Dom. Mar 16th, 2025

La cultura come motore di civiltà

Mattarella ad Agrigento: la cultura come leva per superare le disuguaglianze e costruire un futuro più equo

Un impegno per la crescita sostenibile

Agrigento, Capitale della Cultura 2025, offre l’opportunità di una riflessione profonda su quanto la cultura possa fare per la società, non solo come espressione artistica, ma anche come leva fondamentale per la crescita sostenibile. Nel suo discorso pronunciato sabato 18 gennaio 2025 ad Agrigento, il presidente Mattarella ha sottolineato come la cultura sia “la chiave per risolvere le disuguaglianze e promuovere una crescita sostenibile, non solo a livello ambientale, ma anche sociale ed economico“. Un’affermazione che risuona potente in un’epoca in cui il mondo si trova a dover affrontare sfide globali, dalle crisi climatiche a quelle sociali, che spesso sembrano insormontabili.

La cultura non è, infatti, un concetto astratto, ma una forza concreta, capace di trasformare il nostro presente e di offrire soluzioni per il futuro. Essa diventa un motore di civiltà, che si alimenta di dialogo, incontro e condivisione. Attraverso il confronto e lo scambio, la cultura contribuisce a creare legami tra persone, territori e generazioni, rafforzando l’identità di una comunità e stimolando il suo progresso. È in questo processo di interazione e di apertura che la cultura trova il suo vero senso, in quanto strumento per colmare le disuguaglianze, non solo tra paesi, ma anche all’interno delle stesse società.

La cultura offre una visione inclusiva della crescita, in cui il benessere sociale e la tutela dell’ambiente sono intrecciati. In questo scenario, la bellezza non è solo estetica, ma è anche sociale ed economica. Le iniziative culturali non solo preservano il patrimonio, ma creano anche nuove opportunità, favorendo la coesione sociale e stimolando l’innovazione. Se integrata nelle politiche pubbliche, la cultura diventa un vettore di sviluppo che non esclude nessuno, ma porta con sé una visione di futuro più equa, in cui ciascuno ha la possibilità di partecipare alla costruzione di una società più giusta.

In questo senso, il messaggio di Agrigento, come Capitale della Cultura, diventa ancora più significativo. La città non si limita a celebrare il passato, ma si proietta nel futuro, chiamando tutti a un impegno collettivo per promuovere una cultura che non sia solo conservativa, ma anche trasformativa. Un impegno che deve partire dal basso, dalle realtà locali, dalle comunità che, pur non sempre sotto i riflettori, sono custodi di tradizioni, saperi e esperienze che rischiano di andare perduti. La cultura, quindi, non deve essere vista come un lusso, ma come una risorsa imprescindibile per il benessere collettivo.

In conclusione, il discorso di Mattarella ci ricorda che la cultura è il motore che alimenta la civiltà e che la sua forza si manifesta nel dialogo, nell’incontro e nella condivisione. Una cultura che non si limita a riflettere la società, ma che la plasma, la arricchisce e la rende capace di affrontare le sfide del nostro tempo. Agrigento, nel suo ruolo di Capitale della Cultura 2025, diventa il simbolo di questa visione: una città che non dimentica il proprio passato, ma che guarda al futuro con speranza, consapevole che solo attraverso la cultura, intesa come bene comune, possiamo costruire una società più equa, più giusta, e più sostenibile.

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