Ven. Mar 21st, 2025

“C’era una volta Harry”: il nuovo libro di Gisella D’Anna, tra sentimenti e messaggi di pace

La presentazione del libro nelle suggestive sale del palazzo ducale “Sanchez de Luna” a Sant’Arpino (CE) è stata organizzata dall’associazione culturale Sophia.

“C’era una volta Harry”, l’ultimo commuovente scritto di Gisella D’Anna regala alla letteratura d’autore una bella testimonianza di una scrittura dell’anima, una fiaba densa di sentimenti, un ennesimo miracolo per il nostro bisogno di pace

Di Silvia De Cristofaro

L’ultimo commuovente scritto di Gisella D’Anna regala alla letteratura d’autore una bella testimonianza di una scrittura dell’anima, una fiaba densa di sentimenti, un ennesimo miracolo per il nostro bisogno di pace.

Della scrittura, la letterata Gisella D’Anna, ne fa il simbolo della condizione umana che anela alla speranza sempre, con la convinzione che solamente essa può restituire serenità, senso di pace, sciogliere i grovigli del dolore e dell’insoddisfazione.

In una lunga narrazione che assomiglia con piacevolezza ad una fiaba, la scrittrice, che è alla sua seconda prova letteraria, realizza un racconto denso di sentimenti, utilizzando una costruzione verbale intimista e scavando negli abissi più profondi dell’anima dei personaggi che si alternano nella vicenda.

“C’era una volta Harry” è il secondo romanzo di Gisella D’Anna, che ambienta le sue meditazioni nella Londra del Novecento, nel secondo dopoguerra, in cui due famiglie intrecceranno i propri destini in situazioni talvolta di malessere ma che sfoceranno in un finale positivo in cui prevarrà la forza dei sentimenti affettivi.

Un libro ispirato, perché scritto con commozione, semplicità, tenerezza – come ha puntualizzato il filosofo e poeta Giuseppe Limone all’interno della presentazione del romanzo presso il palazzo ducale Sanchez de Luna di Sant’Arpino, nei pressi di Caserta.

Limone inquadra la D’Anna come “una figlia delle sue letture” e quindi delle sue esperienze, lontanissima dall’esprimere nei suoi romanzi dottrine ed ornamenti letti e riletti. L’amore per la semplicità vera guida la scrittrice a scrivere un racconto basato sulle persone e non sulle cose. Non miti, ma destini. Non congetture, ma meditazioni su quel grande mistero che è l’esistenza umana.

“C’era una volta Harry” rivela un’autrice “di grande e segretissimo respiro, una scrittrice forte ed innocente” che si esprime con istintiva freschezza e che sembra utilizzare uno stile affabulante. Questo stile, aggiunge il critico letterario Maria Pia De Martino, presidente del Premio Poesia “Le Nuvole”, è il prolungamento spontaneo del cuore che muove la mano che tesse una storia di personaggi scaturiti dall’inconscio della narratrice.

Istintivamente, la scrittrice inventa una trama in cui non si limita ad organizzare il passato (nelle vicende narrate, ambientate in un altro secolo), ma riesce a “suscitare” il futuro benevolmente. Il groviglio che si legge all’inizio della storia si scioglie in un lieto fine.

“Ed è quello che serve per guarire le ferite quando l’ordine del mondo subisce un’alterazione”, continua la De Martino. Tutto si placa però grazie ad una forza paziente, illuminata, che rimette in riga le cose.

La scrittrice utilizza la salvazione e attraversa, ma non vive di prima persona, gli accadimenti narrati. Ne è estranea, ma al tempo stesso, l’invenzione di ciascuno dei personaggi delinea probabilmente il bisogno di esprimere la propria sensibilità, i sentimenti reconditi, gli stati d’animo più intimi.

Si legge nella prefazione curata proprio da Limone: “Tutti i momenti descrittivi e narrativi, i passaggi di lingua, di intuizioni e di stile sono anfratti di un’anima che progressivamente si svela, ricondotta alla propria nuda verità”.

Il romanzo è stato considerato un gioiello, un minuscolo capolavoro della scrittura intimista, una strenna natalizia, un libro da regalare in queste festività per incentivare alle belle letture.

Edito da Edizioni Sophia, della collana Le Rondini, il racconto ha trovato l’approvazione ed il plauso degli intervenuti alla presentazione nella sala Busti di piazza Macrì: Antonio Moccia, presidente dell’associazione culturale Sophia, il sindaco Ernesto Di Mattia, Giovanni Maisto, assessore alla cultura, e Orlando Limone, psico-pedagogista.

L’evento letterario è stato organizzato dall’associazione culturale Sophia con il patrocinio del Comune di Sant’Arpino e moderato da Enrica Romano, vicepresidente dell’associazione culturale Sophia, con le letture curate dall’attrice Antonia Cerullo.

Il fotoreportage è stato curato da Luigi Buonincontro, mentre interviste e comunicazioni sono state curate dalla giornalista Caterina Flagiello.

Gisella D’Anna è nata e vive in un borgo del sud. La sua prima pubblicazione, Aspettami ovunque sei, dai toni autobiografici, è del 2018 a cura di Gnasso editore.

Ha pubblicato poesie per i tipi di Dantebus di Roma nel 2021 e un racconto breve, Lettera a mia madre, nell’Antologia del premio letterario Longano in prosa, a cura della Proloco di Longano e dell’associazione “Le Nuvole” di Napoli, a Isernia nel 2022.

Ottiene una menzione d’onore per il suo racconto Nonna Elena al concorso letterario nazionale “Anna Mazzocco” nel 2019.

Silvia De Cristofaro
Vicecoordinatore Nazionale di redazione/Coordinatrice Centro Italia

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