Ven. Apr 19th, 2024

SALERNO-La Compagnia dell’Arte chiude la sua stagione con “Mary Super Tata”

Lo spettacolo, in scena al Teatro delle Arti il giorno 3 Aprile alle ore 11, 17 e 19-15

La Compagnia dell’Arte termina il suo anno dedicato alla celebrazioni del suo decennale con  “Mary Super Tata” (adattamento del romanzo di P. L. Travers e reso immortale dal film di Robert Stevenson con Dick Van Dyke e Julie Andrews.)  regia di Antonello Ronga con le coreografie di Fortuna Capasso ed il Professional Ballet di Pina Testa, i costumi di Paolo Vitale, le scene di Francesco Maria Sommaripa,  le riprese video di Massimo Pinto, le fotografie di Ilari Rossi e l’audio e le luci di G.F. Service .

Lo spettacolo, in scena al Teatro delle Arti il giorno 3 Aprile alle ore 11, 17 e 19-15, doveva andare in scena in Gennaio ma fu rimandato causa aumento dei contagi da Coronavirus e vedrà anche stavolta gli attori della Compagnia vestire altri ruoli ed entrare in nuovi personaggi tutti da caratterizzare al meglio: sul palco Francesca Canale, Fortuna Capasso, Chiara D’Amato, Giovanni D’Amato, Teresa Di Florio, Cloè Mounard, Valentina Tortora, Antonello Ronga, Filippo Scaniello.

“In un’epoca in cui il mondo sembra girare sempre più veloce, in cui gli unici obiettivi sembrano essere l’accumulo di beni materiali e la ricerca spasmodica e affannosa di quel “qualcosa” a cui spesso non si riesce a dare un nome, la magia e la disarmante semplicità dell’innocenza dei bambini vengono trascurate-afferma il regista Antonello Ronga- Mary  Super Tata, personaggio dalle mille sfaccettature, divertente, irriverente, “smemorata”, assolutamente sopra le righe, irromperà in questa  epoca  per cercare di cambiare le sorte infelice di chi non vede in là del suo naso cercando di  mettere  un freno al mondo per come lo conosciamo e rallentare  le folli corse, portando il pubblico soprattutto i bambini… altrove…  Dove? “Oltre la soglia di un mondo incantato”. Grazie al gioco del teatro, Mary salverà i piccoli protagonisti della famiglia in cui lavora come bambinaia ma anche e  soprattutto gli adulti. Una storia che è un monito per tutti. Grazie alla magia del Teatro il pubblico potrà schiudere gli occhi su quella realtà un po’ amara  che spesso dimentichiamo di aver vissuto la fanciullezza”.  

Un lavoro, quello dietro a Mary Super Tata, come sempre certosino e puntuale, costituto da studio e da rigore professionale. “Un adattamento che trae certamente spunto dalla storia di Pamela Lyndon Travers ma che si sposa con il nostro modello di “Compagnia dell’Arte” di affrontare i classici e le tematiche. Una bambinaia, Mary, che viene per salvare non i bambini ma il papà: lo salva da una vita grigia e monotona, una vita che racchiude anche i figli ad un rigore in cui le sole regole ferree scandiscono la giornata. Il padre dimentica la sua missione principale , quella d padre di famiglia e ciò comporta che ci si stacca dall’emotività e si lasci spazio soltanto al rigore senza emozione e contatto. Il padre-continua il regista- dovrà scavare dentro il proprio io per ritrovare la chiave della sua indole e scoprire la cosa più importante che conserva nel suo cuore. Deve ricostruire la sua vita, distruggerla e ricambiarla.  Tutta la narrazione, inoltre, è raccontata da un narratore brechtiano, uno spazzacamino, personaggio emblematico, “magico”, anche per il suo aspetto: egli sa dove cercare, ci porta e ci racconta la storia attraverso la magia lui che è a  contatto tra la terra e il cielo; è personaggio umano-conclude Ronga- misterioso e velato, conosce la chiave per andare in quel mondo incantato, Il passaggio che nessuno conosce e lui sa e grazie a lui riusciremo a varcare i confini di questi personaggi ed a scoprire il bambino che è dentro di noi”. Come ha affermato il regista, “Mary Super Tata” è un adattamento dal romanzo e molti personaggi sono stati riscritti ed aggiunti dallo stesso regista; una peculiarità interessante del lavoro teatrale di Antonello Ronga: dare voce alla storia anche attraverso nuovi personaggi.

In questi giorni, inoltre, vi è la possibilità di rinnovare l’abbonamento  (al costo di 130 euro) per la stagione del nuovo anno “C’era una volta 11”.

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