
Diario di una vittima della droga-27
“Come è morto Antonio? Se non lo sai, lo ha ucciso la droga e ha ucciso anche me … solo che io respiro ancora!”
(Camilla Roberto)
Diario di una vittima della droga
Diario di Camilla Roberto, madre di Antonio Metad Eid Sayed, un ragazzo vittima della droga nel 2010.
Rubrica a cura di Nicoletta Lamberti
La mia lotta contro la droga è iniziata nel 2010, mentre tornavo dalla comunità con il mio Antonio e un nostro amico, dopo un colloquio. Ricordo esattamente il momento in cui dissi: ‘Ho deciso di lottare contro la droga’. Antonio si girò, eravamo in macchina, e mi dedicò un sorriso che non dimenticherò mai. Disse al nostro amico: ‘Hai sentito? E chi la ferma? Ha già deciso tutto!’. Da quel momento lotto, e il mio diario nasce per parlare a chi non vuole ascoltare la verità!”
Camilla Roberto

7 settembre 2021
Dal diario di una VITTIMA DELLA DROGA: IO
Era iniziata la fase della ripresa, le speranze erano tante, ma il mio cuore non aveva speranze, io sentivo che mi stava lasciando mio figlio e lo strazio che vivevo entrando nella sala rianimazione non lo dimenticherò mai, mi è entrato nelle ossa!
Mi guardo intorno e mi sembra di impazzire se penso che sei andato via per sempre.
Come è morto Antonio? Se non lo sai, lo ha ucciso la droga e ha ucciso anche me … solo che io respiro ancora!
Ti incupisce il dolore di perdere un figlio, non c’è più colore nella vita , è un lento andare avanti e quella rabbia che non ti lascia mai …. sapendo che qualcuno ha voluto la tua morte perché ne eri venuto fuori.
È un brutto affare la droga. Brutto assai!
………….ora non aggiungo altro, non ho la forza …
Chest’è!

14/09/2021
Dal diario di una VITTIMA DELLA DROGA: IO
Non vi illudete che solo perché nessuno ne parla mai che la droga sia finita! Esiste ed il mercato è in salita, nuovi clienti, ogni giorno, ed il prezzo è pure basso! Se stai erroneamente pensando che a te non interessa, sbagli! La droga può entrare nella tua vita sempre … anche indirettamente e allora tu sarai spettatore della distruzione di tuo figlio!
Io ti dico che la bestia ha ucciso mio figlio e sono fermamente convinta che è stato voluto da qualcuno e che a indurre mio figlio quella sera sono state persone e fatti…...ora di lui ci sono solo le spoglie ed Antonio non esiste più!
Sì, lo so … che non ve ne frega nulla, ma tenete bene a mente che di droga si puoi morire a ogni singola dose!
Chest’è!

25 settembre 2021
Dal diario di una VITTIMA DELLA DROGA: IO
…..Vittima della droga significa avere anche il disprezzo di molta gente, sia che tu sia un consumatore di sostanze stupefacenti sia se quello che si droga è un figlio o un fratello o un nipote!
Tu diventi la mamma del drogato, la sorella del drogato, la zia del drogato e la prima conseguenza è che la gente nasconde questo stato per non essere disprezzata!!!
E io invece non solo l’ho detto, ma ho reso pubblica la mia testimonianza, perché credo che l’unico modo per aiutare i giovani sia dire chiaramente le cose!
Ragazzi, io sono la madre di Antonio, un meraviglioso figlio, con un carattere dolce e amorevole, amico di tutti, sempre sorridente, disponibile altruista e tanto sensibile, il prototipo giusto da manipolare.
Lui che aiutava un giovane spacciatore agli arresti domiciliari a venirne fuori, è stato proprio costui a trascinarlo nel mondo della dipendenza. Poi lui ha continuato a spacciare, ma Antonio – resosi conto della dipendenza – ha fatto vari percorsi per venirne fuori, aveva la volontà di farcela e invece è finito nella bara, perché qualcuno o qualcosa lo ha ucciso.
Epilogo finale di una brutta storia dove lui ha perso la vita e io non ho solo perso un figlio, ma la mia vita, che altro non è che un calvario, e ho scelto di lottare per sempre come ho giurato sulla sua bara quel giorno…….
Non è facile lottare contro la droga, ma ogni occasione è buona per farlo attraverso la mia testimonianza! Far capire ai giovani che la droga è pericolosa e devastante……anche su un mezzo pubblico … si può parlare ai ragazzi partendo da un discorso completamente diverso e portarli al punto che dico io, vederli attenti e in silenzio per non perdere una sola parola! Questi sono i miei piccoli traguardi.
Mi piace pensare che le mie parole non siano dimenticate e che magari qualcuno che già fumava spinelli comincia a pensare che forse è molto meglio mollare!
Poi esco e incontro una donna, amica e madre, una persona che ha nel mio cuore un posto speciale, lei quella mattina del fun unerale mi ha fatto trovare davanti al portone una rosa bianca per Antonio con un bigliettino che conservo con amore, perché quello è un gesto vero di amore per me e mio figlio……..e lei con il marito è andata a Scafati al cimitero dove avevano portato la salma per l’autopsia.
Lei ha fatto le mie veci, perché quando noi eravamo per strada ci hanno avvisato che avevano già lasciato il cimitero per venire a San Severino. Lei, Manuela, è stata vicino al mio ragazzo e io mai dimenticherò quello che lei ha fatto per noi…..MAI!!!
Era da tanto che non la vedevo, ma oggi a pochi giorni dal 22 settembre, 11° anno della sua dipartita, sono riaffiorati tutti i ricordi e quel dolore che tengo nel cuore è venuto fuori……..e ho pianto tanto!
Mi ha dato una notizia meravigliosa! Il suo primogenito, che somiglia a mio figlio in modo impressionante, è diventato Maresciallo dell’Arma dei Carabinieri, un giovane che presta il suo servizio per combattere anche il traffico di droga………Lei mi ha detto che in questo periodo di pandemia ha parlato molto con i suoi figli di Antonio! Una donna intelligente che ha capito quanto sia importante far capire ai propri figli attraverso la storia vera di Antonio, che loro conoscevano, che la droga non perdona.
Allora vuol dire che la mia lotta non è inutile! Se anche altre mamme facessero come Manuela (ma io non lo so e non importa), quello che conta è che i giovani capiscano il pericolo.
Devo e spero a breve di potermi organizzare per avere incontri con i giovani nelle scuole. No, io non racconto favole, ma la storia di NOI VITTIME DELLA DROGA PER SEMPRE!
Grazie Manuela di avermi dato con le tue parole la forza di non mollare e di lottare sempre !
Ti voglio un bene dell’anima e mai mi stanco di dirlo!
Chest’è!

29/09/2021
Dal diario di una VITTIMA DELLA DROGA: IO
La droga è una sostanza che quando l’assumi procura una forte dipendenza, ma quando vai a fondo e non riesci a risalire, forse aiuta? Certo, ti aiuta, perché ti fa vedere il mondo, colorato di rosa, ti fa volare, invece di camminare, tutto è bello, ma poi finisce l’effetto e crolli e inizia il calvario dell’astinenza e vuoi altra droga per stare BENE …..
Signori, la droga esiste ancora, anche se ne sentite parlare poco anzi i consumi sono aumentati … e sono aumentati anche di alcol. Chi non vuol affrontare i problemi spesso si droga e parlo dei grandi…. i ragazzi invece vengono trascinati senza rendersi conto da chi, in criminologia è definito proprio così “trascinatore”, individui con una capacità demoniaca, la stessa che possiedono certe persone che son capaci di trascinarti dove vogliono e parlo di gioco, di raggiri, di sesso e di quanto la vita offre di negativo, loro sanno come manipolare le persone e realizzano sempre gli obiettivi.
Chi di voi non ha conosciuto un tipo o una tipa del genere? Son quelli che sono capaci di tutto e sono figli del Demonio, ma ci sono e operano senza paura. Ho tanto da dire e da raccontare sul tema, ne ho conosciuti così tanti di diavoli che non so quale sia stato o’ pegg e’ lor!
Esperienze che ti lasciano un vuoto dentro, se riesci a tenerti distante da questi personaggi è meglio, ma ti fa comunque danni.
E pensate a un ragazzo che nella fase adolescenziale vive un disagio naturale nel diventare “grande” con annessi e connessi e magari ha un attimo di confusione, ma sapete quanto è facile farlo cadere nella rete? No, adesso non ditemi che voi controllate i vostri figli, che seguite i vostri figli, che voi sapete cosa fare, vi consiglio anche di pregare che non capiti a voi quello che è accaduto a me.
Ai ragazzi dico – ma non perché vuole essere un richiamo o altro – che la droga UCCIDE …. uccide chi la usa e chi la subisce, la droga ha portato via mio figlio a soli 24 anni ed era un giovane brav’ e bell’ e capace e con un cuore d’oro A’drog’ nun’ perdon!!!!
Chest’è!
Trasposizione e adattamento per Polis SA Magazine a cura di Nicoletta Lamberti
Pagine del diario di Camilla Roberto già pubblicate su Polis SA Magazine
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