Gio. Apr 17th, 2025

Diario di una vittima della droga. 16

“La droga uccide ancora, non pensate che sia sparita, peggio del virus dilaga a macchia d’olio accogliendo nelle sue grinfie nuovi clienti…”

Diario di una vittima della droga   

Diario di Camilla Roberto, madre di Antonio Metad Eid Sayed, un ragazzo vittima della droga nel 2010.

Rubrica a cura di Nicoletta Lamberti


La mia lotta contro la droga è iniziata nel 2010, mentre tornavo dalla comunità con il mio Antonio e un nostro amico, dopo un colloquio. Ricordo esattamente il momento in cui dissi: ‘Ho deciso di lottare contro la droga’. Antonio si girò, eravamo in macchina, e mi dedicò un sorriso che non dimenticherò mai. Disse al nostro amico: ‘Hai sentito? E chi la ferma? Ha già deciso tutto!’. Da quel momento lotto, e il mio diario nasce per parlare a chi non vuole ascoltare la verità!”
Camilla Roberto

Antonio con la madre Camilla

20/12/2020

Dal diario di UNA VITTIMA DELLA DROGA:IO

Natale 2020! Credo che sia diverso per tutti! Per me è diventato un giorno triste dal lontano 1997 quando mio padre ci ha lasciati e poi la tua morte Antonio lo ha cancellato dal mio cuore per sempre!

Come vive la mamma di un giovane ucciso dalla droga? E’ difficile da far capire, perché intanto non si vive, ma si va solo avanti e anche male. A quel punto o soccombi o costruisci su quel dolore qualcosa e io lo sto facendo con enormi sacrifici materiali e morali da 10 anni!

Sono madre, ma anche nonna di tre meravigliosi nipoti che mi danno la forza per lottare ancora finché Dio lo vorrà!

La mia missione terrena non è ancora terminata …….ho tanti progetti da realizzare perché chi crede di distruggermi è in realtà chi mi aiuta di più!

Come la Fenice io risorgo sempre!

E non pensate che non giri più la droga, purtroppo, siamo invasi dalla Bestia. Questa pandemia anzi ne ha aumentato i consumi e gli affari vanno a gonfie vele e i giovani che devono essere il futuro stanno sempre peggio!

Ma guai a parlare di droga, tanto tutti fanno finta di non capire, ma esiste e fa danni sempre di più.

Vorrei tanto che un giorno non ci fossero più giovani con questa dipendenza, ma finché noi non ci adoperiamo a fargli capire i danni che si stanno facendo non possiamo che augurarci che non capiti a mio figlio o mio nipote o mio fratello o a me di pagare il prezzo più alto: LA VITA!

Antonio è stato ucciso, sì, ucciso da un mix di droghe oppure gli hanno dato la droga per ucciderlo? … non so, ma so che il 22 settembre me l’hanno chiuso in una bara per sempre!

La droga UCCIDE, ma non sentirete mai dire come faccio io che a ucciderlo è stata la droga, lo nascondono, perché è una vergogna e fanno solo in modo che non esista coscienza sociale per questa grave problematica. E allora dicono infarto, ictus ……..etc. etc. etc. anche se è solo la conclusione dei danni della droga, la maledetta che ci ruba i figli e lascia noi mamme a marcire in questo mondo!!!

Eh, se solo sapeste il veleno che ho in corpo, la rabbia, la disperazione                      l’ansia e il dolore, forse impareresti molto della vita in un baleno!

Ma vi credete immortali? Non lo siete, nessuno lo è pure se avete danaro e beni di ogni tipo. Anche se siete furbi e fortunati un bel giorno anche voi dovrete andare………e allora cercate di migliorare. Donate, ma non per ricevere e non giudicate, ma ascoltate di più. A volte le parole aiutano più di tutto e possono cambiare la vita…..

I figli sono pezzi di cuore e non solo per te!

Chest’è!



21/05/2020

Dal diario di UNA VITTIMA DELLA DROGA: IO

La droga uccide ancora, non pensate che sia sparita, peggio del virus dilaga a macchia d’olio accogliendo nelle sue grinfie nuovi clienti. Ma ci sono gli intoccabili, i supersapienti – giusto per catalogarli senza trascendere con altri termini – che decantano l’immunità dei loro figli “pcchè lor’ hann’ saput’ cresc”!!!!! Ma sicuramente, ma non basta sapete? Sì, perché io credo che qualsiasi genitore si adoperi per educare i figli nel migliore dei modi, Una madre non spera certo di vedere il proprio figlio nel carcere perché per procurarsi la dose lo hanno piazzato a fare spaccio. Perché se pensate che chi viene arrestato per spaccio è quello che di droga lucra vi state sbagliando!

In carcere ci finiscono quei giovani che – diventati dipendenti della sostanza – per procurarsela arrivano al punto di fare le cose peggiori, furto rapina, prostituzione e spaccio! Perché sono tante le cose che accadano in una famiglia quando arriva la droga in casa e non sempre si lotta e si vince!

A volte può capitare anche di accompagnare il proprio figlio in una bara al cimitero come è accaduto a me! Non è facile per niente credetemi vivere da vittima della droga anche se indiretta, ma chi cade nella rete è ignaro delle conseguenze e io vi assicuro che il senso di impotenza che vivi è un calvario senza fine!

Convivere con la realtà e le mille difficoltà che la vita presenta diventa talmente difficile che a volte fai fatica solo a pensare a questa non vita! La vita è un ricordo lontano, non vorresti neppure esistere né respirare.

Poi qualcosa ti spinge a reagire e anche se tutto è senza colore, paradossalmente sei nella condizione di assaporare ancor più degli altri la felicità! E rivedere chi ami dopo mesi di lontananza, guardare anche se da lontano una nipotina nata da poco.

E poi incontrare un giovane che è stato amico di tuo figlio, quel ragazzo meraviglioso che vive ora nel mio cuore e sapere che lui prega sempre per il mio Antonio sono gioie fortissime!

Signore mio, la speranza di poter presto realizzare il giardino che sogno da anni dedicato agli Angeli e che questo capiti tutto insieme, a distanza di ore, rappresentano emozioni bellissime. E allora riprendo fiato e continuo a lottare, non posso e non mi voglio fermare!

Ho saputo di due giovani morti di overdose in questi giorni……….e io questo non lo posso accettare e non posso restare in silenzio. Maledetti venditori di morte che siate maledetti!

Chest’è!!!



06/11/2020

Dal diario di una Vittima della droga:IO

Sono giorni durissimi questi che stiamo vivendo senza certezze ormai in ogni campo. Non è facile gestire la vita oggi, che sia un adolescente o una persona di 40, 50, 60 e oltre perché è tutto così relativo e mai siamo stati vicini alla morte come ora!

Ma non pensate che non ci sia chi lucra in tutto questo, vi è sempre il  mercato della droga che la fa da padrone.

Ci si riprende, come? Fumando e bevendo, impasticcandosi e lasciando alle spalle tutto quanto per poi ritrovarsi ancora peggio – svanito l’effimero effetto della sostanza.

Non ci sono alternative a tutto questo o ti vivi lucido presente e angosciato il momento e lo affronti trovando dentro la forza o ricorri all’aiuto della dipendenza.

Perché dico questo? Guardatevi intorno e osservate le persone, capirete che quello che dico … è realtà purtroppo! Sono aumentati i suicidi e le sindromi depressive e non si scherza su questo, il delicato equilibrio mentale …. se sballa è la fine!!!!

Cosa fare? Fermarsi e gestire il tempo al meglio, farsi carico di un problema per volta senza caricare il cervello di mille cose e imparare a rilassare la mente.

Il problema più grosso è la Scuola, questa assurda situazione della DaD che impone ai ragazzi ancora più difficoltà di quelle che ci sono in un’aula in presenza…  E alla fine pregare è anche un mezzo per controllare l’angoscia che attanaglia il cuore delle mamme, loro sono quelle che vivono peggio di tutti, consapevoli come sono che il futuro non esiste!

Sarebbe bello il miracolo che il virus sia sparito………..sperare non costa nulla!

A domani amici e non….

Chest’è!



16/08/2020

Dal diario di una VITTIMA DELLA DROGA: IO

La domenica sera di quel 22 agosto 2010 sembrava essere una come tante e, invece, era l’ultima che trascorrevi in casa prima di andar via…….in quel lungo viaggio in un coma durato 30 giorni nell’ospedale di Scafati.

Ma come posso io dimenticare e non pensare e ripensare fino allo sfinimento a quelle ore, ai giorni che sono seguiti, alle giornate, seduta davanti alla rianimazione ad aspettare quel miracolo che non è avvenuto!

Ora so, me lo hai detto nei sogni che quei 30 giorni erano per me, non sei andato via quella sera, perché avevi paura che non avrei retto allo schianto e mi hai voluto dare del tempo e quel tempo è stato lento, interminabile, doloroso!

Sapete non si sta davanti alla Sala Rianimazione sereni, è un calvario e ogni volta che quella porta si apre i medici possono riferirti ……….che ci ha lasciati o che si è svegliato, ma il tutto si legge sul volto dei medici.

E vedi la morte che fa vittime, in rianimazione, si muore molto spesso, quella è l’anticamera della morte o di una lenta agonia, sono pochi quelli che escono vivi !!!!!

Antonio tu sei uscito cadavere e mi hanno permesso di venire con te in ascensore fino all’obitorio. Capita di vedere l’obitorio, ci eravamo stati insieme mesi prima per una nostra vicina, ma entrare e vedere tuo figlio disteso sul marmo gelido è altra cosa, ti sembra un brutto sogno, ma poi ti rendi conto che sei sveglia e che la vita ti ha tolto la vita stessa……….e il dolore crudo ti spezza in due!

Eri sereno e bellissimo, figlio adorato, come solo un Angelo è …. e io vicino a te mi chiedevo, ma …..”s’hann sbagliat? o’ figli’ mii sta’ rurmenn’” eri ancora caldo di vita, per poco tempo mi sono illusa che eri vivo e dormivi.

Sì, sì Antonio dorme, e ora si sveglia………..la gente, gli infermieri, i medici e tutto il personale dell’ospedale sono venuti a porgerti il saluto, una processione è stata! Tutti venivano a salutare quel giovane che già tutti conoscevano e che era in rianimazione……i parenti, alcuni si potevano risparmiare il viaggio e quella ipocrisia, gli amici…….

chi ti voleva e ti vuole ancora bene è la tua famiglia, la nostra che eravamo io e te… Tuo fratello era in carcere, sì perché a me la droga non ha fatto mancare niente e io ero sola con te, sì… poi è arrivato tuo padre…..altra gente ma ……..io ero altrove avevo la mente in fiamme, il cuore mi faceva male, sentivo caldo e freddo, avevo perso la capacità di pensare, ero totalmente assente anche se ero li………ma Antonio mio è morto????? NOOOOOOO!!!!!

I manifesti non si possono fare, dobbiamo aspettare…….e cosa? Il tuo funerale è durato sei giorni …. Antonio, sei atroci giorni, tra obitorio e cimitero e poi definitivamente nella tomba qui al tuo paese. Che strazio, che calvario, che sofferenza, che incubo che vivo da quella sera del 22 agosto 2010 ….. quella maledetta domenica in cui ti hanno ucciso!

E allora dico a chi non lo capisce ancora che la droga uccide, che io sono VITTIMA DELLA DROGA e voi che ne fate uso dovete pensare che al posto mio potrà esserci la vostra di madre e in quella bara voi.

Niente vale più della vita, che sia difficile e faticosa non importa ciò che conta è andare avanti, avere un progetto e il mio ragazzi è SALVARVI!

Chest’è!



27/08/2020

Dal diario di una VITTIMA DELLA DROGA:IO

Le giornate di una vittima della droga, come lo sono io, iniziano sempre allo stesso modo. Apri gli occhi e la prima cosa che pensi è che tuo figlio è un Angelo e per quanto ti sforzi di pensare che sei una prescelta di Dio, perché noi mamme di un Angelo lo siamo, sinceramente avrei preferito essere solo una mamma! Ma….poi devi darti una mossa e alzarti e la seconda cosa che mi chiedo è: perché????

Ma non tutti si possono permettere di passare il tempo a piangere e allora mi impongo di iniziare un nuovo giorno! Ogni volta è cosi e non è facile, ma devo farlo.E poi …..la mente ripensa a questi giorni del 2010!

Iniziai a scrivere in diario, l’ho fatto per anni e so esattamente quello che ho vissuto allora!
Vita… la mia? No … non posso dire di vivere, io sono morta con lui, ma quella metà di mamma di Guglielmo ancora tenta di andare avanti. E allora arriva la forza, ma il dolore mi perseguita. Ragazzo, stai lontano dalla droga e dall’alcol, perché il vero sballo è la vita, non le sostanze stupefacenti e  non credo che tu desideri che un giorno tua madre viva questo!
Chest’è!


25/11/2020

Dal diario di UNA VITTIMA DELLA DROGA: IO

….Le cose peggiori accadono sempre a chi non le merita. E chi ha conosciuto Antonio e conosce Guglielmo mi ha sempre detto che i miei figli sono belli e educati, ma a me quello che mi inorgogliva era che erano educati, belli … sì ….. ma per una madre sono sempre belli i figli!

Episodi ne posso raccontare tanti e quindi non ho alcun rimorso, io ho dato il massimo che potevo ai miei figli.Ma vi rendete conto che viviamo in una società dove chi conta è chi sa far del male?

Si fanno tanti errori nella vita, penso sia ingiusto condannare così Antonio, una vittima della droga , un ragazzo che si drogava per sua sola sfortuna, perché lui se ha fatto del male lo ha fatto solo a se stesso e, indirettamente, alla sua famiglia. Ci sono tante persone che fanno del male agli altri e non vengono condannate così duramente dalla società.

È una vera e propria crocifissione di ragazzi che hanno avuto la sfortuna di imbattersi nel più infame dei mali.

Perciò non mi devo lasciar nemmeno sfiorare dalle offese di chi non sa, perché chi ha avuto modo di conoscerli non può che dire bene dei miei ragazzi. Sono sempre di più quelli che mi fanno sapere di essere concordi con me su tutto!

Proprio ieri un professore ha detto che la mafia ha un patrimonio di 170 miliardi di euro, costruito sul dolore delle persone! E quel patrimonio è intriso di lacrime e sangue! Ed io posso restare in silenzio???????

Io devo lottare con tutte le mie forze perché ho il dovere di salvare i giovani, ognuno di loro per me è Antonio!!!

Chest’è!

Nicoletta Lamberti
Vice Coordinatore nazionale Polis SA magazine Coordinatrice Redazioni

Pagine del diario di Camilla Roberto già pubblicate su Polis SA Magazine

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