Diario di una vittima della droga. 7
“Avere il coraggio e la determinazione di lottare per aiutare gli altri giovani a capire che la droga non dà nulla, ma toglie e spesso anche la vita, credetemi non è facile…” (Camilla Roberto)
Diario di una vittima della droga
Diario di Camilla Roberto, madre di Antonio Metad Eid Sayed, un ragazzo vittima della droga nel 2010.
Rubrica a cura di Nicoletta Lamberti
La mia lotta contro la droga è iniziata nel 2010, mentre tornavo dalla comunità con il mio Antonio e un nostro amico, dopo un colloquio. Ricordo esattamente il momento in cui dissi: ‘Ho deciso di lottare contro la droga’. Antonio si girò, eravamo in macchina, e mi dedicò un sorriso che non dimenticherò mai. Disse al nostro amico: ‘Hai sentito? E chi la ferma? Ha già deciso tutto!’. Da quel momento lotto, e il mio diario nasce per parlare a chi non vuole ascoltare la verità!”
Camilla Roberto
30/01/2020
Dal diario di una Vittima della droga:IO
“Sento dentro di me la tua voce che mi ripete:non mollare mamma!!! Forse continui a dirlo perché tu sai quanto io sia demotivata da tutte quelle porte chiuse, quelle inutili attese e la consapevolezza che le associazioni di volontariato sono delle vere e proprie aziende, quasi tuttedevono seguire le stesse regole e ci sono troppi adempimenti che impongono costi e fondi.
Io non voglio avere problemi del genere, mi bastano tutti quelli che ho e per portare avanti il mio progetto serve solo una cosa :IO!!!
VOGLIO e devo parlare a quanti più giovani possibilmente nei giorni che precedono il decimo anniversario della tua partenza! ANTONIOOOOOO, ma come cavolo ho attraversato tutto questo tempo? E senza di te???
Da dove riparto e come??? Ecco quello che mi rode l’anima e tu DEVI AIUTARMI.
Ed ora anche se sono un po’ giù raccolgo le poche energie per dirvi ragazzi che si leggono notizie allucinanti su nuove droghe, nuovi modi di sballo sempre più devastanti per la salute e non è giusto che vi bruciate la vita …. No! Non è giusto!
Guardate la vita per quella che è: una meravigliosa avventura!
Chest’è!”
06/02/2020
Dal diario di una VITTIMA DELLA DROGA: IO
“Avere il coraggio e la determinazione di lottare per aiutare gli altri giovani a capire che la droga non dà nulla, ma toglie e spesso anche la vita, credetemi non è facile… soprattutto… quando la BESTIA ti ha portato via tuo figlio nel fiore della sua vita a soli 24 anni!
Perché lo faccio? Perché mi sento in dovere di farlo verso altre mamme, altre donne a cui mi auguro non accada mai di perdere un figlio !Sono arrivata fin qui e non so dove ho trovato tanta forza per non arrendermi mai, eppure non è stato facile, anzi…….ho avuto sempre ostacoli sul mio cammino, sempre consensi che nascondono il no, sempre delusioni su delusioni!
Eppure il mio fine è quello di informare e prevenire il disagio giovanile, il sentiero che porta spesso a cadere nella droga. Si comincia quasi sempre per provare o perché te la fanno provare e poi sempre peggio, da uno spinello si passa a due e poi tre e poi non bastano e si passa alla droga pesante, eroina, cocaina, miscugli vari, bombe che bruciano cervello e salute…..e per quella dose si fa di tutto quando i soldi son pochi, prostituzione, furto e spaccio e si aprono anche le porte del carcere. Siccome i ragazzi che spacciano son quelli che spesso lo fanno solo per procurarsi qualche dose sono loro che poi finiscono in galera!
Avete idea di che cosa si prova a entrare in carcere perché tuo figlio è rinchiuso li? Entrare nel carcere di Poggioreale (Napoli), nel carcere di Fuorni (Salerno), girare per ospedali, comunità e sbattere con la testa contro il muro ed impazzire di dolore????
No, non potete capire e non dovete capire! Ma dovete solo sapere che il pericolo è ovunque e bisogna che coi nostri figli siamo anche complici e amici quel tanto per poterli seguire e cogliere ogni piccolo segnale di disagio. Bisogna conoscere le droghe, i segnali e solo così si può agire prima che sia troppo tardi.
Ci sono troppe informazioni errate in giro e questo non fa che creare confusione nella confusione della vita. E poi non vanno usate parole difficili per dire certe cose, a colpire è la verità detta con parole semplici alla portata di tutti. E non giudichiamo mai, ricordiamoci che tutti siamo genitori e la ruota gira sempre.
La fiaccolata che stiamo organizzando è per le famiglie, per sensibilizzare genitori e figli e vi invito sin d’ora a partecipare. Diamo voce alla verità, urliamo con le nostre fiaccole senza far rumore il nostro NO ALLA DROGA e SI ALLA VITA!
Una marcia in memoria delle VITTIME DELLA DROGA affinché i giovani comprendano!
Chest’è!
Pagine del diario di Camilla Roberto già pubblicate su Polis SA Magazine
Nicoletta Lamberti
Vice Coordinatore nazionale Polis SA magazine – Coordinatrice Redazioni
La pubblicazione delle pagine del diario di Camilla Roberto è con sua autorizzazione ai sensi degli artt. 10 e 320 cod.civ. e degli artt. 96 e 97 legge 22.4.1941, n. 633 – Legge sul diritto d’autore