Dom. Ott 13th, 2024

Cagliari. In marcia contro la speculazione energetica: migliaia di sardi in corteo

Studenti, pensionati e famiglie hanno protestato il 30 agosto contro l’espansione delle FER, fonti da energie rinnovabili, non regolamentata

Venerdi 30 agosto si è svolta una manifestazione a Cagliari, promossa dal coordinamento dei comitati sardi contro la speculazione energetica. L’evento ha visto la partecipazione di manifestanti provenienti da diverse zone della Sardegna, principalmente dal sud e dal centro dell’isola, che si sono radunati per esprimere il loro dissenso contro l’espansione non regolamentata dell’energia eolica.

La manifestazione ha registrato una partecipazione numerosa e variegata, composta da studenti, pensionati e famiglie che hanno marciato da piazza dei Centomila fino a via Roma, sede del Consiglio regionale. Secondo la Questura, erano presenti circa 2000 persone, mentre i comitati organizzatori hanno stimato una partecipazione di 3800 persone. Tra i partecipanti, molti erano donne di età avanzata, segno di un coinvolgimento intergenerazionale nella protesta.

Durante il corteo, gli slogan espressi erano indirizzati principalmente alla presidente della Regione, Alessandra Todde, invitandola a intervenire con decisione contro quella che viene definita una speculazione energetica. I manifestanti hanno criticato sia l’attuale Giunta Todde sia la precedente amministrazione guidata da Christian Solinas, accusate di non aver preso provvedimenti sufficienti per regolamentare l’installazione di impianti eolici.

Il punto centrale della protesta era la richiesta di un intervento immediato per fermare i 37 impianti eolici che, secondo i manifestanti, sfuggono alla moratoria vigente. Inoltre, i comitati chiedono che il Consiglio regionale si riunisca con le associazioni per avviare un’azione collettiva, che potrebbe includere un contenzioso con lo Stato. Tuttavia, sotto il palazzo della Regione, non si è registrato alcun intervento da parte dei consiglieri regionali, mentre continuava la raccolta firme per la legge Pratobello 24, volta a rafforzare la moratoria esistente contro l’installazione di nuovi impianti eolici.

La protesta si è conclusa con un chiaro messaggio contro la costruzione di impianti eolici in Sardegna, considerati dannosi per il territorio e vantaggiosi solo per le multinazionali. I manifestanti hanno sottolineato come, in diverse aree dell’isola, non vi sia la necessità di ulteriore produzione energetica e che i benefici derivanti dagli impianti eolici ricadrebbero esclusivamente su grandi interessi internazionali. Alcuni partecipanti hanno inoltre richiamato l’attenzione sull’articolo 9 della Costituzione italiana, che tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico, esprimendo la speranza che tale principio venga rispettato anche in questo contesto.

La manifestazione, sostenuta da vari sindaci locali, tra cui la sindaca di Fonni, Daniela Falconi, presidente dell’ ANCI Sardegna, e il sindaco di Paulilatino, Domenico Gallus, ha dimostrato come il dissenso nei confronti delle politiche energetiche attuali sia trasversale e non legato a un particolare orientamento politico.

In una di chierazione all’ ANSA, per la presidente Anci la moratoria approvata dall’Assemblea sarda “è stato assolutamente un passo indispensabile che ha messo un blocco a determinati progetti. Nel frattempo il Consiglio dovrà approvare la legge sulle aree idonee e arriverà anche la legge Pratobello: non possiamo ignorarla semmai migliorarla” (fonte ANSA).

Il corteo ha evidenziato il crescente malcontento verso le decisioni delle autorità regionali, con particolare riferimento al Tyrrhenian Link, un progetto di cavo sottomarino che ha già ottenuto tutte le autorizzazioni necessarie, ma che continua a incontrare l’opposizione di una parte significativa della popolazione sarda.

Redazione Sardegna

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