Dom. Ott 13th, 2024

Diario di una vittima della droga -2-

“Penso e ripenso sempre a come trovare le parole giuste per farvi capire, cari ragazzi, quello che accade se vi fate trascinare nella droga…” (Camilla Roberto)


Diario di Camilla Roberto, madre di Antonio Metad Eid Sayed, un ragazzo vittima della droga nel 2010.

Rubrica a cura di Nicoletta Lamberti


La mia lotta contro la droga è iniziata nel 2010, mentre tornavo dalla comunità con il mio Antonio e un nostro amico, dopo un colloquio. Ricordo esattamente il momento in cui dissi: ‘Ho deciso di lottare contro la droga’. Antonio si girò, eravamo in macchina, e mi dedicò un sorriso che non dimenticherò mai. Disse al nostro amico: ‘Hai sentito? E chi la ferma? Ha già deciso tutto!’. Da quel momento lotto, e il mio diario nasce per parlare a chi non vuole ascoltare la verità!”
Camilla Roberto

Antonio con la madre Camilla

27/11/2019

Penso e ripenso sempre a come trovare le parole giuste per farvi capire, cari ragazzi, quello che accade se vi fate trascinare nella droga. Sono anni che lo faccio e ogni volta ci ri – provo perché se io riesco a salvare anche solo uno di voi …. la mia battaglia l’ho già vinta!

E credo che il modo migliore sia sempre “il racconto”! Io ricordo quanto amavo ascoltare i racconti di mia nonna, che mi facevano sognare a occhi aperti quello che diceva e ne ho ancora memoria!

Il racconto che vi faccio io è molto “forte”, quando si parla di droga il tema è duro e poi come dice di me una persona “tu parl sul e’ mort” ma purtroppo ragazzi la Droga é Morte!

ANTONIO, mio figlio, era un giovane come voi, pieno di vita, di sogni, di speranze, pensate che quando è andato in coma dopo l’overdose che gli hanno procurato … aveva fatto il passaporto e appena pronto sarebbe partito con la moglie. Eh sì, mio figlio si voleva sposare civilmente per poter portare la sua fidanzata in Egitto, la patria del padre, e siccome era un ragazzo serio s’vulev’ prim’ spusà per poi fare in seguito il matrimonio religioso. Voleva andare a conoscere la sua famiglia al Cairo, le zie i cugini e tutti i parenti!

Aveva iniziato un percorso, ma il suo grande errore è stato quello di non continuarlo. Non so perché ha deciso di uscire, se solo pochi giorni prima voleva restare, forse aspettare suo fratello e fare con lui il percorso in comunità, non lo so, quello che so di sicuro è che quel maledetto 3 agosto uscì firmando la sua condanna a morte!

E poi quando me lo hanno imbottito di droga niscun’ sapev’ nient’ …. coma da overdose, 30 giorni di rianimazione e la favola di Antonio è finita nella bara ed io sono morta con lui!

La mia battaglia, iniziata insieme a lui, è un giuramento sulla sua bara, quando tanta gente era presente (ev’ muort’ nu’ vuaglion’), ma poi ognuno è tornato a casa sua … è a casa mia che Antonio non ritornerà mai più!

Ho sofferto, soffro e soffrirò e non dimentico un solo attimo di tutta la vicenda, ricordo ogni volto, ogni parola che mi è stata detta e ivi incluse tutte le stronzate che ho ascoltato in quei momenti quando tutti avevano una gran pena per me!  Non mi serve la pena e la pietà! Conservatela per altri …… Io sono FORTE! Perché il dolore mi ha resa di pietra e, quindi, niente mi scalfisce se non il bisogno di dare alla morte di mio figlio un senso e quel senso è aiutarvi a capire ca’ a’ drog’ v’accir!

Ragazzi miei non fatevi tirare nella trappola, la vita va vissuta, non bruciata!

Antonio ha bruciato i suoi sogni , in Egitto non è mai andato, non ha mai conosciuto la sua famiglia lì, non si sposerà mai, non diventerà mai padre e io che sono sua madre fino alla fine della mia esistenza sarò una morta che respira, ma lott’semp’!

E volete parlare con me ? e di cosa? … io rispondo a tutti, ma fintanto che parlate alle mie spalle io vi ignoro tutti! A’ mamm’ rè ‘ drogat!

Chest’è!



16/12/2019

LA DROGA…  altro non è che il biglietto d’ingresso per l’Inferno!

Sì, un inferno dove non solo entrate voi, ma trascinate soprattutto chi vi vuole bene ed, in particolare, per quanto siano forti i sentimenti verso di voi … nessuno vi ama più di vostra madre! NESSUNO!

É lei che soffre atrocemente e che diventa un morto ‘vivente’ che però esiste.

Voi vi drogate! Sí, e per farlo siete disposti a tutto … a meno che non avete rendite proprie… spaccio, furto prostituzione, ricettazione, etc. …

Si sa, no?!  Vostra madre che cosa può far mai per aiutarvi? Ci vogliono le maniere forti e devi cacciarlo di casa … ma non sempre funziona… sapete? Dipende…

Io non ho dovuto cacciarlo di casa Antonio, ha voluto disintossicarsi, ha voluto andare in comunità…purtroppo, è rimasto troppo poco ….eppure mi aveva detto che voleva fare l’educatore, aiutare i ragazzi a uscire dalla dipendenza …. era convinto di farlo poi…invece, mai sarebbe dovuto arrivare quel giorno che rifece la valigia e non saprò mai – perché lui non mi può rispondere ora – per andare incontro alla morte!

A’ DROG???

Avete solo l’illusione di essere forti, vincenti, felici….ma è solo un miraggio nel deserto… Nun’esist !!! Finito l’effetto, cercate di averne ancora e poi ancora e poi ancora fino ad ammalarvi e morire di overdose o di altre malattie legate alla dipendenza oppure finite dietro le sbarre catapultati in un mondo nel quale non imparate di sicuro nulla di buono.

Ma vi rendete conto che cosa significa per una madre vedere un figlio vittima della droga? E questa mamma secondo voi cosa dovrebbe o potrebbe fare?

…Difficile ragazzi essere VITTIMA DELLA DROGA …noi mamme stiamo molto peggio di voi!

E non è un tema che cozza con il periodo di festa, tutti buoni, tutti felici, l’albero, o’ presepio, e regal’! Ma per una madre, VITTIMA DELLA DROGA , e fest’ nun’esistn e le mamme che lo sono sono troppe e tra di loro pure io.

…purtroppo, mio figlio non può più lottare per la sua vita!

LUI LOTTA PER SALVARE LA VOSTRA DI VITA!!!

Chest’è!


Pagine del diario di Camilla Roberto già pubblicate su Polis SA Magazine


La pubblicazione delle pagine del diario di Camilla Roberto è con sua autorizzazione ai sensi degli artt. 10 e 320 cod.civ. e degli artt. 96 e 97 legge 22.4.1941, n. 633 – Legge sul diritto d’autore


Nicoletta Lamberti
Vice Coordinatore nazionale Polis SA magazine Coordinatrice Redazioni

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