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Diario di una vittima della droga. 5

“Come si vive quando si è vittime della droga, indirettamente, da genitore?”
(Camilla Roberto)

Diario di una vittima della droga   

Diario di Camilla Roberto, madre di Antonio Metad Eid Sayed, un ragazzo vittima della droga nel 2010.

Rubrica a cura di Nicoletta Lamberti


La mia lotta contro la droga è iniziata nel 2010, mentre tornavo dalla comunità con il mio Antonio e un nostro amico, dopo un colloquio. Ricordo esattamente il momento in cui dissi: ‘Ho deciso di lottare contro la droga’. Antonio si girò, eravamo in macchina, e mi dedicò un sorriso che non dimenticherò mai. Disse al nostro amico: ‘Hai sentito? E chi la ferma? Ha già deciso tutto!’. Da quel momento lotto, e il mio diario nasce per parlare a chi non vuole ascoltare la verità!”
Camilla Roberto

Antonio con la madre Camilla

19/11/2019

Comprendi il senso della vita quando vedi in faccia la morte…

Comprendi il valore delle cose quando ti rendi conto che l’unica cosa che veramente vale è la salute e non quanto hai accumulato sul conto in banca o i beni che possiedi.

E che se il Signore ti ha dato tanto dovresti anche aiutare chi è meno fortunato di te.

Comprendi che sei educato quando ti trovi al cospetto di chi non lo è!

Comprendi di essere colto quando parli con un ignorante che non avendo capacità di dialogo sa solo aggredire.

Comprendi che la droga fa male quando non sai come smettere…

Comprendi che l’alcol fa male quando continui a bere…

Comprendi che hai una dipendenza quando l’hai già iniziata…

Comprendere – nel confronto – fa sempre emergere le differenze giuste, ma per le “dipendenze” il discorso è molto diverso. E per non cadere nella dipendenza che devi fortificarti perché “dopo” può essere troppo tardi!

Detto con parole semplici PREVENIRE E’ MEGLIO CHE CURARE!

Chest’é!



06/11/2019

Come si vive quando si è vittime della droga, indirettamente, da genitore? Male, malissimo, perché non devi solo fronteggiare il dolore della consapevolezza di un qualcosa che di positivo non ha nulla, ma perché devi trovare quel modo, che non esiste, di riportare in riga tuo figlio.

Si vive un incubo, una sorta di calvario che però non ti esula da altri doveri, pertanto, tu vivi due vite, quella che è reale con il carico delle incombenze normali che diventano dei macigni ed il calvario della disperazione che ti mette faccia a faccia con la Bestia, come io chiamo la droga!

Sono consapevole che la serenità non l’avrò mai più e che io questo status non lo perderò mai, ma quello che mi tiene ancora in vita è aver trovato il modo di costruire sul dolore e la certezza che “portare la testimonianza” aiuta i giovani.

Ma le mamme ed i papà dove sono?…..Sono sempre assenti in ogni attività che viene realizzata con enormi sacrifici! … perché queste son cose che vanno nascoste!!!

PARTECIPARE o COMMENTARE i miei post significa giudizio degli altri!

Ma per favore…………noi non siamo che VITTIME e come tali andiamo quantomeno rispettate! E se hanno qualcosa da dire la dicano a me, avranno le risposte che meritano …….”LORO”

Chest’è!



14/11/2019

Ci sono persone che hanno una vita “lineare “ e altre che sulle montagne russe ci vivono “sempre” ed io, non per mia scelta, faccio parte di chi è sempre a rischio, senza pause, come su una giostra a rischio che però ha anche il suo fascino.

Si imparano tante cose nelle difficoltà e si diventa ogni volta più forti e non è né facile né indolore! E come posso in poche frasi raccontarvi il mio viaggio di vittima nella droga? È molto difficile sintetizzare e mettere in luce quello che potrebbe servire a chi deve capire quello che non sa!

Mi sono interrogata su questo e mi sono data troppe risposte e devo fare chiarezza e ordine, ma una cosa è certa: la droga ti ruba la serenità e la paura non ti molla più!

Una madre non può essere indifferente alla sofferenza di un figlio e se poi gli tocca chiudergli gli occhi per sempre allora è l’inizio della fine e si continua ad esistere senza più “Vita”!

E la droga, lei … la maledetta continua a falciare famiglie e intere generazioni di giovani “malati” di droga, taluni incurabili!!!!

E questo è atroce…….ragazzi!

Diciamo “No” alla droga e “SI” alla vita!

Chest’è!


Pagine del diario di Camilla Roberto già pubblicate su Polis SA Magazine


Nicoletta Lamberti
Vice Coordinatore nazionale Polis SA magazine Coordinatrice Redazioni

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