
Diario di una vittima della droga. 18
“Mi piange il cuore, però, a vedere la realtà, la grande strafottenza della gente e il totale disinteresse verso questa mia lotta che dovrebbe essere una lotta comune…”
Camilla Roberto
Diario di una vittima della droga
Diario di Camilla Roberto, madre di Antonio Metad Eid Sayed, un ragazzo vittima della droga nel 2010.
Rubrica a cura di Nicoletta Lamberti
La mia lotta contro la droga è iniziata nel 2010, mentre tornavo dalla comunità con il mio Antonio e un nostro amico, dopo un colloquio. Ricordo esattamente il momento in cui dissi: ‘Ho deciso di lottare contro la droga’. Antonio si girò, eravamo in macchina, e mi dedicò un sorriso che non dimenticherò mai. Disse al nostro amico: ‘Hai sentito? E chi la ferma? Ha già deciso tutto!’. Da quel momento lotto, e il mio diario nasce per parlare a chi non vuole ascoltare la verità!”
Camilla Roberto

23/09/2020
Dal diario di una VITTIMA DELLA DROGA: IO
………..forse dirò le cose che ho già detto e ridetto altre volte, ma sono cose di una triste verità che bruciano nel cuore di una madre che ha vissuto una giornata molto difficile. Ieri era un giorno che ha portato a galla tutto il dolore di questi dieci anni della mia esistenza, vissuti a soffrire, a pregare e a lottare. Tutto questo, tra mille difficoltà, tra delusioni, tra inutili attese e promesse fino al punto da dire a me stessa, in certi momenti, di abbandonare ogni cosa e pensare solo a me stessa e basta!
Non ci riesco benché ci provi e sento forte il dovere di quella promessa fatta sulla tua bara, Antonio, di lottare con tutte le mie forze affinché nessuna madre pianga il mio dolore mai più!
Credo che ieri ho finalmente tirato le somme della mia lotta e, nonostante, non conosca quanti giovani ho effettivamente aiutato, il mio cuore sente di esserci riuscita. Le parole – se arrivano dentro – segnano e danno frutti ed è quello che voglio!
Mi piange il cuore, però, a vedere la realtà, la grande strafottenza della gente e il totale disinteresse verso questa mia lotta che dovrebbe essere una lotta comune. Sicuramente non combatto per me! Ma in questo momento storico le certezze son poche, vacilla tutto e a mio avviso il virus ha svuotato la testa a troppa gente, sono aumentate le patologie psichiatriche e i pazzi sono in grande maggioranza rispetto a quelli che ragionano!
Io vedo una follia latente nei comportamenti e nei pensieri ed oggi deviare, ubriacandosi e drogandosi, è la normalità!!! Dove andremo a parare? I giovani già non hanno un futuro, con questo andazzo sarà sempre peggio. Io vorrei trovare il modo di parlare ai giovani e di farmi capire perché liberi di rovinarsi lo sono, ma devono sapere fino in fondo cosa li attende!
Basta che ti guardi in giro per strada o sali su un pulman e vedi gruppi di ragazzi rumorosi, maleducati e volgari……..e il resto è scontato! Ci sono le basi per deviare, per diventare alcolizzati e drogati e trovare in tutto questo una soluzione che purtroppo uccide solamente.
Io personalmente credo che il mondo stia veramente andando alla deriva, niente è ormai come dovrebbe essere, ma io credo fermamente che unendo intenti e forze possiamo gettare i semi che daranno successivamente i frutti soprattutto se lavoriamo sui giovani. Un patrimonio che rischiamo di perdere tutti, una confusione di genere e generazioni che non è mai stata cosi dall’inizio della vita umana. Dio ci guida, ma Satana, il maligno ci distrugge e vince soprattutto sui deboli.
Ragazzi, pensate prima di accendere quella sigaretta! Non serve! E’ solo l’anticamera di qualche droga e quella bottiglia bevetevela di acqua e non alcol!
Date valore alla vostra vita perché nessuno ve la può ridare; è una solamente e la dovete amare….
Concludo sperando che chi mi legge prenda spunto dalle mie parole per riflettere e dopo averlo fatto si senta di poter dire NO ALLA DROGA e SI’ ALLA VITA!
Chest’è!

1/08/2020
Dal diario di una VITTIMA DELLA DROGA:IO
Il mese di agosto mi fa ricordare l’inizio della fine di una vita che non ho più!
Quell’agosto dell’anno 2010 tu eri in comunità e mi avevi detto che volevi fare l’educatore, perché ti eri reso conto che solo con la tua presenza aiutavi gli altri e io oggi a distanza di 10 anni posso solo fare ipotesi di certezze che non ho – se non quella che tu sei morto.
Sì, morto non addolcisce il mio dolore dire che sei mancato o volato in cielo, è crudele ma io devo farmi male per stare peggio e dico sempre mio figlio e’ Morto! Sì, lo so che tu sei un Angelo, che sei venuto al mondo per aiutare i giovani a stare lontano dalla droga e per questo Dio ha sacrificato la tua vita terrena dopo 30 giorni di coma. Non ho dimenticato nulla di quei giorni ed è in quei ricordi atroci che vivo il mio calvario terreno, un dolore senza pari!
A’drog’ eccis’o’ figl’ miiiiiii e non frega a nessuno, questo lo so! La madre sono io, il mondo continua a girare male, ma gira e se io ne parlo non è perché – come molti credono – sono in cerca di falsa pena o elemosina o aiuto. Io anzi del mio dolore son pure gelosa…
Lo faccio per far capire ai giovani che la droga UCCIDE!
Chest’è!

07/12/2020
Dal diario di una VITTIMA DELLA DROGA:IO
Il tema è sempre quello: la dipendenza e ne parlo perché esiste e crea danni permanenti, difficile da debellare, facile da raggiungere. Chi di noi non è dipendente? Si considera grave la dipendenza dalle droghe, ma anche essere dipendenti all’alcol lo è, per non parlare poi di quella del gioco, del sesso, di internet, dello shopping sfrenato, e tante altre ancora perché ogni comportamento del quale perdiamo il controllo è dipendenza.
Chiaramente io non sono né psicologa né sociologa, ma sono una di quelle persone che quello che sa lo ha vissuto in prima persona e poi lo ha letto nei libri, prima pratica e poi cultura, e questo mi consente di afferrare al volo i concetti.
Dipendenza è un qualcosa da imparare a gestire e serve una ri-educazione, bisogna creare le condizioni per ristabilire le regole e attuarle. Provate a combattere, ad esempio, la dipendenza dal fumo e pensate quanto si difficile eliminarla e poi pensate a quanto è quasi impossibile eliminare la dipendenza dalla droga che entra nel corpo e fa da padrona annullando la volontà per trascinare chi ne fa uso in un baratro.
In questo periodo di crisi mondiale, circondati dalla morte, sempre a un passo da noi, dove le certezze sono sempre meno, la droga e l’alcol stanno rubando altre vite, altre vittime perché è molto più facile drogarsi che lottare ………….penso ai ragazzi che – in questo mondo che va alla deriva – hanno perso la normalità che noi abbiamo invece vissuto.
Il suicidio è una delle conseguenze dell’uso di stupefacenti perché le droghe inducono alla depressione e il finale è sempre quello tragico della morte. Una morte che mette fine a troppe vite … che continuano a lottare giorno dopo giorno contro i tanti demoni che li attanagliano. Sono cose che a me appaiono chiare, conosco e capisco le dinamiche, osservo da un punto molto più elevato e non mi sfugge nulla: il dolore!
Chest’è!
19/07/2020
Dal diario di una VITTIMA DELLA DROGA: IO.
Mentre scrivo è il 19 luglio del 2020, un anno a dir poco catastrofico! Stiamo vivendo l’Inferno in terra, manca la salute, il lavoro, e’ sord’, ma sempre a chi era già povero!
Eh, sì gli speculatori comprano e a chi ha l’acqua alla gola rubano le abitazioni e altro per quattro soldi beni di valore ben più elevato. E’ sord’ vann’ rindìa ‘l’ati sord!!!!
E voi vi starete chiedendo tutto questo che ha in comune con il problema droga, ve lo spiego subito.
Premesso che il mercato della droga ha bisogno di grossi capitali, è logico che chi ha i soldi “investe” (attenzione) non “spaccia”…….. e’ strunz’ spacciano e vanno pure in galera. Loro non si sporcano le mani! C+hi spaccia per strada è un tossicodipendente che per drogarsi spaccia.
Loro, no, girano in macchine di lusso, abitano in ville di lusso e investono i soldi che guadagnano con il traffico di droga! I capitalisti INVESTONO IN DROGA ! Certo, non tutti, ma molti di loro lo fanno e quindi il mercato è più fiorente che mai anche perché non tutti reggono la situazione e per sentirsi forti si drogano……
Fiumi di droga girano o vi siete illusi che non giri più droga? Signori, triste, crudele e dura realtà! Il problema è in crescita, ma non se ne parla ……..si nasconde la dipendenza e questo non fa che alimentarla!!!
E io perché ne parlo? Io ho perso un figlio a soli 24 anni a causa della droga e più passa il tempo e più mi convinco che lo hanno imbottito di droga per ucciderlo perché Antonio aveva scelto di disintossicarsi e lo aveva fatto anche farmacologicamente! Era stato in comunità, ma doveva restarci ancora per fortificarsi, ma solo lui conosce la verità e potrebbe dirmela! Una cosa è certa è che gli hanno dato tutti i tipi di droga e quando gli effetti si sono uniti Antonio è finito in coma e dopo 30 giorni esatti ecco sua Maestà LA MORTE!
E io sono qua a pensare e ripensare, a ricordare, a analizzare, a fare ipotesi su ipotesi del se……del come……del perché……….e ti devi pure sentir dire da persona ignoranti – che non dovrebbero neppure aprir bocca – che hai cresciuto i drogati e che non sei una buona madre.
Nessuna madre cresce un figlio per farlo drogare, nessuna madre educa il figlio alla morte, nessuna madre è contenta che il figlio spaccia o che frequenta gente negativa, nessuna madre è orgogliosa di questo! NESSUNA e io non sono certo orgogliosa di dire che Antonio è MORTO di overdose! Ma è stata la droga a ucciderlo e – orgoglio o non orgoglio – il mio dolore è forte e non finirà mai. Purtroppo, lo porterò con me nella tomba!
LA DROGA, la maledetta droga, distrugge i nostri figli e con loro le madri, vittime della droga, come i figli, e se li uccide nessuno li risarcisce, anzi per la società “sann’ cercat’ a mort’ !!!”
Luglio, tempo di vacanze, di festa, ma non per tutti, non per me che non potrò mai vivere come voi … non più……..vorrei incontrare uno ad uno tutti i giovani e parlare della storia di Antonio e attraverso la mia testimonianza fargli capire che la droga distrugge la vita e le persone a loro care e che loro hanno il dovere di vivere e di farlo anche per chi come mio figlio è morto di droga.
Il vero sballo è la vita ragazzi …….non fatevi tentare e non sentitevi forti solo se avete tra le dite uno spinello e una birra. State lontano da tutto questo se volete vivere!
Chest’è!

15/11/2020
Dal diario di una Vittima della droga: Io.
Antonio, caro, oggi è la giornata delle Vittime della strada, sono tante ……troppe! Ma di te, di chi come te e come me, è Vittima della Droga non esiste giornata. Noi, non solo dobbiamo morire e subire, ma non siamo riconosciuti VITTIME!
Non concordo, figlio mio, la droga uccide persone innocenti e non mi vengano a dire che non ti dovevi drogare o che ti sei drogato per un perché, la droga esiste viene venduta e il traffico esiste e quelle poche operazioni antidroga servono a poco e vengono fatte per buttare fumo negli occhi.
La verità è che la droga rende ricchi chi la vende e se ne fregano delle vittime che crea. Lotto e lotterò per avere la Giornata delle Vittime della Droga giornata finché avrò un briciolo di vita! E’ un’ingiustizia!
Devo vergognarmi e di cosa?
Si deve vergognare la società tutta che non fa nulla per non far morire i propri figli con la droga e poi nessuno risarcisce la morte di un drogato e sapete perché? ….io lo so … perché lo so!
Giustizia per le VITTIME DELLA DROGA …. IO VOGLIO!!
Chest’è!
Nicoletta Lamberti
Vice Coordinatore nazionale Polis SA magazine – Coordinatrice Redazioni
Pagine del diario di Camilla Roberto già pubblicate su Polis SA Magazine
La pubblicazione delle pagine del diario di Camilla Roberto è con sua autorizzazione ai sensi degli artt. 10 e 320 cod.civ. e degli artt. 96 e 97 legge 22.4.1941, n. 633 – Legge sul diritto d’autore
©PSAM-Tutti i diritti riservati-Vietata la riproduzione