Gio. Mag 2nd, 2024

Genova. Le preoccupazioni dei Comitati del Ponente sul Nuovo Piano Regolatore Portuale in una lettera inviata via PEC a Paolo Piacenza

Lotta per un Equilibrio Sostenibile: Le voci dei Comitati del Ponente Genovese nella battaglia per il futuro portuale

di Antonello Rivano

Il Coordinamento dei Comitati del Ponente Uniti ha inviato una lettera aperta, sotto forma di mail con ricevuta di Posta Elettronica Certificata (PEC), al commissario straordinario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, Paolo Piacenza. Nella missiva, i comitati esprimono preoccupazioni riguardo al piano regolatore portuale, evidenziando che il Porto di Pra’ è operativo solo al 70%. Sottolineano inoltre la presenza di nuovi riempimenti, sollevando dubbi sulla loro utilità e sottolineando le promesse mancate nel corso degli anni. La lettera richiama il commissario a rispondere alle preoccupazioni esposte e ad affrontare le questioni legate alle servitù già presenti sul territorio. L’uso della PEC indica l’urgenza e la ufficialità della comunicazione, evidenziando la necessità di una risposta alle inquietudini esposte dai comitati.

In un contesto di crescente attenzione all’equilibrio tra sviluppo economico e tutela ambientale, i Comitati del Ponente si sono rivolti al Commissario straordinario dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, evidenziando con chiarezza le loro preoccupazioni riguardo al nuovo piano regolatore portuale per i porti di Genova, Pra’, Vado e Savona.

Egregio Presidente, ci rivolgiamo a Lei in relazione alla redazione del nuovo piano regolatore portuale per i porti di Genova, Pra’, Vado e Savona.”

Nella missiva, i Comitati del Ponente, agendo in rappresentanza della cittadinanza e a tutela del territorio, esprimono una ferma opposizione a nuovi riempimenti nel porto di Pra’. Tale opposizione è fondata su due principali argomenti: il degrado ambientale e le conseguenze sulla salute della popolazione locale. Gli ampliamenti proposti non sono ritenuti giustificati, considerando che il Porto di Pra’ ha ancora margini di sviluppo, secondo quanto affermato dal PSA.

I Comitati del Ponente sottolineano come i traffici attuali costituiscano già un grave problema per le comunità di Pegli, Pra’, Palmaro e Voltri. L’attuale situazione ambientale risulta compromessa, con il continuo ciclo di navi in entrata e uscita, la movimentazione incessante di container e il costante flusso di camion. La conseguente emissione di rumore e fumo aggravano ulteriormente la qualità della vita dei residenti.

La lettera evidenzia le molteplici servitù che già gravano sul territorio, come il cantiere logistico per la costruzione della nuova Diga al Sesto modulo/Dentino a Pegli e Pra’, contro il quale la cittadinanza si è chiaramente espressa con manifestazioni di massa. Allo stesso modo, il cavalcavia portuale del casello autostradale di Pra’ genera gravi disagi nelle vicinanze di Palmaro, con una serie di elementi disturbanti quali nove binari di fronte alle case, il continuo stridio di carri merci, il via vai di tir e camion, lo spostamento di container, le gru in azione e il stazionamento di navi con relativi rumori e fumo.

Tra le richieste espresse, i Comitati del Ponente rimarcano il mancato rispetto delle promesse riguardanti la provvisorietà del Dentino al Sesto modulo e il completamento della Fascia di rispetto con pista ciclopedonale fino a Palmaro. Inoltre, non vi è giustificazione alcuna per un ulteriore ampliamento del porto di Pra’, dato che le prospettive future indicano che il Porto di Vado Ligure potrebbe assorbire parte del traffico attuale.

In vista della redazione del nuovo piano regolatore portuale, i Comitati del Ponente pongono quindi alcune richieste chiave:

A) Non eseguire ulteriori riempimenti per ampliare l’attuale area portuale essendovi margini di sviluppo ottimizzando gli spazi esistenti realizzando un sistema di smistamento rapido e meno impattante sul profilo ambientale e sul traffico veicolare prevedendo anche una delocalizzazione senza gravare ulteriormente sul territorio;

B) Definire il limite del Sesto modulo portuale a Levante, estendendo la pista ciclopedonale già avviata sul canale di calma fino al Dentino e non utilizzare quell’area per attività di cantiere  per la Diga in costruzione;

C) Completare la Fascia di rispetto dal Sesto modulo fino a Palmaro per garantire la salute dei cittadini del quartiere;

D) Liberare, a Voltri,  l’area sulla sponda a Ponente del Rio San Giuliano, attualmente occupata da una ditta di container per consentire, come gia previsto dal Piano Urbanistico Comunale, la realizzazione di un parcheggio di interscambio a disposizione della nuova stazione metropolitana di superficie attualmente in fase di esecuzione;

E) Garantire un effettivo utilizzo dell’elettrificazione per limitare le emissioni acustiche e inquinanti.

La missiva si conclude con una auspicio:

“Sperando di poter avere con Lei un confronto chiarificatore, rimaniamo in attesa di un Suo riscontro”


Sottolineiamo il fatto che una mail con il medesimo testo, questa volta inviata in forma “semplice” il 12 dicembre scorso, era rimasta senza risposta, ne altro riscontro, da parte del commissario.

Antonello Rivano
Direttore di redazione/coordinatore nazionale Polis SA Magazine

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