Dom. Mar 16th, 2025

Mercato S.Severino(SA), tra nuovi mastelli e polemiche

Cambiano le modalità di conferimento rifiuti nel comune del salernitano. Nuovi kit da ottobre

Cambiano le modalità per conferire l’immondizia, a Mercato S. Severino. Ed è subito polemica. In realtà, i malumori della gente – veicolati dai tanti profili social, individuali o di gruppo, ma anche da siti di messaggistica vicini ad esponenti politici – erano già “nell’aria” da qualche tempo..

di Anna Maria Noia

Pochi anni fa, prima dell’avvento del Covid, già si vociferava di questa novità. Addirittura, “voci di popolo” sostenevano che alcuni tra gli stessi operai della società di servizi preposta alla raccolta – la “Sieco” – sarebbero stati (il condizionale è d’obbligo) perplessi o incerti riguardo l’ attuabilità di tale cambiamento. Si trattava solo di gossip “metropolitani” – certamente. La “novità” che proprio non va giù (neanche adesso) a tantissimi utenti sanseverinesi è l’utilizzo di più secchi  (per le varie tipologie di immondizia) – di piccolo formato e con poca capacità – da conservare in casa (sono piccoli, certo, ma abbastanza ingombranti – se custoditi insieme e in spazi ristretti) e da lasciare, poi, dinanzi i portoni nei giorni stabiliti.

Orbene, la raccolta “porta a porta”, che in passato, fu introdotta dal sindaco Giovanni Romano – era il “fiore all’occhiello” , l‘orgoglio e il vanto della cittadina; nonché  esempio virtuoso per tutta la provincia di Salerno. Nel corso degli anni ci sono stati dei cambiamenti; tante nuove fattispecie di raccolta differenziata (ad esempio, quella del vetro – rimuovendo le antiestetiche campane), fino ad arrivare al periodo di lockdown. In tutti questi anni erano usate, essenzialmente (e prevalentemente) le “singole” buste. Accanto a pochi contenitori abbastanza capienti, per il vetro ad esempio.

Vediamo, nel dettaglio, cosa potrebbe comportare l’introduzione di questo dispositivo: innanzitutto potrebbe costituire un problema la scarsa capacità dei secchielli. Nell’hinterland ci sono anche famiglie numerose, che produrrebbero maggiori quantità di spazzatura – rispetto ad altri. E poi, ancora una questione rilevante, la possibile “conservazione” di tali piccoli secchi. Tutto potrebbe essere accettabile, almeno, per i nuclei familiari che dispongono di garage, box, balconi o giardini. Ma non, di certo, per chi vive in un appartamento senza pertinenze. Infatti, la domanda è: “Dove riporre i mastelli, quando non sono davanti casa – per essere svuotati (nei giorni in calendario) dai dipendenti dell’apposita azienda?”. Ed altri interrogativi concernono – inoltre – la pulizia di tali secchi. Che – se non puliti ed igienizzati, a cura delle famiglie stesse, abbastanza a fondo – potrebbero veicolare miasmi; cattivi odori.

Per di più si paventa la presenza di cani randagi, che orinerebbero lungo i bidoncini. Insomma, tutto farebbe supporre che i cittadini possano irritarsi per queste novità . Le polemiche sono rinfocolate e acuite proprio sui social. Su un gruppo WhatsApp di professionisti sanseverinesi – nell’entourage di un amministratore del passato – è montata la protesta di alcuni esponenti della chat. La stessa protesta che emerge in  altri portali.Ad esempio, un utente di Mercato S. Severino (M.D.A) osserva e/o “analizza” – tra il serio e il faceto – sia su “Sei di S. Severino se…” che altrove, numerosi “punti” di criticità). Mentre prima i secchi e/o le buste non rimanevano ore e ore sotto il cocente sole estivo, o sotto altri agenti atmosferici invernali, adesso ci sarebbe quest’altra criticità impellente: quella di non poter dimenticare – appunto – i mastelli troppo a lungo per evitare i succitati disagi. È quanto, per l’appunto, dichiara il cittadino sanseverinese nelle sue garbate “proteste”. Molto meditate e “pratiche”.

Altro punto cruciale e/o casus belli riguarda il già parzialmente citato ingombro dei diversi secchi – tutti in una volta – dinanzi ai condominii. È una questione delicata. Ancora, lamenta l’utente, sembrerebbe un sistema “che non tiene conto della dimensione dei nuclei familiari”: come mai – si domandano i cittadini – i secchi per famiglie con pochi componenti hanno la stessa capienza di quelli distribuiti  alle famiglie numerose? E si prosegue, con il fatto che il secchio del vetro e quello per la frazione organica (umido) erano già in dotazione – da diverso tempo. Il mastello del vetro usato finora è abbastanza capiente. “Perché adottarne degli altri?” – afferma il Nostro. E si pone la problematica anche dello smaltimento di questi secchi più grandi – per il vetro. Magari, i residenti saranno obbligati a dirigersi all’isola ecologica (esistente da decenni), allo scopo di portarli a mano. Questo perché i secchi da “rottamare” non entrano nelle apposite buste del Comune. I secchi obsoleti, per di più, non sono stati – in passato – “regalati” alle famiglie, da parte dell’amministrazione: avevano un loro costo, riversato sulla tariffa del servizio. Lo affermano i cittadini.

I residenti sembrano alfine concordi sul fatto che il sistema precedente, con le buste al posto di questi piccoli contenitori – a parte i secchi (come detto, più grandi) del vetro e dell’umido, già adottati da tempo – era più igienico, pratico, salutare. Aveva, cioè, più vantaggi – a detta (sempre) degli utenti. Le criticità sono infine emerse in alcuni articoli, pubblicati su quotidiani locali della provincia di Salerno. I nuovi secchielli e il più recente kit da usare – ricordiamo – a partire da ottobre sono da ritirare (già da inizio luglio) in vari punti di distribuzione. Al capoluogo e nelle frazioni. Per il capoluogo, ci si può recare presso il Centro Sociale di via Biondo il lunedì (dalle 9 alle 12) e il martedì (9-12; 15-17); nonché presso il parcheggio di piazza Califano il giovedì (orari: 9-12; 15-17) e il venerdì e sabato (ore 9-12). Riguardo alle frazioni, ci limitiamo a suggerire le località di S. Vincenzo-Capocasale-Lombardi-Priscoli: il delivering point, in questo caso, è la sede dell’oratorio nei pressi della chiesa di S. Vincenzo (omonima frazione) – a partire dalle 9 e fino alle 19. Riguardo alle altre zone, le modalità di ritiro del kit sono riportate sull’apposito calendario – comprensivamente di orari. Si tratta “solamente” di abbandonare le obsolescenti buste, in favore dei più moderni mastelli – in fondo. Ma tutto farebbe supporre che possa prodursi (anche) una sorta di “scontro”, se non politico, almeno “cittadino”. Speriamo che la gente si abitui celermente ad assimilare e a metabolizzare questi cambiamenti!



Anna Maria Noia

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1 thought on “Mercato S.Severino(SA), tra nuovi mastelli e polemiche

  1. Buongiorno nell’articolo non è stato cittato che questi contenitori contengono un chip tramite il quale sarà monitorata la quantità nella spazzatura prodotta da ogni nucleo familiare e saranno addebitate le rispettive spese, questo può indurre i cittadini a buttare buste di spazzatura in varie parti del territorio per non pagare la quantità della spazzatura prodotta, e questo purtroppo è un altro scenario che può capitare trovando così il nostro territorio pieno di spazzatura buttata di qua e di là. Penso che questa questione sia molto importante e dovrebbe essere riportata in un suo prossimo articolo. Grazie.

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