Orizzonti letterari – Speciale “giornata contro la violenza sulle donne”
Un racconto e una poesia per dire “Mai più” alla violenza sulle donne
In questo numero
- Redazione: Un numero speciale per dire “Mai più”
- Racconto: Piove sul silenzio – di Antonello Rivano
- Poesia: Riflessioni di una donna – di Nicoletta Lamberti
Un numero speciale per dire “Mai più”
Abbiamo scelto di dedicare un numero speciale della rubrica Orizzonti letterari alla Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, proponendo un racconto e una poesia che affrontano temi centrali come il dramma della violenza e il ruolo della donna nella società.
Il racconto Piove sul silenzio dà voce al dolore di chi non può più raccontarsi, trasformando il silenzio in una denuncia profonda e in un appello alla responsabilità collettiva. La poesia Riflessioni di una donna esplora le sfide e le contraddizioni che il genere femminile vive ogni giorno, ricordando i passi avanti compiuti e quelli ancora da compiere.
Attraverso la narrativa e la poesia, vogliamo offrire un momento di riflessione e memoria, con la speranza che ogni lettore porti con sé il messaggio di un impegno concreto per dire “Mai più”.
(foto di ©Chulmin1700)
Redazione
Piove sul silenzio
Antonello Rivano
Piove. La pioggia scendeva quella mattina, come oggi, ma quella volta la pioggia sembrava voler lavare via l’orrore che stava per compiersi. Quel giorno non era la pioggia a cadere con forza, ma le grida. Le sue, colme di furia cieca, e le mie, di puro terrore, che risuonavano nella stanza come un eco doloroso e inascoltato. Le urla straziate del mio corpo, impotente e schiacciato, contro la violenza di un uomo che mi annientava. Piovevano i colpi. Il viso, il corpo, ogni parte di me veniva percossa, calci e pugni che lasciavano segni indelebili, dolorosi, su una carne che già tremava.
Poi, le sue mani. Mani che violavano la mia intimità, ogni angolo di me, che mi toglievano l’anima, strappandomi il respiro. Il suo alito caldo sul mio volto, la pressione del suo corpo sul mio che mi faceva sentire priva di respiro, schiacciata, senza scampo. Non c’era più spazio per me. Solo il peso, il peso abominevole di quel corpo che si impossessava di me, che toglieva ogni forza, ogni speranza. Mi ha presa, mi ha lacerato, non solo il corpo, ma ogni mia difesa, ogni parte di me che cercava di sfuggire. Mi ha presa fino a farmi sparire, a farmi dimenticare chi ero.
E poi, la morte. Il calore, il dolore, il buio che mi ha inghiottito. Un buio che non solo spegneva la luce, ma anche la speranza. Un buio che non era solo fisico, ma che mi stava uccidendo dentro. Poi è arrivato il silenzio. Un silenzio che è durato troppo a lungo. E poi la pioggia. Pioveva ancora, quando il mondo si è fermato su un foglio di giornale, dimenticato su un tavolino di un bar. La notizia era scritta in grassetto, come se fosse solo un altro fatto da raccontare, un altro nome tra tanti. Il titolo: “Ragazza violentata e uccisa“. Le parole si stampavano sul foglio, gelide come la morte stessa, eppure nessuna di quelle parole restava.
Piove ancora sulla lapide. La pioggia batte sui fiori ormai appassiti, sulle foglie che si adagiano al suolo in silenzio. Accanto alla mia foto, qualcuno ha posato un cartoncino bianco, semplice e discreto. La scritta, tracciata in un rosso intenso, dice: “Mai Più“. Sono parole che urlano una speranza, ma la pioggia incessante le sta lentamente cancellando. L’inchiostro si scioglie, e le lettere cominciano a sbiadire, scivolando via come lacrime sul cartone.
Quella scritta, così potente nel suo significato, sembra farsi sempre più fragile sotto l’acqua. È come se anche la pioggia volesse dimostrare quanto sia difficile trattenere un impegno, mantenerlo saldo contro un mondo che spesso lo ignora. Eppure, anche se quel cartoncino svanisce lentamente, il suo messaggio rimane. Le due parole, “Mai Più”, devono diventare un grido che non si dissolve, un’eco che nessuna pioggia potrà mai spegnere.
La pioggia continua a cadere incessante, come se il cielo volesse purificare un mondo che troppo a lungo ha osservato indifferente l’orrore. Cerca di lavare via la violenza, di cancellare le ferite, ma non riesce a portare con sé il dolore, quello più profondo, quello invisibile. Perché non è solo la pioggia a dover cadere per liberare questo mondo. Serve un impegno che nasca dai cuori, che cresca nelle coscienze, che si trasformi in azione.
La pioggia non basta. Non può dissolvere il buio che alberga dentro troppi, né lenire quello che tante donne portano, nascosto, nel profondo del cuore. Ma oggi, mentre cade, si mescola alle tracce di un messaggio fragile, di quelle parole rosse che cercano di resistere sul cartoncino: “Mai Più”. E allora la pioggia non è più solo pioggia: diventa il nostro grido. Un grido che non si spegne, che scavalca il silenzio, che rompe il muro della violenza. “Mai Più” non è solo una promessa. Deve essere una scelta. Una scelta che nessuna pioggia potrà mai cancellare.
MAI PIÙ!
(©PSAM – racconto inedito – tutti i diritti riservati- vietata la riproduzione)
Antonello Rivano
Riflessioni di una donna
“Femmina” … “Zitella” … “Divorziata” …
Sostantivi dispregiativi rivolti al solo genere femminile
solo per esaltare i nostri difetti.
“Donna” … “Madre” … “Compagna” …
I pregi, oggi, sembrano ormai dispersi nell’etere,
si scontrano con la condizione della donna
degli anni addietro.
Solo moglie, madre, senza diritti, solo doveri, solo famiglia!
Oggi, anni luce avanti, siamo anni luce indietro!
“Direttrice” … “Infermiera” … “Medico” …
“ Zitta, tu non capisci nulla!”
Comportamento atavico dell’altro sesso
o frutto dell’insegnamento dato ai maschi nella nostra società?
E tu lotti per il tuo ruolo nella società,
per il tuo ruolo nella famiglia,
per il tuo ruolo nel lavoro?
Amica, lottiamo prima su noi stesse per non tornare indietro e
non dimentichiamoci chi siamo!
Pensieri per la “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”
lunedì 25 novembre 2024
(©PSAM – poesia inedita- tutti i diritti riservati- vietata la riproduzione)
Nicoletta Lamberti
Tutti i numeri di Orizzonti letterari già pubblicati