Il Ponentino-n°6
N°6 del 07/01/2022. Periodico online di informazione di Pegli e del Ponente, allegato a Polis SA Magazine.
SOMMARIO
pag.3 –TERZA PAGINA–
Imparare a vivere : Norberto Sopranzi educatore
di Massimo Bramante
Norberto Sopranzi (1904-1985) appartiene a quella nobile cerchia di “educatori” – nel senso prima delineato – che hanno fatto della propria vita, del proprio quotidiano, una testimonianza luminosa di come si può vivere con coraggio e coerenza la propria fede, le proprie idee e, non da ultimo, la gioia che proviene dalla lettura, ottima compagna di vita, dal teatro, dal lavoro, privo di pregiudizi e preconcetti, con i giovani, gli emarginati, gli ultimi. E lo ha fatto con semplicità e profondità...continua a leggere
pag.4 –IN PRIMO PIANO–
Siamo in un mare di guai? L’ecosistema marino e le minacce che lo stanno mettendo a rischio
di Francesca Garaventa
La Liguria, con i suoi 350 Km di costa, rappresenta un punto di osservazione privilegiato sul Mar Mediterraneo. Se si considera che la lunghezza delle coste che si affacciano sul Mar Mediterraneo è pari a 46.000 Km, appare subito evidente che la piccola Liguria è davvero un palchetto nel teatro dell’osservazione della Natura…Continua a leggere
pag.5 -ATTUALITA’-
Ed un bel giorno si risvegliò il cinema Eden…
di Marco Maltesu
Finalmente dopo tanti anni arrivano delle novità per il cantiere esistente all’interno dell’arena estiva del cinema Eden, fermo da anni con i lavori sospesi per il fallimento della ditta appaltante e con quella che i cittadini pegliesi hanno iniziato a temere da tempo ovvero la gru del cantiere…continua a leggere
pag.6 –EVENTI–
Voltri. Da Venerdì 7 a Domenica 9 gennaio 2022 si presenta la rara occasione di ammirare la prestigiosa Sala delle Conchiglie di Villa Duchessa di Galliera
di Antonello Rivano
La conferenza stampa, le date, i particolari , i cenni storici e le curiosità di un appuntamento imperdibile...continua a leggere
RUBRICHE
pag.7 –LIBRI E AUTORI–
“L’uomo con il berretto rosso” – Emanuela Navone
di Sara Piccardo
Un uomo con un berretto rosso, muto e immobile. Invisibile a tutti, tranne a te. Si aggira tra i “bricchi” e il Centro. Ti segue ovunque, ti fissa. Non fa assolutamente niente, salvo fissarti. E inquietarti. E ossessionarti. A quali estremi potrà portarti la sua presenza innocua ma incombente?..continua a leggere
pag.8 –IL CIBO: CUCINA , TRADIZIONI, TERRITORIO-
La focaccia genovese o “Fȕgassa”, quando il cibo diventa istituzione
di Antonello Rivano
“ […] si gustava il tiepido profumo e sapore di questo semplice, ma goloso, cibo di strada, assaporando i bocconi croccanti vicino all’orlo e quelli più morbidi, nei punti in cui le dita del fornaio avevano compresso l’impasto, per fargli raccoglierete, in una piccola osai di piacere, una goccia d’olio e un grano di sale […]” (da “Il mulino dei Botti Adorno” di Pier Guido Quartero)…continua a leggere
pag.9 -E PÀOLE/LE PAROLE-
“Zazunâ”
di Fiorenzo Toso
“Finisce e feste, comensa e menestre”, dice un vecchio adagio, e in effetti, dopo tante mangiate, non sarebbe male fare un po’ di digiuno, ossia cominciare, per dirla in genovese a “zazunâ”…continua a leggere
pag.10 -Tabarchini-
Quasi una repubblica marinara- 1850/1930: l’epoca d’oro di Carloforte
di Nicolo Capriata
Tabarchini: una nuova rubrica dedicata alle comunità tabarchine di Pegli, Carloforte, Calasetta, Nueva Tabarca e Tabarca.
In questo articolo, Nicolo Capriata, recentemente scomparso, ci porta alla scoperta di una Carloforte degna erede della sua origine Genovese, sino a diventare, a cavallo tra l’ottocento e il novecento, quasi una “Repubblica Marinara” …continua a leggere
pag.11 –ROMANZO A PUNTATE-
La forma della felicità
4.Burrasca
Al largo dell’Isola di San Pietro una burrasca si avventa sul leudo “Speranza” e il suo equipaggio. Riusciranno Nicola, Pietro, Tonio e la piccola Jolanda a superare indenni questa prova?..continua a leggere
Questo articolo tocca le corde del cuore di noi pegliesi. La perdita del nostro “cinema Paradiso “ è stata dolorosa. Era un punto fisso nella nostra estate. Poi abbiamo, ovviamente chi vi è riuscito, ceduto alla razionale esigenza di parcheggi. Ma cosa abbiamo ottenuto? Nulla. Possiamo solo passare davanti a quello scempio rimasto e dire ai nostri nipotini:”… vedi i nonni d’estate vedevano lì dei bei film, pensa, all’aperto! E un estate da ragazzi si sono innamorati “. Sono entusiasta che un giornale tratti di questi fatti. Finalmente qualcuno ha compreso che la vita non viaggia solo attraverso i massimi sistemi.