Pegli.178 anni di Villa Durazzo Pallavicini: rinnovo e difficoltà
Il Parco celebra il suo anniversario con significativi restauri e nuove iniziative, ma continua a fare i conti con danni gravi causati dai cinghiali e l’indifferenza delle istituzioni locali
Di Antonello Rivano
Il Parco di Villa Durazzo Pallavicini a Pegli celebra il suo 178° anniversario il 23 settembre, un traguardo che segna oltre un secolo di storia e bellezza. Tuttavia, la celebrazione di questo anniversario è oscurata da gravi problemi che minacciano il futuro del parco.
La direttrice Silvana Ghigino ha recentemente condiviso nella sua newsletter un quadro preoccupante riguardo alle sfide affrontate dal parco. Nonostante i recenti successi nel restauro di elementi storici come il Viale Classico, la Sala Verde e il Ninfeo, il parco continua a subire danni devastanti causati dai cinghiali. Ogni notte, questi animali distruggono aree di valore storico e paesaggistico, come il Viale Classico appena restaurato, l’Oasi mediterranea, e i prati del Lago Grande e del Lago Vecchio. La situazione è talmente grave che la Ghigino descrive i danni come se “un convoglio di motozappe” passasse ogni notte, rendendo necessario un intervento di ripristino continuo e dispendioso.
Questo stato di crisi è ulteriormente aggravato dalla mancanza di sostegno da parte del Comune di Genova. Nonostante l’ATI (Associazione Temporanea di Impresa), composta da cittadini, giardinieri, manutentori e architetti, abbia investito circa 1 milione e 500 mila euro per il parco e si occupi della manutenzione ordinaria, le richieste di aiuto per affrontare il problema dei cinghiali sono rimaste senza risposta per ben otto anni. La Ghigino esprime la sua crescente frustrazione per l’indifferenza del Comune e si chiede quale sia la reale intenzione dell’amministrazione nei confronti del parco e dei suoi sforzi di preservazione.
Le continue promesse non mantenute e il silenzio delle autorità locali sono fonte di grande preoccupazione. La Ghigino sottolinea che la mancanza di un intervento risolutivo rischia di vanificare i significativi lavori di restauro finanziati con i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), mettendo in pericolo non solo il patrimonio storico del parco, ma anche il futuro stesso dell’ATI, che ha dedicato anni di lavoro e risorse al suo recupero.
In un momento di celebrazione per il parco, la realtà dei danni e della mancanza di sostegno istituzionale è un richiamo urgente alla responsabilità. È fondamentale che il Comune di Genova affronti queste problematiche con urgenza e impegno, per garantire che Villa Durazzo Pallavicini possa continuare a essere un luogo di bellezza e storia, degno del suo lungo e prestigioso passato.
Antonello Rivano
Direttore di redazione/coordinatore nazionale Polis SA Magazine