Sportello Impresa. I primi incontri a S.Severino
Sportello Impresa: uno strumento utile per la creazione di una vera e propria “rete di idee”, dedicato a tutti gli imprenditori e leader di piccole o grandi start up territoriali – ma in particolare rivolto ai giovani. Un modello “economico” e (soprattutto) “sostenibile” creato appositamente per i ragazzi che intendano porre le proprie, entusiastiche “intuizioni” a livello – appunto – economico e sostenibile al servizio della collettività.
A S.Severino è stato presentato “Sportello Impresa”, il servizio dedicato ai giovani imprenditori, con la presenza dei ragazzi del locale “Forum Giovani”
Uno strumento utile per la creazione di una vera e propria “rete di idee”, dedicato a tutti gli imprenditori e leader di piccole o grandi start up territoriali – ma in particolare rivolto ai giovani. Un modello “economico” e (soprattutto) “sostenibile” creato appositamente per i ragazzi che intendano porre le proprie, entusiastiche “intuizioni” a livello – appunto – economico e sostenibile al servizio della collettività. Stiamo parlando del progetto “Sportello Impresa”, istituito nella primavera 2020 – in pieno lock down – ma “presentato” (si può dire) il 6 ottobre scorso nella Sala del Gonfalone; Comune di Mercato S. Severino.
Hanno partecipato all’evento – voluto dall’assessore alle Attività Produttive Michela Amoroso, che ha propugnato fortemente la nascita del servizio stesso (in tutti questi mesi) – i neoeletti consiglieri del locale Forum dei Giovani. Un organo consultivo per le attività giovanili, presente da decenni a S. Severino e in molte altre realtà – regionali e/o nazionali; un ente che punta a stimolare la dialettica tra Comune e cittadini, in special modo ragazzi e ragazze dai 16 ai 34 anni – con le loro proposte, con le esigenze tipiche di questa fascia di età. Anche a Mercato S. Severino. Si legge, infatti, sul profilo “social” del forum di cui sopra che esso “viene inteso come organismo di partecipazione alla vita democratica istituzionale, nonché come spazio permanente di incontro tra giovani, aggregazioni giovanili e amministrazione comunale”.
Il 15 settembre scorso, il Forum è stato interessato dalle votazioni per il rinnovo delle “cariche” (istituzionali) all’interno del sodalizio. Quale coordinatore principale è stato eletto il 21enne Alexandro Catapano, che è andato a sostituire (è subentrato a) Alessio Fiore. Una cospicua rappresentanza dei “suoi” giovani ha assistito alla “nascita” di “Sportello Impresa”, nascita illustrata dall’assessore Amoroso assieme ad esperti di economia e di innovazione digitale. Nel proficuo incontro – si spera – e/o ideale connubio tra nuove tecnologie (innovazione 4.0, digitalizzazione) e tradizione (l’esperienza di chi sia presente da più tempo nel settore). Il sei ottobre, dunque, hanno spiegato la funzione del servizio – oltre Michela Amoroso: Giovanni Moccia – consulente finanziario, formatore per la creazione d’impresa ed altresì responsabile di “Centro studi Mondi Sostenibili”; Vincenzo Bisogno – dello staff di Moccia, settore Comunicazione; Giuseppe Perrone, commercialista ed esperto di contabilità; Vincenzo Leone. “Sportello Impresa” – sorto da esperienze, già ben attuate e incanalate, a Pellezzano; Bracigliano; nel Cilento – a S. Severino sarà presente presso il municipio, per due martedì al mese: il primo e il terzo martedì di ogni mese – dalle 18 alle 20.
Nel suo servizio di consulenza (counseling) in materia, per l’appunto, economica e fiscale – atta a realizzare nuove e valide start up da parte dei più giovani – lo sportello si propone di “Avvicinare i ragazzi al mondo dell’imprenditoria – sono parole dell’assessore Amoroso – coinvolgendoli nel tessuto sociale della nostra città”. Quindi questo servizio – completamente gratuito e/o a costo zero per il Comune – oltre ad essere a sostegno delle imprese, incoraggerebbe la “fantasia” (la creatività) dei giovani sanseverinesi. Questo grazie all’opportunità – più volte evidenziata dai relatori, nel corso dell’incontro – di “fare rete”. Di essere sistema, insomma, di condividere – hanno espresso Moccia e il suo staff – le idee di ognuno per andare “più avanti”.
Il tutto, in collaborazione tra il Comune e le associazioni giovanili – quali proprio il Forum. Puntando, è stato detto, a “conglobare le idee migliori”, in tema di nuove aziende (le già note e citate start up) e di autoimprenditorialità. “Fare rete”, allora, è l’obiettivo principale che andrà a interessare e coinvolgere tanti ragazzi con estro e “voglia di avventura”, con spirito di iniziativa. Lo ha evocato, in particolare, Giovanni Moccia – da decenni “immerso” in questi “campi” del sapere – con molta ironia, usando parole semplici; esempi; aneddoti e mostrando tanta concretezza; rivolgendosi ai ragazzi presenti (vi erano però anche alcuni adulti, come il presidente di “Fare Comune” Enzo Farace, il fotografo Elio Ricciardi e altri). Che hanno mostrato di essere interessati all’argomento – rendendosi conto di poter “essere esperti” per quanto concerne l’informatica e nell’ambito della digitalizzazione: ad esempio, per la domotica; per la robotica; per l’industria 4.0 o riguardo la realtà “aumentata”. I relatori hanno anche invitato, caldamente, i ragazzi ad approcciarsi allo sportello; a incontrarsi tra loro, in un dialogo comune; a poter poi effettuare anche visite in azienda. Per imparare praticamente, in un mondo che è in continua evoluzione. E che necessità di sostenibilità, la “parola chiave” che apre mondi diversi e sconfinati universi. Sostenibilità è “giovinezza”, un termine verso cui i “nativi digitali” – cioè i ragazzi avvezzi all’uso delle nuove tecnologie e abituati a sentir sempre parlare di ambiente, ecologia, socialità/solidarietà – sono spesso orientati o, almeno, ne sono incuriositi.
L’incontro del 6 ottobre è stato “condotto”, per così dire, in modalità affabulatoria da Moccia; quasi a mo’ di brainstorming. L’argomento, molto interessante, ha catturato i ragazzi del Forum. Si è parlato di business plan; di didattica “dell’Economia” tra “vecchi metodi” e novità nell’offerta formativa di chi studia e/o si approccia a questa materia – particolarmente a livello universitario; della necessità di aggiornarsi periodicamente; di idee e delle realizzazioni di queste; di sviluppo sostenibile – con validi esempi, tratti dalla realtà.
Si è puntato sull’aggettivo “green”, sul quale ci si è soffermati più volte e con varie esemplificazioni; di altro. Tra le progettualità da poter, eventualmente, considerare – è il messaggio rivolto ai “giovani dalle proposte innovative”, di S. Severino e dintorni, che vogliano accedere allo sportello – ci sono: la valorizzazione dei borghi antichi; la bioarchitettura – se ne sta parlando sempre più frequentemente; il riciclo; il turismo appunto “sostenibile” (se ne sta discutendo con grande attenzione, negli ultimi tempi); il turismo rurale; l’economia “sociale” (anche questa, “green”); la digitalizzazione (concetto fondamentale, per i “millennials” e per i già citati “nativi digitali”); le politiche “attive” (non convenzionali) per il lavoro. Si è trattato delle risorse (economiche ma anche “naturali”) a livello planetario, oggigiorno davvero tanto, tanto scarse. Da migliorare e incrementare a cura delle nuove generazioni, che agiscono in maniera sicuramente più “smart” rispetto al pur recente passato. Ai ragazzi di oggi passa l’ideale testimone della “manutenzione” (se vogliamo) della Terra, rovinata dagli errori degli adulti.
Lo “Sportello Impresa” si occuperà di formazione; informazione; front office. Oltre alle nuove generazioni, però, si tenterà di far aderire anche gli anziani e gli “esponenti” della Terza Età. Perché i nostri nonnini – è emerso dalla convention – hanno sempre tanto da dire, da insegnare: occorre starli ad ascoltare! Ecco come l’economia, la fredda materia delle cifre e delle statistiche “settiche”, può tornare alla dimensione umana – come in origine. Monitorando espressioni, abbastanza “consuete”, come “i bisogni”. Però “nuovi”, non egoistici. E che creino – per davvero, in un futuro prossimo – nuove e soddisfacenti possibilità di lavoro, di impiego. Da parte loro, i membri del Forum Giovani sanseverinese sono già orientati verso vari progetti: essi propongono di creare percorsi, per indurre bambini ed adolescenti a visitare delle fattorie – come accade negli “agro-nidi” o nelle “fattorie didattiche”. Un’idea che ha preso molto piede in Lombardia, ma che è attuabile (ed attuale) pure nelle nostre piccole realtà. Pensando, ad esempio, alle frazioni di S. Severino – dalle quali rilevare le antiche tradizioni popolari; così facendo, si ritroverebbe il senso della comunità, della collettività, della partecipazione. Largo, dunque, ad intenti sociali e “umani” come sostenibilità, equità e redistribuzione del reddito. Eticamente e umanamente. Infine, l’assessore Michela Amoroso ha rivelato di “credere moltissimo nella digitalizzazione, nell’uso appropriato dei social e nella comunicazione 2.0, che inerisce a varie branche della vita quotidiana – ormai”.
ANNA MARIA NOIA