Mar. Apr 16th, 2024

Il resoconto di un anno di Covid

Ad un anno esatto ripercorriamo le tappe del Covid in Italia

Era il 21 febbraio del 2020 quando Codogno scopre il primo caso in Italia. Mattia Maestri, 38 anni, risulta essere il primo paziente.

Di Raffaella Grimaldi

A scoprire il suo caso la dottoressa Annalisa Manara, anestesista di turno della terapia intensiva. Scatta la caccia al paziente zero, ma ormai è già tardi. I medici che hanno curato Mattia risultano positivi e qualche giorno dopo Codogno viene messa in zona rossa.

Nel frattempo il Covid si diffonde in tutto il lodigiano, presto i primi morti per polmonite. La zona rossa si estende anche nei comuni circostanti: Codogno, Castiglione d’Adda, Casalpusterlengo, Fombio, Maleo, Somaglia, Bertonico, Terranova dei Passerini, Castelgerundo, e San Fiorano. Vengono chiuse le scuole e i negozi. In tutto 55 mila le persone messe in quarantena. Il 27 febbraio scatta l’allarme in tutto il nord. Il governo chiude scuole, ristoranti, negozi e musei. Iniziano a diffondersi l’uso massiccio delle mascherine chirurgiche e parte l’assurdo assalto ai supermercati. Il presidente della regione Lombardia Fontana entra in contatto con il virus. Scatta la quarantena. Nel frattempo Zingaretti si fa fotografare durante un aperitivo. Via la paura del contagio? Ritorna a Roma contagiato anch’egli. Bastano 20 giorni e tutta la Lombardia entra in zona rossa. Scatta il grido di allarme del governo italiano all’Europa, che vede il virus ancora come qualcosa di lontano. Il 9 marzo 2020 il primo dpcm del governo Conte in cui scatta il lockdown in tutta Italia. Il resto è storia nota. Da chiedersi è cosa resta dopo un anno di covid? Vittime, dolore e sofferenza e un Italia da rimettere in sesto.

Il 21 febbraio 2021 diventa la Giornata Nazionale dei camici bianchi in memoria di tutti i medici, gli infermieri e gli operatori sanitari che hanno perso la vita lottando contro il Covid. L’ultimo il dottor Vincenzo di Benedetto, medico di famiglia. 326 il numero degli angeli bianchi volati in cielo.

Raffaella Grimaldi

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