata altruistica è legale, ma limitata ai membri della famiglia. Ciò porta molte coppie a cercare opzioni all’estero.
- Sudafrica: La GPA è legale e regolamentata su base altruistica, con necessità di approvazione legale. Questo approccio cerca di proteggere i diritti delle madri surroghe e dei bambini.
La recente legge italiana sulla maternità surrogata si inserisce quindi in un contesto globale molto diversificato. Mentre molti Paesi adottano approcci severi o restrittivi, altri come l’Ucraina e la Grecia offrono opportunità legali per le coppie in cerca di “gestazione” per altri. La diversità nelle normative sottolinea l’importanza di un dialogo aperto e informato sulle questioni relative alla procreazione assistita, che continuano a evolvere e a influenzare le scelte delle famiglie in tutto il mondo.
Antonello Rivano
Direttore di redazione/coordinatore nazionale Polis SA Magazine