Dom. Mar 16th, 2025

Diario di una vittima della droga. 14

“Avete idea di come vive una madre a cui la droga ha ucciso un figlio? ”
(Camilla Roberto)

Diario di una vittima della droga   

Diario di Camilla Roberto, madre di Antonio Metad Eid Sayed, un ragazzo vittima della droga nel 2010.

Rubrica a cura di Nicoletta Lamberti


La mia lotta contro la droga è iniziata nel 2010, mentre tornavo dalla comunità con il mio Antonio e un nostro amico, dopo un colloquio. Ricordo esattamente il momento in cui dissi: ‘Ho deciso di lottare contro la droga’. Antonio si girò, eravamo in macchina, e mi dedicò un sorriso che non dimenticherò mai. Disse al nostro amico: ‘Hai sentito? E chi la ferma? Ha già deciso tutto!’. Da quel momento lotto, e il mio diario nasce per parlare a chi non vuole ascoltare la verità!”
Camilla Roberto

Antonio con la madre Camilla

31/03/2020

Dal diario di una vittima della droga: IO

In questi giorni sentiamo parlare solo di rianimazione, posto che per fortuna in pochi conoscevano già! Io ero in rianimazione a Scafati nel settembre 2010! Ci sono entrata per 30 giorni e non ho dimenticato nulla di quei giorni che hanno preceduto la tua scomparsa! E poi ti hanno messo in quella bara bianca …. lunghissima …………figlio mio ed è stampata nei miei occhi p’ semp! 

Non sono arida e insensibile, ma il dolore in cui vivo mi ha pietrificata e non posso soffrire di più per cui quello che sento riguardo a questa malattia mi collega direttamente al mio di dolore … Solo io e chi conosce l’atroce sofferenza di accompagnare suo figlio alla tomba sente il dolore fino alla radice ed io penso ai familiari……

Nessuno è preparato al dolore, nessuno!

E non ho paura per me, ma per chi mi è caro, a partire dalla mia mamma ed ho paura per i giovani che stanno vivendo qualcosa che mai prima d’ora era accaduta!

Il futuro è cosi incerto, ci sono falle enormi nell’economia, ma ci sono quelli che stanno facendo soldi a palate speculando su tutto, a spese nostre!

Di tempo per riflettere ne abbiamo tutti, mai come ora,  questo deve aiutarci a vivere meglio sempre se ne usciremo vivi.

Riguardo alla morte, mio padre, uomo saggio diceva sempre che solo chi non nasce non muore!

Chest’è!



08/07/2020

Dal diario di una Vittima della DROGA:IO

Avete idea di come vive una madre a cui la droga ha ucciso un figlio? Al dolore della perdita che ogni madre vive … a lei si aggiunge quello del giudizio o meglio del disprezzo della società!!

Eh sì, tutti si sentono onnipotenti e giudicano noi mamme di questi ragazzi che sono vittime della droga, in particolare, di essere state incapaci di educare i nostri figli perché loro invece lo hanno saputo fare, ma per amore della verità … cosi non è!

Ma quale madre non si adopera per i figli? Quale madre non fa sacrifici per i figli? Voi siete solo più fortunate di noi, tutto qua! E poi non dite che siamo negative, che portiamo iella perché è un vostro pensiero che però qualcuna di noi incapace di reggere il giudizio effettivamente può dire … provare per capire!

Ma per favore, non giudicate e non disprezzate mai i figli altrui, il Signore ce li manda e noi li dobbiamo accettare così come sono o pensate che la mamma di un giovane drogato lo deve uccidere?

Quanta ignoranza intorno a me, quanta ipocrisia e le stesse persone che si preoccupano con falsità sono le stesse che poi girano le spalle senza pensare. Commentano che è meglio che è morto, tanto era solo un drogato!

Ma sapete come vivono i drogati e le loro famiglie, in particolare, le mamme? 

Non lo sapete e a tutte le persone che mi hanno disprezzato auguro di non provare mai questo dolore!

Madri di figli i drogati, morti con gli occhi aperti e con l’impotenza di poterli salvare!

Sapete la mamma di un drogato vive le cose peggiori e spesso entra in carcere, perché suo figlio per drogarsi ha spacciato ed in galera mica vengono rinchiusi i boss ci vanno le vittime della droga! 

Oppure resta seduta come me 30 giorni sperando che o’ drogat esce dal coma, invece poi si ritrova il figlio nella bara. Ed a quel punto avete idea di cosa si prova?

Persone indegne di giudizio umiliano, invece, di sentire il peso della colpa di una società che non fa un tubo per far sparire la droga! 

Muti dovete essere e ringraziare chi come me lotta per aiutare anche tuo figlio a capire che la droga Uccide!

Chest’è!



01/05/2020

Dal diario di una VITTIMA DELLA DROGA:IO

Caro Antonio, adorato figlio, dopo la tua dipartita sono consapevole che il mio cuore è aperto, ma solo a chi lo merita e che il dolore con cui ho imparato a convivere, non lascia spazio a chi non mi procura serenità e come ho detto in alcune spiacevoli circostanze ripeto:

“Se posso vivere senza il mio Antonio non mi costa fatica alcuna vivere senza di te!” Non mi posso permettere sofferenze che mi vengono procurate da terzi e quindi li elimino ad horas. Questo stato emotivo estremo mi porta a non avere remore ed a mandare a quel paese chiunque mi procuri anche solo fastidio, perché io non temo niente e nessuno e guai a calpestarmi!

Io esisto ancora, la mia non è vita e se vado avanti è perché ho un obiettivo che è quello di rendere Onore alla Memoria di mio figlio, Vittima della Droga, ucciso volutamente da qualcuno o qualcosa, ma sicuramente UCCISO e io morirò solo quando il Signore mi avrà concesso questa grazia. 

Il mio obiettivo è di far capire ai giovani quello che accade quando nella tua vita entra la droga, quella condanna a morte che firmi tu stesso e che ti porta a una vita non vita, la droga toglie, ma non dà che dipendenza, malattia, carcere e morte!

La droga di cui io sono vittima indiretta mi ha fatto conoscere le fasi più devastanti ed ho patito sulla mia pelle ogni cosa. Non si guarisce da questa atrocità, si convive in questo stato di VITTIMA DELLA DROGA e se anche io non ho mai usato droghe pago ogni giorno un prezzo altissimo per le conseguenze indirette nella mia esistenza.

Oggi puoi ancora salvarti se non vuoi che un giorno anche tua madre conosca il mio calvario e sai tua madre può solo relativamente aiutarti perché la BESTIA come la chiamo io, la droga si impossessa della tua volontà e diventi una bestia senza anima, senza sentimenti e per te conta solo lei LA BESTIA e più diventi come lei e più vai a fondo……..

Ragazzi ascoltatemi e prima di accendere quel primo spinello fermatevi a riflettere, siete in gamba lo stesso, anche se non fumate le sigarette e non bevete birra, per valere, per emergere e per vivere non serve né la droga né l’alcol……….fidatevi di me!

Il 22 settembre 2010 ho visto la Morte chiudere gli occhi a mio figlio e tu, ragazzo, salvati! Hai il dovere di vivere e di vivere anche per Antonio, lui indietro non torna, ma tu puoi salvarti!

Chest’è!



02/08/2020

Dal diario di UNA VITTIMA DELLA DROGA: IO

A tutti quelli che ancora non sanno di cosa parlo nel mio diario, in sintesi, dico che io sono una vittima della droga perché la droga ha distrutto la mia esistenza, mi ha creato ingenti danni, non solo morali, e mi ha UCCISO un figlio di 24 anni. 

La Droga, la maledetta, mi perseguiterà finché vivrò e non passa giorno che io non soffra e al contempo smetto di lottare anche se è come dice il proverbio che “non esiste peggior sordo di chi non vuol sentire”!!!

Sono in collera con me stessa, con la vita, con la società, con il mondo intero e mi barcameno tra mille pensieri, angosce, paure che non passano, incubi che non finiscono……

MA COSA NE SANNO QUELLI che per loro fortuna per non dire culo non hanno mai avuto contatti con la droga nella propria vita? E’ una cosa devastante sotto tutti gli aspetti, e sicuramente mentre scrivo qualcuno che mi legge dirà – mentendo – che dico sempre le stesse cose, che rompo con le stesse lagne …..ma attenzione io non racconto della mia vita perché voglio giudizi o conforto …  io lo faccio per dare una testimonianza di vita vissuta che aiuti i vostri figli o i vostri nipoti o i vostri amici o voi stessi a riflettere che non basta saper fare tutto nella vita, inclusa la bellezza, per essere protetti dalla trappola della droga!

La maledetta ti trascina e non ti rendi conto e porta con se chi la usa e chi ti ama e soprattutto tua madre!

Ma cosa può mai importare a me che siamo ad agosto, dei dilemmi di fare o non fare la vacanza, perfino del virus……a me non importa nulla se non di lottare perché è l’unico modo che ho per convivere con il dolore della perdita di Antonio, dare alla sua morte un senso di vita. E non conosco altri modi se non questo!

Li vorrei incontrare i giovani e dire loro che la vita è uno sballo, non la droga che quando ti ha nelle sue grinfie non ti molla, ti costringe a diventare un delinquente che ruba, spaccia o un poco di buono che si prostituisce per farsi la dose e se ti becchi roba tagliata male … alla droga dai la tua vita e bruci quella di tua madre che ti ha messo al mondo!

L’ultima notta in comunità, uscivi il 3 agosto 2010, firmando la tua condanna a morte e vivevi gli ultimi 19 giorni di vita… erano pochi ed erano gli ultimi!

Ragazzi ascoltatemi e prima di accendere quel primo spinello fermatevi a riflettere

Ed a tutti quelli che vendono morte auguro di bruciare nel rogo dell’Inferno in eterno perché per soldi uccidono i nostri FIGLI!

Una triste, dolorosa sintesi della mia esistenza dal 3 agosto 2010 ad oggi, l’inizio della fine di un calvario che porterò con me nella tomba!

Ho cercato in mille modi di lottare, ho scritto centinaia di lettere, ho parlato, contattato pensato e non smetto perché io so che un giorno riuscirò a legare insieme tutti i fili e mi daranno ascolto perché il mio grido di dolore non si esaurirà mai!

Non sprecate la vita, ragazzi, vivetela tutta e vivetela anche per Antonio!

Lui non può più!


Chest’è!

22/10/2020

Dal diario di una Vittima della Droga:IO

Adorato figlio … ieri sera la conferma che ci sono persone che ci chiedono aiuto ! Un giovane mi ha chiesto di essere aiutato, ma non voleva altro che essere ascoltato e un mio consiglio! 

Io non lo conoscevo……ma lui conosceva me!…..E’ stato uno scambio di energie e credo di avergli saputo “centrare” la soluzione, ma non era un giudizio il mio, solo il modesto punto di vista. Le parole sono importanti, ma vanno usate bene!

Quando questo accade allora tutto diventa chiaro e decidere è più semplice!

Sono orgogliosa di noi, ragazzo mio, siamo una squadra fortissima! E un giorno non lontano tu Angelo mio sarai nel cuore di tutti i giovani!

Chest’è!

Nicoletta Lamberti
Vice Coordinatore nazionale Polis SA magazine Coordinatrice Redazioni

Pagine del diario di Camilla Roberto già pubblicate su Polis SA Magazine

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