
Diario di una vittima della droga-22
“Quante sono nel mondo le mamme che hanno perso come me un figlio per overdose e vivono la mia disperazione? Quanti sono i ragazzi che hanno perso la vita per overdose?”
(Camilla Roberto)
Diario di una vittima della droga
Diario di Camilla Roberto, madre di Antonio Metad Eid Sayed, un ragazzo vittima della droga nel 2010.
Rubrica a cura di Nicoletta Lamberti
La mia lotta contro la droga è iniziata nel 2010, mentre tornavo dalla comunità con il mio Antonio e un nostro amico, dopo un colloquio. Ricordo esattamente il momento in cui dissi: ‘Ho deciso di lottare contro la droga’. Antonio si girò, eravamo in macchina, e mi dedicò un sorriso che non dimenticherò mai. Disse al nostro amico: ‘Hai sentito? E chi la ferma? Ha già deciso tutto!’. Da quel momento lotto, e il mio diario nasce per parlare a chi non vuole ascoltare la verità!”
Camilla Roberto

16 febbraio 2021
Dal diario di UNA VITTIMA DELLA DROGA: IO
Mi ferisce il tempo … che continua a passare … anche se scorre lento da quel giorno che mi hai lasciata … per sempre, mio caro Antonio!
Ho compreso, ad oltre 10 anni dalla tua dipartita, tantissime cose! Ma questo non ha reso meno dolorosa l’atroce sofferenza che porterò con me fin nella tomba.
Non cerco la comprensione e tantomeno la pietà altrui, nessuno può essermi di aiuto, ne ho la certezza! E conosco la strada per convivere con dolore ed è solo la fede, quella che ho in te, Signore!
Non voglio sapere il perché delle prove che continui a darmi … senza pause, ma ti chiedo di aiutarmi … se non vuoi che mi arrenda! Non ci sarà mai più il mio sole che illumina la mia vita … il mio Antonio!
Inevitabilmente il Sole ogni giorno torna a risplendere anche per me.
Quante sono nel mondo le mamme che hanno perso come me un figlio per overdose e vivono la mia disperazione? Quanti sono i ragazzi che hanno perso la vita per overdose?
Sono lo stesso numero perché non esiste figlio che non abbia una madre e quante mamme non giudicano noi mamme di ragazzi VITTIME DELLA DROGA?
Questo è un discorso senza fine e lo puoi fare partendo da mille punti diversi, ma il finale non cambia per nessuno! O meglio cadere nella dipendenza di sostanze stupefacenti significa essere considerati delle larve umane e si viene indicati in modo dispregiativo “tossico” o drogato di “merda”… Per drogarsi si ruba, si spaccia, ci si prostituisce, si perde identità, emozioni, controllo e salute. Se si rimane vivi si vive male: o si finisce dietro le sbarre ed il recupero alla vita è un miraggio per pochi in quanto quando esci sei bollato a vita “o’ drogat”…….ma il peggio è perdere la vita in giovane età lasciando la famiglia ed, in particolare, chi gli ha dato la vita in un lungo calvario su questa terra.
Mi chiedo se ti arrivi il senso di quello che forse Antonio vuole dirti e non io che sono la sua matita su questo foglio bianco.
E lo spero per te, credimi, perché è giusto che tu prima di continuare a drogarti rifletta………e chieda aiuto a chi può prenderti per mano e insegnarti ad amarla questa cxxxo di vita, perché Antonio non può più farlo ragazzo, ma tu puoi farcela!
Parlerei con ogni ragazzo, ma non per dargli le istruzioni o un manuale magico, ma solo per raccontargli la breve vita bruciata dalla droga di un giovane a 24 anni…….vorrei raccontarti l’amore che lui aveva per la vita, per la famiglia, per gli amici e per me, sua madre!
Vorrei salvarti! Devo provarci, perché non conosco altri modi per andare avanti……..
La vita di Antonio è per te un’opportunità di salvezza, rifletti ragazzo e ritorna a vivere! È un tuo sacrosanto diritto!
16 febbraio 2021 Tra cielo e terra!
Chest’è!

17 febbraio 2021
Dal diario di una VITTIMA DELLA DROGA: IO
Sono la mamma di un ragazzo ucciso da overdose, sono la mamma di un drogato o di un tossicodipendente o di un tossico o di un drogato di “merda” come a molti piace dire e quindi ????
Non esiste cosa peggiore del perbenismo di facciata, perché che un figlio si droga è una cosa da tenere nascosta e non certo raccontata ed, invece, io faccio esattamente il contrario …
“Ma tu devi tenere tutto nel cuore e non mettere al patibolo la vita di Antonio sbandierando ai quattro venti che si drogava! Tu si’pazz…”
Imbecille! Ma io non ti sto raccontando di Antonio per farmi giudicare e discreditare me e mio figlio o perché sono pazza …..ma lo faccio perché la prevenzione si fa cosi e cioè informando i giovani che dopo la droga per riprendere in mano la vita devi fare una rieducazione in comunità. Non è facile, ma puoi farcela !!
Antonio voleva uscire dalla droga, ha fatto due disintossicazioni, era di quelli che capiscono che la droga toglie senza dare ….
E poi invece qualcuno o qualcosa lo ha ucciso!
Ragazzi, la droga vi può causare morte anche se avete ottima salute ….. Inoltre, può uccidervi anche la prima volta, perché la droga è MORTE!
Una cosa è certa: La Droga è MORTE, anche solo mentale.
Chest’è!

12 marzo 2021
Dal diario di una VITTIMA DELLA DROGA: IO
Vi illudete del fatto che non sentiate parlare più di droga, che sia sparita, ma mi spiace per voi, vi sbagliate! Gira a fiumi perché la gente senza scrupoli e senza cor’ per danaro vende ai nostri figli A’ MORT!!!
Sì, lo so, è un argomento scomodo, brucia come il fuoco! La gente vive di apparenza … tanto che la morte per abuso di droga viene tenuta ………..nascosta!
E’ una vergogna dire che un giovane ha perso la vita per droga e/o per le conseguenze catastrofiche che procura alla salute, pertanto, si può tranquillamente omettere!
Ma non ne parlano neppure se un ragazzo muore di overdose e questo è estremamente negativo … Chi ne fa uso si vuole convincere che male non fa e che muore solo chi usa roba scadente!
Non tutti hanno il mio coraggio, perché io ho capito che non parlare favorisce solo chi vende questo strumento di morte!
E finché io vivrò lotterò ………..ho pagato con la morte di mio figlio e in tanti altri modi!
Mah … non importa, ora ciò che conta per me è dare ai giovani informazione … tanta … devono capire cosa è questa maledetta maledetta droga … e se salvo un solo ragazzo io ho già vinto!
Chest’é!
Nicoletta Lamberti
Vice Coordinatore nazionale Polis SA magazine – Coordinatrice Redazioni
Pagine del diario di Camilla Roberto già pubblicate su Polis SA Magazine
La pubblicazione delle pagine del diario di Camilla Roberto è con sua autorizzazione ai sensi degli artt. 10 e 320 cod.civ. e degli artt. 96 e 97 legge 22.4.1941, n. 633 – Legge sul diritto d’autore
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