
Villa Doria Centurione: una nuova vita per un patrimonio storico di Pegli
Il 1° febbraio un incontro per discutere la riqualificazione del parco e della villa, con la partecipazione dell’architetto Matteo Frulio, in un contesto di valorizzazione e conservazione del patrimonio locale
Di Antonello Rivano
Sabato 1° febbraio alle ore 15, presso il Centro Culturale Pegliese, si terrà l’incontro “Villa Centurione Doria: Insieme per darle nuova vita”, organizzato dal Circolo PD di Genova Pegli. L’evento si inserisce in un contesto di sensibilizzazione e proposta di riqualificazione di uno dei luoghi più significativi di Pegli, il Parco di Villa Doria Centurione, da sempre al centro del dibattito pubblico e delle attenzioni dei residenti e delle associazioni locali.
Il tema dell’incontro nasce dalla necessità di valorizzare e rilanciare la Villa e il suo parco, che da tempo vivono una fase di abbandono e di degrado, nonostante il loro grande valore storico e culturale. L’incontro si propone come momento di riflessione sul futuro della Villa, sulla sua gestione e sulle possibili azioni da intraprendere per restituirla alla comunità in modo rispettoso della sua storia e della sua bellezza naturale.
A guidare il dibattito sarà Matteo Frulio, architetto paesagista ed esperto di parchi storici, che fornirà una visione tecnica e approfondita sulle opportunità di riqualificazione della Villa e del suo parco. La Segretaria del Circolo PD di Pegli, Annalaura Ghigliotti, aprirà l’incontro introducendo il tema e spiegando le motivazioni alla base dell’iniziativa. L’incontro si preannuncia come un’importante occasione di confronto per tutti coloro che hanno a cuore la salvaguardia e il rilancio di questo patrimonio storico.
Villa Doria Centurione: Un patrimonio storico e culturale
Villa Doria Centurione, situata a Pegli, venne edificata a partire dal 1540 su commissione del banchiere Adamo Centurione, amico e consigliere di Andrea Doria.
Sebbene il nome dell’architetto originale resti sconosciuto, il parco della villa fu arricchito da Galeazzo Alessi, che realizzò un laghetto artificiale con un isolotto centrale, concepito come un’“isola fatata” da raggiungere in barca.
Dopo la morte di Adamo Centurione nel 1568, la villa attraversò un lungo periodo di dispute ereditarie fino a passare al nipote Giovanni Andrea Doria, figlio di Ginetta Centurione e Giannettino Doria. Tra il 1590 e il 1592, Giovanni Andrea fece ristrutturare ed ampliare l’edificio sotto la direzione dell’architetto Andrea Ceresola, detto “il Vannone”. In quell’occasione venne sistemato anche il giardino, che all’epoca si estendeva fino al mare. Un lungo pergolato collegava la villa al Palazzo Doria “alla marina”, ancora visibile sul lungomare di Pegli, sebbene modificato nel tempo.
Attualmente l’interno dell’edificio è impiegato: dal CUP (Centro Universitario delPonente); dalla succursale del Liceo Classico-Linguistico Mazzini e dalla società bocciofila “Il Lanternino”, oltre quel che resta del Museo Navale, attualmente chiuso e di cui non se ne conosce futura destinazione d’uso.



Nel corso dell’Ottocento, con l’espansione urbanistica di Pegli, il giardino originario venne sacrificato e restò il parco a monte, caratterizzato dal laghetto navigabile. Durante questo periodo furono aggiunte nuove stanze al piano terra, affrescate con scene a tema risorgimentale, e il prospetto meridionale fu rifatto, diventando la facciata principale.
La Torre d’Avvistamento
Dietro alla villa si erge una torre d’avvistamento, costruita nel 1591 e collegata al piano nobile da un passaggio sopraelevato. La torre, alta 27 metri e caratterizzata da una pianta quadrata con basamento a scarpa e coronamento a sbalzo, è un esempio notevole di architettura difensiva del periodo. Dal 2005 ospita il Centro Studi Universitari (CSU) Sostenibile Archeospeleologia, una Scuola Nazionale patrocinata dal MIBACT e specializzata nello studio e nella valorizzazione dei sotterranei.
All’interno si trovano armature d’epoca restaurate, che testimoniano il legame della torre con la storia locale. la Torre non è aperta al pubblico.
La Villa e il Museo Navale
Nel 1908 la villa venne venduta dai Doria Pamphilj a una società immobiliare e, dopo diversi passaggi di proprietà, fu acquistata dal Comune di Genova nel 1926. Utilizzata per un periodo come sede municipale distaccata, nel 1930 la villa divenne la sede del Civico Museo Navale e oltre che una succursale del liceo classico “Giuseppe Mazzini”.



Il Museo Navale di Pegli, inaugurato nel 1930, conserva collezioni che celebrano la storia della marineria ligure, tra cui dipinti, modelli navali, carte nautiche e oggetti legati al mondo marittimo e portuale. Molti reperti provengono da donazioni private, tra cui la collezione dell’ingegnere Fabio Garelli, che costituì il nucleo iniziale del museo.
Dopo un periodo di chiusura alla fine del XX secolo, il museo è stato riaperto il 3 dicembre 2004 con un nuovo allestimento. Dal 2005 è stato inserito nel circuito del Mu.MA, insieme al Galata − Museo del Mare e al Museoteatro della Commenda di Prè, sebbene attualmente la struttura sia chiusa e in attesa di nuovi sviluppi.
Grotta dell’Archeologia
la “Grotta dell’Archeologia” è un’area di sperimentazione archeologica realizzata nel rifugio antiaereo scavato nella collina durante la Seconda Guerra Mondiale. Inaugurata il 16 giugno 2007, la grotta offre ai visitatori l’opportunità di esplorare e comprendere la vita quotidiana nella preistoria ligure, attraverso l’esposizione di attrezzi, strumenti e oggetti d’epoca. Dopo un periodo di inattività, la grotta è stata quasi del tutto rimessa in ordine. Tra non molto dovrebbe essere prevista la sua riapertura
[Vista satellitare della villa con il parco]
Il Parco e gli Interventi Recenti
Il parco storico, un tempo esteso fino al mare, oggi conserva il suo vasto spazio a monte. Tuttavia, ha subito gravi danni nel corso del tempo, tra cui una frana durante l’alluvione del 1993 che ha compromesso una zona significativa.


Tra il 2011 e il 2015 sono stati avviati lavori di recupero che hanno incluso il restauro del laghetto, svuotato dalla terra che lo aveva riempito negli anni Settanta, ripristinandone la profondità originaria di sette metri. Sono stati inoltre sistemati i percorsi perimetrali, ma alcuni elementi, come il ponticello in legno e i giochi d’acqua sull’isolotto, non sono stati ripristinati.
Lo stato attuale del Parco
Nonostante i numerosi interventi di recupero realizzati nel tempo, il Parco e la Villa Doria Centurione mostrano evidenti segni di degrado che richiedono ulteriori lavori di riqualificazione. I vialetti interni, come quello di accesso da Via Beato Martino, presentano pavimentazioni sconnesse e ringhiere in condizioni precarie, mentre alcuni sentieri storici risultano impraticabili a causa di frane o vegetazione invadente. Il laghetto navigabile, pur recuperato tra il 2011 e il 2015, è ora invaso da vegetazione infestante, e l’isolotto centrale necessita di interventi per rimuovere piante arboree invasive e, possibilmente, ripristinare i giochi d’acqua.


Diverse scarpate del parco mostrano segni di instabilità e il muro di cinta richiede risanamenti per garantire la sicurezza. Le aiuole, un tempo curate, appaiono oggi invase da erbacce, e l’area gioco per bambini manca di strutture inclusive adeguate, oltre che essere vetusta e in cattivo stato.

I bagni pubblici sono inaccessibili o necessitano di interventi, e la presenza di rifiuti in alcune zone denuncia una scarsa manutenzione quotidiana. La presenza di barriere architettoniche limita l’accesso a persone con mobilità ridotta, mentre il sistema di sorveglianza risulta insufficiente per contrastare vandalismi e comportamenti scorretti. Anche la torre d’avvistamento, sebbene utilizzata per attività culturali, avrebbe bisogno di interventi per valorizzarne il potenziale storico e turistico. È evidente la necessità di un piano organico di interventi straordinari, che includa il ripristino dei sentieri storici, la pulizia delle aree verdi, la stabilizzazione delle scarpate e il recupero delle infrastrutture esistenti, oltre all’implementazione di nuove aree attrezzate, segnaletica e sistemi di sicurezza adeguati, garantendo al contempo piena accessibilità a tutti i cittadini, inclusi quelli con disabilità.


Nel 2021, fu costruito un campo da street basket in cemento, ma suscitò preoccupazioni tra i residenti e le associazioni locali per il suo impatto visivo e la sicurezza. Anche facendo seguito anche a una petizione popolare, il campo fu demolito su pressione della comunità. La struttura in cemento venne rimossa, ma il canestro fu mantenuto e le linee di gioco furono tracciate a terra, permettendo l’uso dello spazio per attività libere e giochi di basket senza alterare il parco.


Recentemente è stata installata un’area fitness all’interno del parco. Nonostante i ripetuti richiami da parte di cittadini e associazioni sull’importanza di condividere i progetti con i residenti, soprattutto alla luce dell’esperienza passata con il campo da street basket, anche questa volta tali richieste sono state ignorate. Le associazioni, in primis il Comitato Pegli Bene Comune, pur dichiarandosi favorevoli alla creazione di aree fitness pubbliche, ritengono che questo tipo di interventi dovrebbero seguire altri lavori ben più necessari per la conservazione e la sicurezza del parco.
Proposte di Riqualificazione e Conservazione del Parco di Villa Doria Centurione
Il Parco di Villa Doria Centurione necessita di interventi mirati per garantirne la conservazione, la sicurezza e una fruibilità inclusiva per i visitatori. Tra le principali azioni da intraprendere vi è il risanamento dei sentieri storici, riportandoli allo stato originario, e il consolidamento delle scarpate, per migliorare la stabilità e la sicurezza del terreno. È fondamentale occuparsi del laghetto, eliminando le piante infestanti dall’isolotto e pulendo i canali di scolo e le vasche di decantazione, assicurando così il corretto deflusso delle acque. Anche il muro di cinta e i cancelli necessitano di interventi di restauro, per impedire accessi non autorizzati e tutelare il parco durante le ore di chiusura.
Una particolare attenzione dovrebbe essere rivolta alla valorizzazione degli spazi verdi e panoramici, migliorando le aree di sosta con l’installazione di panchine e tavoli e riordinando le aiuole attraverso operazioni di pulizia e concimazione. La modernizzazione dell’infrastruttura di sicurezza, come l’estensione dei sistemi antincendio e di segnalazione acustica, è essenziale per preservare l’area e garantire una gestione efficace delle emergenze.


In un’ottica di inclusività, sarebbe opportuno abbattere le barriere architettoniche e integrare giochi accessibili ai bambini con disabilità, oltre a realizzare spazi dedicati, come un’area sgambatura per i cani, cosa che in molti richiedono. Infine, la pulizia regolare, il controllo della presenza di insetti molesti e il rispetto delle normative da parte dei visitatori sono indispensabili per mantenere il parco in condizioni ottimali e promuovere un ambiente accogliente per tutti.

Sarebbe anche auspigabile la riapertura al pubblico del Torrione, insieme al riordino della terrazza del giardino, oltre che inteventi sul pozzo e sul piazzale antistante la Villa, spesso oggetti di atti di vandalismo.
[Per le foto d’epoca si ringrazia Elvio Perazzo. Per ulteriori immagine storiche di Pegli: pegliese.it]
Antonello Rivano
Direttore di redazione/coordinatore nazionale Polis SA Magazine