
Per Saman
Il mistero, legato al tuo annientamento, quando sarà svelato offrirà una tenue tregua, soltanto questo, al crimine perpetrato alla tua giovine vita.
Di Pina Esposto
Per i tuoi sogni d’amore e di libertà uccisi con te, non so se troverò parole adatte. Ma saranno, di sicuro, parole incrinate, spinate, dolenti.
Decine di lune si sono alzate al cielo, mandando i riflessi di perla al tuo corpo nascosto.
Anche le albe e i tramonti di queste lunghe giornate di attesa si sono accese e spente prendendosi cura di te.
Agli umani, non sempre, è dato modo di sapere e comprendere, quello che io immagino sappiano e comprendano tutti gli elementi del creato.
Questo mio anelito immaginifico, credo, abbia a che fare con le ricompense che cerco, a fronte degli scompensi che l’uomo, spesso, mostra nella sua ferocia.
Per questo, suppongo, un pianto di stelle profuso sul luogo del massacro, a noi ancora del tutto ignoto.
Sempre per questa mia inclinazione, ritengo che il canto ed il volo degli uccelli, così frequenti in questo periodo, siano stati tutti per te, sorvolando il tuo sepolcro, a farti compagnia.
Anche il vento ti ha cantato e parlato, con tristi nenie di requiem, soffiando lievemente, dove hanno messo a giacere il tuo strazio.
Il mistero, legato al tuo annientamento, quando sarà svelato offrirà una tenue tregua, soltanto questo, al crimine perpetrato alla tua giovine vita.
E non consentirà solo di ribadire il tribale atto legato ad un’etnia, perché in ogni latitudine, per ogni religione professata, i crimini e gli assassini, sono sempre tali.
Nessun colore della pelle, nessuna mano è indenne da colpe, quando si estorce un’anima alla sua vita.
Coloro che si ritengono padroni dell’essenza di un individuo, sono annientati,ovunque,dagli stessi deliri di onnipotenza,dagli stessi corvi neri che assalgono i loro pensieri.
Sciacalli, prigionieri della loro melma istintuale.
Usurpatori di speranze e desideri altrui.
Persino gli ululati dei lupi hanno maggiore legittimità rispetto alle loro parole inespresse,tradotte nell’ atto estremo dell’assassinio.
Per ora, Saman, queste mie poche parole-crisantemo, forse inutili,(mi illudo) possano servirti come prece.
bellissimo testo, pregnante ma soprattutto poetico, commovente