Mar. Lug 8th, 2025
verso i referendum

Verso i referendum – Cosa si vota, cosa cambierebbe (5)

Referendum 5 – Cittadinanza: ridurre il tempo di attesa?I l quinto quesito propone di dimezzare da 10 a 5 anni il periodo di residenza legale richiesto agli stranieri extracomunitari maggiorenni per presentare domanda di cittadinanza italiana. Cosa cambierebbe?

L’8 e 9 giugno 2025 gli italiani saranno chiamati a esprimersi su cinque quesiti referendari abrogativi. I temi spaziano dal lavoro alla cittadinanza, con l’obiettivo di modificare o cancellare norme attualmente in vigore. In questa serie di articoli, Polis presenta ogni settimana un approfondimento su ciascun referendum: cosa dice il quesito, da dove nasce, cosa accadrebbe in caso di vittoria del Sì o del No.
Vedi tutte e cinque gli articoli di “Verso i Referendum”


📄 Il testo del quesito sulla scheda
«Volete voi abrogare l’articolo 9, comma 1, lettera b), limitatamente alle parole “adottato da cittadino italiano” e “successivamente alla adozione”; nonché la lettera f), recante la seguente disposizione: “f) allo straniero che risiede legalmente da almeno dieci anni nel territorio della Repubblica.”, della legge 5 febbraio 1992, n. 91, recante “Nuove norme sulla cittadinanza”?»


Cosa chiede il quesito

Il referendum propone l’abrogazione parziale dell’articolo 9 della legge n. 91 del 1992, che stabilisce i requisiti per la concessione della cittadinanza italiana. In particolare, si mira a eliminare la disposizione che richiede agli stranieri extracomunitari maggiorenni di risiedere legalmente in Italia per almeno 10 anni prima di poter presentare domanda di cittadinanza. L’abrogazione di questa norma aprirebbe la possibilità di ridurre il periodo di residenza richiesto a 5 anni, come era previsto dalla legislazione precedente al 1992.


Origine della proposta

Il quesito è stato promosso da una coalizione di 92 associazioni per i diritti civili e sostenuto da otto partiti di opposizione. La proposta ha raccolto oltre 637.000 firme, superando la soglia necessaria per indire un referendum abrogativo.


Cosa succede se vince il Sì

In caso di vittoria del Sì, verrebbe abrogata la disposizione che richiede 10 anni di residenza legale per la richiesta di cittadinanza da parte di stranieri extracomunitari maggiorenni. Questo aprirebbe la possibilità di ridurre il periodo richiesto a 5 anni, ma sarebbe necessaria un’ulteriore intervento legislativo per definire il nuovo requisito temporale.


Cosa succede se vince il No

Se prevalesse il No, resterebbe in vigore la normativa attuale: gli stranieri extracomunitari maggiorenni dovranno continuare a risiedere legalmente in Italia per almeno 10 anni prima di poter presentare domanda di cittadinanza.


Come si vota

Il referendum si terrà nelle giornate di domenica 8 e lunedì 9 giugno 2025. Gli elettori riceveranno una scheda di colore giallo, in cui sarà indicato il testo del quesito referendario. Per votare, si dovrà tracciare una croce su “Sì” (per abrogare la norma) oppure “No” (per mantenerla).

Perché il referendum sia valido, è necessario che vada a votare almeno il 50% degli aventi diritto. In caso contrario, anche una vittoria del Sì non avrà effetti giuridici.


🗳 I cinque referendum in sintesi:

Cittadinanza
Abrogare il requisito dei 10 anni di residenza per richiedere la cittadinanza, aprendo alla possibilità di ridurlo a 5.

Articolo 18 e piccole imprese
Estendere il reintegro in caso di licenziamento illegittimo anche alle aziende con meno di 15 dipendenti.

Contratti a termine
Eliminare l’obbligo di indicare una causale nei contratti a tempo determinato superiori a 12 mesi.

Tutela dopo il congedo
Ripristinare il reintegro per i lavoratori licenziati dopo congedi legati a maternità, paternità o malattia.

Appalti e responsabilità
Reintrodurre la responsabilità solidale tra appaltatore e committente per i crediti da lavoro.

REDAZIONE

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