Gio. Apr 18th, 2024

MERCATO S. SEVERINO. MORTI E SEGNI DI SPERANZA TRA PAURA E FEDE.

Il Coronavirus non smette di far parlare di sé, purtroppo: mentre a livello nazionale ed internazionale l’Albania e – pare, in queste ultime ore – la Polonia si apprestano ad integrare il personale sanitario o parasanitario italiano (nelle principali fattispecie di emergenza) ecco invece che nella piccola e tranquilla realtà di Mercato S. Severino si conta una nuova vittima: è il primo dei contagiati nella cittadina. Si chiamava Armando Aversa, 84enne residente al capoluogo. La notizia della sua malattia è circolata dal 12 marzo scorso. Con molti commenti e finanche foto sui principali canali social. In cui, tra l’altro, venivano rese note le generalità dei familiari e i luoghi di lavoro dei parenti. Giorni fa è deceduto Gaetano Damiano, 50enne che presentava un quadro clinico particolarmente grave – essendo stato debilitato da una complicanza, dalla presenza concomitante di Covid-19 e Sars – secondo fonti ufficiali. I due eventi (associati) hanno portato a una polmonite interstiziale severa, per cui egli è morto – tra alcune polemiche, inerenti la responsabilità o meno dei sanitari nel non aver sottoposto al tampone l’interessato. Così – almeno – riportano i principali organi di stampa locale. Una decina, in tutto, i contagiati e/o infetti “conclamati” a S. Severino. Di costoro, fino ad adesso, si contano Aversa e Damiano quali deceduti. Il primo era stato condotto al nosocomio di Nocera Inferiore ma poi è giunto a Caserta – presidio “S. Anna e S. Sebastiano”. Aveva patologie pregresse. Damiano, invece, era stato ricoverato al “Fucito” di Mercato S. Severino. Tra gli altri contagiati, in fase di cura, una parrucchiera porta a porta – di cui i parenti hanno fornito le generalità (per risalire ai contagi precedenti); un imprenditore risiedente nella frazione S. Vincenzo – la cui attività industriale è ubicata a Solofra (Avellino), zona facilmente raggiungibile dalla Valle Irno – e un 72enne in località S. Angelo. Al momento in cui scriviamo, non vi sono a S. Severino altri gravi casi che hanno contribuito alla dipartita di ulteriori persone. Sebbene un intero nucleo familiare a Pandola sia in stato di isolamento, per una conclamata positività. Nelle ultime ore, Sarno piange la scomparsa di un ingegnere quasi 60enne e molte realtà del Salernitano si chiudono al traffico veicolare intercomunale per paura di questo nemico invisibile. È il caso dei due Enti Comunali dell’Agro Nocerino Sarnese, Castel S. Giorgio e Roccapiemonte – retti, rispettivamente, da Paola Lanzara e da Carmine Pagano. Già alcuni giorni fa, in data 23 marzo, la comunicazione del divieto di circolazione presso vie di confine. Non mancano, anche nella Valle Irno e in altre zone, opportuni e frequenti cicli di sanificazione e pulizia approfondita di locali. Mentre anche l’ateneo di Salerno vive momenti di attesa e incertezza, a causa della quarantena di un centinaio di impiegati e dipendenti – il contagio sarebbe stato trasmesso da un’inserviente molto conosciuta anche nel Sanseverinese. Intanto enti pubblici e privati cittadini non smettono di creare occasioni “spicciole” di solidarietà e di beneficenza. Nella fattispecie sanseverinese, ad esempio, non solo alcuni piccoli o grandi negozi si recano a casa delle persone effettuando spese a domicilio – e così vale anche per moltissime farmacie sparse lungo il territorio – ma è sorta l’iniziativa (nata in parte sul web, tra molti “filantropi da tastiera”) della “Spesa sospesa”. Che riprende un’antica e nobile consuetudine relativa ai caffè di Napoli: la possibilità, da parte dei clienti nei bar, di pagare e offrire un caffè a chi era meno abbiente. Ed è una iniziativa che coinvolge attività importanti ma anche modeste. Non soltanto nel Sanseverinese ma anche in altre aree campane. Anche se a S. Severino – tramite apposite ordinanze – si restringono altre attività oltre quelle già interdette e le restrizioni “colpiscono” gli utenti cittadini, ad esempio coloro che volessero recarsi al civico cimitero di Costa (un’altra frazione) o presso gli uffici comunali (prorogato il divieto di accesso al pubblico, indicativamente fino al 14 aprile), tuttavia si moltiplicano le mani tese verso le fasce di popolazione più deboli. La già menzionata “Spesa sospesa” (dopo anche “Te la do io una mano”, sempre a S. Severino) e altre attenzioni verso la cittadinanza ne sono una concreta e illustre testimonianza. L’intento di unificazione prosegue anche mediante i social di Internet (o Facebook). Accade che anche privati cittadini si mettano a disposizione dei meno abbienti o più sfortunati. Già abbastanza provati dal dolore. Non mancano le corali risposte da parte di centri antiviolenza sul territorio – che rimodulano orari e modalità di erogazione servizi – e si aprono, virtualmente (sempre), nuovi sportelli e/o spazi di ascolto per chi è in difficoltà. “Il Comune non ti lascia solo” è lo slogan di un apposito “centro” o sportello sorto nel Sanseverinese. Si può contattare il numero 089 82 68 12, per problematiche di carattere socio-assistenziale. Il numero è “attivo” dalle 9 alle 19. Per altre situazioni di disagio, ecco i contatti della Polizia Municipale (sono gli “angeli” della situazione, come medici e sanitari, inservienti, membri della Protezione Civile, dipendenti di supermercati, altri soggetti pubblici – e vigilano anche sulle truffe, che si perpetuano con frequenza; nonché pattugliano le nostre aree, a rischio della incolumità propria e delle famiglie) e della Protezione Civile: i vigili rispondono allo 089 82 68 55, mentre l’Epi (Emergenza Pubblica Irno) è disponibile allo 089 87 97 77. Intanto il sindaco Somma monitora attentamente l’evolversi del quadro della situazione – disponendo anche la sospensione dei tributi comunali e la proroga della scadenza di molti documenti. Anche nei comuni vicini a S. Severino, nella Valle Irno o altrove, si attuano iniziative di beneficenza e di solidarietà. A Baronissi, per citare un’ulteriore realtà virtuosa, ci si “muove” per i buoni spesa da erogare alle famiglie in difficoltà. Consistenti in bonus da 100 a 300 euro – a seconda delle necessità e dei componenti di ogni nucleo familiare. Tutto sul sito dell’amministrazione baronissina o al numero 328 860 54 74. Infine, non bisogna dimenticare (sul territorio nazionale o locale) le manifestazioni “religiose” o diversamente tali. Frutto non già (o non solo) di “semplice” superstizione ma di antica, autentica espressione popolare e di fede – la fiducia in un Ente Supremo chiamato Dio (ma anche in altri modi). Il 2020 è stato il primo anno – dopo moltissimo tempo – che non si è tenuta in maniera solenne e/o “opportuna” (nel senso di devotamente partecipata) la celebre kermesse nei confronti della Madonna Addolorata della frazione sanseverinese Spiano. Borgo montano, oasi linguistica dell’antico dialetto sanseverinese. Nonché zona di produzione di scale (gli abitanti sono chiamati “scalari”) e di sportelle (piccole sporte, ceste – gli artigiani son detti “sportellari”). E, ancora, paese della rinomata “polpetta di baccalà” – leccornia antichissima, la cui ricetta (sapiente) è custodita e tramandata di madre in figlia. La polpetta – con vari ingredienti (tipo formaggio pecorino, pane, prezzemolo e naturalmente baccalà) – viene cucinata proprio in occasione della grande festa (“fistone”) in onore dell’Addolorata. Che si venera il venerdì prima della domenica delle Palme. Quest’anno sarebbe dovuto cadere lo scorso 3 aprile. Ma il culto popolaresco non si ferma: se Maometto non va alla montagna, questa si reca da Maometto – recita l’adagio. Quindi la Madonna è stata “festeggiata” lo stesso. Collegandoci al web, scopriremo che giovedì 2 aprile alle 19 tutti sono stati invitati ad apporre un lumino fuori dalla finestra – invocando l’aiuto e l’intercessione della Vergine. Venerdì 3, alle 12, i Sanseverinesi sono usciti sui balconi per cantare l’ancestrale inno a Maria addolorata. Alle 18.30, ciascuno ha recitato il Rosario ai sette dolori di Maria e – infine – alle 19 tutti davanti allo schermo del Pc: è artita la diretta streaming dell’apposita celebrazione eucaristica rivolta all’Addolorata. Sulla pagina Facebook dell’Unità Pastorale delle frazioni Spiano, Monticelli e Corticelle. Si spera nella Madre di Cristo, affinché interceda ed elimini il nemico Covid-19 e ci renda tutti più sereni e, soprattutto, altruisti.

Anna Maria Noia

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