Sab. Dic 7th, 2024

I giovani e le nuove droghe: un fenomeno in aumento

Le morti per overdose da sostanze sintetiche in Italia sono in crescita, ma la società e i media sembrano ignorare il rischio crescente

A cura di Antonello Rivano e Nicoletta Lamberti

Negli ultimi anni, le cosiddette “nuove droghe” o Nuove Sostanze Psicoattive (NPS) hanno guadagnato popolarità tra i giovani di tutto il mondo, compresa l’Italia, portando con sé rischi enormi e ancora poco conosciuti. Questo dossier esplora l’evoluzione di queste sostanze, composte da molecole sintetiche progettate per eludere le normative sulle droghe tradizionali, analizzando le conseguenze sanitarie, sociali e legali.

L’obiettivo di questo dossier è di fornire una panoramica completa delle diverse tipologie di NPS, tra cui cannabinoidi sintetici, stimolanti, allucinogeni e opioidi sintetici, e degli effetti devastanti che esse possono avere a breve e lungo termine. Queste sostanze vengano spesso commercializzate in modo ingannevole come “alternative sicure,” nonostante i pericoli elevati per la salute fisica e mentale, e approfondiamo il problema crescente delle overdose, che, in molti casi, coinvolgono proprio queste sostanze.

Argomenti:


Tipologie di nuove droghe

Le NPS comprendono una varietà di sostanze:

  1. Cannabinoidi sintetici: Chimici che mimano gli effetti della cannabis, ma con reazioni spesso imprevedibili e pericolose. Questi composti sono venduti come “marijuana legale” sotto nomi come “Spice” o “K2”, ma causano allucinazioni, ansia estrema, paranoia, e nei casi più gravi, attacchi cardiaci e morte improvvisa.
  2. Stimolanti sintetici: Droghe che imitano gli effetti della cocaina o dell’ecstasy, come la methamphetamine, la mefedrone (noti anche come “sali da bagno”) e la MDPV. Questi stimolanti causano euforia, aumento della vigilanza e dell’energia, ma anche gravi effetti collaterali, tra cui convulsioni, psicosi e danni permanenti al cervello.
  3. Allucinogeni sintetici: Composti come la NBOMe e l’LSZ, che alterano la percezione sensoriale e causano allucinazioni. A differenza di LSD e altri allucinogeni tradizionali, questi sono estremamente pericolosi e possono provocare danni cerebrali permanenti o morte.
  4. Opioidi sintetici: Tra cui il fentanil e i suoi derivati, che sono enormemente potenti e spesso mescolati con altre droghe, come cocaina o eroina, senza che l’utente ne sia consapevole. La potenza del fentanil è circa 50 volte quella della morfina, aumentando il rischio di overdose.
    In Italia, il fentanil sta emergendo come una delle droghe più pericolose e in crescita, sebbene la sua diffusione non sia ancora paragonabile a quella di altri paesi, come gli Stati Uniti. Il fentanil è un oppioide sintetico estremamente potente, che può essere usato in medicina per gestire il dolore grave, ma quando viene usato illegalmente, anche in piccole quantità, può causare overdose fatali. Il suo uso improprio sta aumentando, soprattutto grazie alla sua presenza sul mercato illegale, dove viene spesso mescolato con altre droghe come eroina, creando mix letali.Nel 2023, l’Italia ha iniziato a registrare i primi decessi legati al fentanil, con segnalazioni di morti in alcune regioni, come in Sardegna, dove l’eroina è stata trovata contaminata con fentanil. La preoccupazione è che, dato l’alto potenziale letale del fentanil, anche piccole quantità possano provocare overdose fatali, creando un’emergenza di salute pubblica. Le autorità italiane stanno monitorando la situazione attraverso il Piano nazionale di prevenzione contro l’uso di fentanil e altre droghe sintetiche.La crescente presenza di fentanil rappresenta una minaccia significativa, con la necessità di aumentare le misure di prevenzione, come il controllo delle sostanze e l’educazione al rischio, al fine di evitare un’espansione della sua diffusione in Italia.

Ecco una panoramica più dettagliata sugli effetti e sintomi delle principali tipologie di nuove droghe:

Effetti e sintomi delle nuove droge

Cannabinoidi sintetici

I cannabinoidi sintetici sono sostanze create per replicare l’effetto del THC, il principio attivo della cannabis, ma il loro impatto sui recettori cerebrali è spesso molto più intenso e pericoloso. Queste sostanze, vendute con nomi come “Spice” e “K2,” possono causare una gamma di sintomi avversi, tra cui:

  • Psicosi: Si manifestano episodi di disconnessione dalla realtà con allucinazioni e deliri, simili a quelli di una schizofrenia acuta.
  • Paranoia e ansia estrema: Gli utilizzatori sperimentano paura intensa e sensazioni di persecuzione, che possono portare a comportamenti irrazionali o violenti.
  • Sintomi fisici gravi: Possono includere aumento della frequenza cardiaca, difficoltà respiratorie e spasmi muscolari, con rischio di insufficienza cardiaca.
  • Morte improvvisa: Dovuta a reazioni cardiache o respiratorie estreme, particolarmente nei soggetti che assumono dosi elevate o miscelano la sostanza con altri stimolanti.

Stimolanti sintetici

Questi stimolanti replicano gli effetti della cocaina e delle amfetamine, provocando un temporaneo stato di euforia ed energia. Tuttavia, il rischio di effetti collaterali gravi è elevato:

  • Euforia e iperattività: Aumento dell’energia e della fiducia in sé stessi, ma spesso accompagnati da comportamenti impulsivi e pericolosi.
  • Sintomi cardiovascolari: Tachicardia, ipertensione e, in alcuni casi, aritmie cardiache che possono portare ad arresto cardiaco.
  • Psicosi e paranoia: Molti utilizzatori manifestano stati psicotici che possono portare a comportamenti aggressivi o violenti, nonché episodi di paranoia estrema.
  • Danni al cervello: L’uso prolungato di stimolanti sintetici è associato a lesioni cerebrali permanenti, con perdita di memoria, alterazioni cognitive e rischio di psicosi persistente.

Allucinogeni sintetici

Gli allucinogeni sintetici, come le sostanze della famiglia NBOMe, producono effetti che vanno oltre le allucinazioni tradizionali, comportando anche gravi rischi neurologici:

  • Allucinazioni intense: Distorsioni visive, uditive e tattili estremamente potenti che portano spesso a comportamenti pericolosi, come tentativi di volo o automutilazione.
  • Confusione mentale e disorientamento: Gli utilizzatori perdono il contatto con la realtà, sperimentando distorsioni di tempo e spazio.
  • Psicosi prolungata e danni permanenti: In alcuni casi, le psicosi indotte dagli NBOMe non regrediscono e portano a disturbi mentali cronici.
  • Rischio di morte: Alcune sostanze allucinogene sintetiche possono causare arresto respiratorio o insufficienza multi-organo, in parte dovuto a dosaggi non standardizzati e molto potenti.

Opioidi sintetici

Il fentanil e i suoi derivati rappresentano uno dei rischi più seri tra le NPS, con una potenza decine di volte superiore all’eroina:

  • Depressione respiratoria: Gli utenti sperimentano una riduzione della respirazione fino all’arresto completo, particolarmente letale senza un intervento medico immediato.
  • Overdose anche in piccole dosi: Con una potenza circa 50 volte superiore a quella della morfina, anche minime quantità di fentanil possono risultare letali.
  • Mischiati ad altre droghe: Viene spesso mescolato con cocaina o eroina senza la consapevolezza dell’utente, aumentando il rischio di overdose accidentale.
  • Sintomi di dipendenza rapida: Gli effetti potenti causano un rapido sviluppo di dipendenza, rendendo il recupero e la disintossicazione estremamente difficili.

L’espansione e l’evoluzione continua di queste sostanze complicano il monitoraggio e l’identificazione dei sintomi specifici, portando a situazioni d’emergenza spesso difficili da gestire in tempi rapidi, sia per le strutture sanitarie che per la società.

La mortalità: un fenomeno in aumento

L’uso di nuove droghe ha portato a un aumento significativo delle morti per overdose, soprattutto tra i giovani, che spesso non sono preparati a fronteggiare i rischi di queste sostanze. Nel 2022, in Italia sono stati registrati circa 2.500 morti per overdose, con un numero crescente di decessi attribuibili a droghe sintetiche. Sebbene l’eroina e la cocaina rimangano tra le principali cause di morte per overdose, le nuove droghe stanno rapidamente guadagnando terreno.

Molti decessi sono causati dal fatto che gli utenti non conoscono il dosaggio esatto delle sostanze che assumono. Le NPS, vendute in polvere o cristalli senza etichettatura chiara, sono difficili da dosare correttamente, aumentando enormemente il rischio di overdose. Il fentanil, in particolare, ha causato numerosi decessi, poiché anche piccole quantità possono essere letali. Inoltre, molte di queste morti avvengono in ambienti domestici o durante eventi sociali, dove non è possibile intervenire prontamente. La difficoltà di rilevare queste sostanze nei test tossicologici standard rende il fenomeno ancora più difficile da affrontare.

I rischi legati alle nuove droghe non si limitano alle overdose fatali. Molte sostanze, come gli stimolanti sintetici e gli allucinogeni, possono avere effetti devastanti sulla salute mentale, portando a psicosi acute, comportamenti aggressivi e depressione grave. A lungo termine, l’uso di NPS può provocare danni irreversibili al cervello, compromettendo la memoria, la concentrazione e aumentando il rischio di disturbi psichiatrici cronici, come la schizofrenia.

Alcuni NPS, come i cannabinoidi sintetici, sono particolarmente pericolosi per la capacità di indurre comportamenti violenti e impulsi incontrollabili. Ricerche hanno mostrato che i consumatori di queste sostanze sono più inclini a incidenti stradali, aggressioni e suicidi, in parte a causa della dissociazione mentale indotta dalla droga.

Fattori sociali che favoriscono l’uso delle nuove droghe

L’uso delle nuove droghe tra i giovani è influenzato da diversi fattori sociali, che spesso rendono la prevenzione e l’intervento particolarmente complessi.

  1. Ricerca di Identità e Appartenenza: Tra gli adolescenti e i giovani adulti, il bisogno di appartenenza a un gruppo è molto forte. Le nuove droghe, facilmente accessibili e spesso pubblicizzate come “legali” o “meno dannose”, trovano terreno fertile in ambienti sociali dove il consumo è percepito come parte dell’esperienza giovanile o come simbolo di ribellione. Questa pressione sociale può spingere i ragazzi a provare queste sostanze per non sentirsi esclusi.
  2. Impatto dei Social Media e della Cultura Pop: I social media hanno un ruolo significativo nella diffusione delle nuove droghe. Piattaforme come TikTok e Instagram possono contribuire a normalizzare il consumo di sostanze, con influencer o contenuti virali che mostrano esperienze di “sballo” come qualcosa di comune e accettabile. Alcuni giovani, influenzati da queste rappresentazioni, potrebbero essere più inclini a provare le NPS, sottovalutando i rischi reali.
  3. Facilità di Accesso e Canali di Distribuzione: L’accesso alle nuove droghe è spesso facilitato dalla vendita online su “dark web” e persino su siti regolari che le commercializzano come prodotti “legali” o “naturali”. Questa facilità rende le NPS accessibili anche ai giovanissimi, che possono ordinarle senza particolari controlli o restrizioni. Inoltre, i cambiamenti rapidi nella composizione chimica di queste sostanze permettono ai produttori di eludere le normative antidroga, alimentando ulteriormente la loro diffusione.
  4. Condizioni Socioeconomiche e Mancanza di Opportunità: In contesti di disagio economico o in situazioni familiari difficili, i giovani possono cercare nell’uso di droghe una via di fuga o un’alternativa temporanea alla loro realtà. La precarietà economica e la mancanza di prospettive di lavoro o di istruzione possono amplificare il desiderio di evasione e il ricorso a sostanze che promettono un temporaneo senso di benessere.
  5. Mancanza di Consapevolezza e Informazione: L’informazione sulle nuove droghe è spesso frammentaria o poco diffusa. La mancanza di educazione efficace sul tema rende i giovani più vulnerabili, poiché molti non conoscono i rischi delle NPS e le conseguenze a lungo termine del loro uso. Inoltre, le campagne di prevenzione sono spesso focalizzate sulle droghe tradizionali, senza affrontare in modo specifico i pericoli delle sostanze sintetiche e delle loro varianti.

Questi fattori sociali contribuiscono a una crescente “normalizzazione” dell’uso delle NPS, trasformando il fenomeno in una sfida per la salute pubblica e per le politiche sociali.

La reazione della società e dei media

La risposta della società italiana a questo fenomeno è ancora insufficiente. Nonostante l’aumento delle morti e dei danni, le autorità non sono riuscite a contrastare efficacemente la diffusione delle nuove droghe. La difficoltà di regolamentazione, la mancanza di risorse per i controlli online e la crescente produzione clandestina di NPS hanno permesso a queste sostanze di diffondersi rapidamente tra i giovani.

I media italiani, inoltre, sono spesso riluttanti a trattare il problema in modo approfondito. La paura di creare allarmismo o il desiderio di non stigmatizzare le nuove generazioni porta a minimizzare l’entità del fenomeno. Le morti per overdose non sono considerate una vera emergenza sanitaria e sociale, ma episodi tragici e isolati, che non spingono a un dibattito serio e continuo sulle politiche di prevenzione e intervento.

Le nuove droghe rappresentano una minaccia crescente per la salute e la sicurezza dei giovani italiani, e il fenomeno richiede un intervento urgente da parte delle istituzioni, delle forze dell’ordine, delle scuole e dei media. La mancanza di informazione, di educazione alla prevenzione e di una risposta politica adeguata sta permettendo a queste sostanze di danneggiare una generazione intera. È essenziale che i media assumano un ruolo più attivo nel trattare la questione in modo serio, senza minimizzare i pericoli e senza ignorare le cause profonde che alimentano questo fenomeno. Solo così sarà possibile ridurre il numero di vittime e fermare questa spirale di autodistruzione che colpisce i giovani di tutta Italia.

Purtroppo, le morti per droga sembrano ormai non fare più notizia, o almeno non suscitano più lo stesso impatto emotivo di un tempo. Questo fenomeno di indifferenza crescente è dovuto a diversi fattori. In primo luogo, la ripetitività degli episodi ha creato un senso di rassegnazione collettiva. Ogni anno, migliaia di giovani perdono la vita a causa di overdose o incidenti legati all’uso di droghe, ma la loro tragica scomparsa non scuote più la società, che sembra aver interiorizzato l’idea che il consumo di sostanze stupefacenti faccia parte del “normale” percorso di alcuni giovani, in un contesto dove la marginalizzazione e la ricerca di evasione sembrano prevalere.

In secondo luogo, l’incapacità dei media di trattare il problema con serietà ha contribuito a rendere questo tema una cronaca “abituale”. Le notizie di overdose mortali e decessi per droghe sono spesso mescolate ad altri titoli sensazionalistici, senza il dovuto approfondimento. La superficialità con cui viene trattata la questione, soprattutto per le nuove droghe, ne attenua la gravità agli occhi del pubblico, come se si trattasse di episodi inevitabili e non di una vera emergenza sanitaria e sociale.

Infine, la continua evoluzione delle droghe, sempre più difficili da riconoscere e da controllare, alimenta una sensazione di impotenza diffusa. Il sistema sembra incapace di fermare la diffusione di queste sostanze, e la tragica ripetizione delle morti per overdose non suscita più stupore, ma è vista come una triste normalità, che non stimola un cambiamento reale.

Tra l’indifferenza della società e la scarsità di interventi efficaci, le morti per droga sono diventate una notizia che scivola via troppo velocemente, senza lasciare traccia, in una realtà dove l’emergenza sembra prevalere sulla capacità di reagire.

Antonello Rivano-Nicoletta Lamberti

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