Relazione della Segreteria camerale al convegno d’organizzazione della Camera del Lavoro di Nocera

CQuarto-statoompagni,il nostro convegno di stamattina vuole essere innanzitutto un esame dell’attività svolta dalla Camera del Lavoro negli ultimi mesi e le nuove prospettive di lavoro e di attività che deve essere soprattutto organizzativa ma anche sindacale. Se noi facciamo un bilancio delle lotte sostenute in questi ultimi mesi dobbiamo dire che è stato positivo, per lo sviluppo ed il crescente sviluppo del prestigio della CdL e per i vantaggi che i lavoratori ne hanno beneficiato e quindi possiamo essere fieri di aver contribuito anche allo sviluppo dell’economia nocerina e dell’Agro, ed anche se ci sono stati dei difetti, delle lacune, delle deficienze organizzative che andremo ad esaminare.

Nella lotta per l’aumento dei salari e per l’avvicinamento delle paghe femminili a quelle maschili promosse dalla Cgil e pertanto avanti con successo e con sempre rinnovato slancio ed entusiasmo in Italia dalle lavoratrici e dai lavoratori, abbiamo visto le maestranze delle MCM scioperare al 98%, abbiamo visto aderire anche quelle che avevano votato per la Cisl poco tempo prima, forse questa è la prima volta che le maestranze delle Cotoniere hanno scioperato con una così alta % e così grande entusiasmo.

CONSERVIERI Anche la lotta delle lavoratrici e dei lavoratori conservieri ha portato dei lusinghieri successi. Infatti abbiamo visto quest’anno alla lotta circa 4000 lavoratori dei circa 6500 che ne lavorano a Nocera, lo dimostrano gli scioperi della Sanca, Memoli e Pecorari, le pelatrici di Spinelli, Spera, Sarno e Apicella, Esposito e Benevento, Cuomo, Matteo D’Alessio, Scatolificio, la Gambardella e la Valsecchi che sono state costrette a pagare più del contratto alle pelatrici e così via riuscendo persino ai lavoratori in alcune fabbriche conquistando sostanziali miglioramenti economici che aggirano vicino ai 35 o 36 milioni e forse più, vittoria che a mio avviso è la prima così grande nella storia delle lotte conserviere di Nocera (anche se non abbiamo raggiunto alcuni obiettivi come il contratto ecc) questo perché è seguita la lotta particolare azienda per azienda.

CESTAI La vittoria incontestabile delle assicurazioni sociali dei lavoratori cestai che da 40/50 anni erano in lotta e che aspiravano a tale risoluzione hanno visto per la prima volta nella storia dei cestai dell’Agro Nocerino un contratto, marche assicurative ecc. eppure questa è una categoria importante così numerosa che conta migliaia di lavoratori quando è la lavorazione senza contare i commercianti, i mediatori che ne sono impegnati.

EDILI Un successo sia pure limitato si è segnato anche negli edili in questi ultimi giorni.

ENTI LOCALI Ultimamente abbiamo avuto lo sciopero degli enti locali dove non si scioperava da molto tempo ed anche qui si sono segnati dei successi con l’approvazione di una deliberazione dell’indennità di funzione ma altri problemi sono ancora da risolvere.

AGRICOLI Tra i braccianti agricoli si è segnato un successo nel rispetto della personalità del bracciante stesso e nel campo dell’assistenza.

PANETTIERI Per i panettieri vicino all’aumento del dato di panificazione ottenuto con il contratto provinciale della categoria si è riuscito a fare un accordo sul comune di dare £ 3000 per il ferragosto cosa che solo a Nocera si è riusciti per tutta la provincia di cui la maggioranza di questi l’hanno già avuti.

Se di pieno successo abbiamo potuto parlare per queste categorie in questo campo non altrettanto possiamo dire per le altre. Non ha diminuito il supersfruttamento nelle fabbriche, né possiamo parlare di successi organizzativi.

Alcuni dati sono significativi nelle MCM di Nocera dove nel 1948 con un’occupazione di 1700 operai si faceva una produzione di 80 quintali al giorno mentre oggi si occupano 1400 operai e se ne fanno 120 quintali al giorno questi dati aumentano ancora di più se si tiene presente che c’è una sala di macchine ferme, quindi significa aumentare la produzione di ogni lavoratore di quasi il 90%. Questo spiega i numerosi casi di TBC e di altre malattie , l’aumento degli infortuni che è sensibilmente aumentato negli ultimi tempi, questo perché la velocità delle macchine l’hanno aumentata, al posto degli uomini mettono le donne, dove lavoravano 3 persone ne lavorano 2, perché ai mutilati non fanno fare il lavoro loro spettante ma lavorano come gli altri e tutta un’altra serie di cose.

Cosa fa la Direzione delle MCM di fronte a questa situazione? Ebbene la direzione risponde licenziando le lavoratrici che lavorano nello stabilimento da 40 o 50 anni, che anno dato tutto se stesse, tutta la gioventù, tutta la vita, vengono messe fuori perché non più addetti alla loro lavorazione, e quando sono costretti ad assentarsi per qualche giorno si vedono pervenire a casa una lettera intimandoli di licenziamento. La verità è che non possono sfruttare più come una volta le lavoratrici perché le hanno fatte invecchiare prima e cercano di sbarazzarsi e alla richiesta della C.I. di assumere nuova manodopera, che rinnovi gli impianti ecc, molte volte si sente dire che la Società è in deficit e così via, si è arrivati persino a far sottoscrivere un documento dai lavoratori dove si impegnavano a non fare assenze, e qui si deve elogiare la C.I. che attraverso il suo intervento ha evitato molti licenziamenti.

Se questa è la situazione delle MCM non diversa è nelle altre fabbriche. La violazione completa delle paghe e in modo più accentuato nelle fabbriche di conserve, la violazione delle leggi sociali, le donne e i giovanissimi adibiti al lavoro di manovali, violazione del contratto di lavoro, accentuazione del terrorismo contro i lavoratori e così via, i lavoratori degli Enti Locali che aspettano che vengono risolte aspirazioni che sono in sospeso da anni, come la pianta organica, la sistemazione dei lavoratori giornalieri ecc., i braccianti agricoli che attendono un regolamento alla legge del 1949 che concede loro il sussidio straordinario di disoccupazione, una più ampia assistenza ed assistenza ai familiari avendo la qualifica di occasionali ed eccezionali, aumento degli assegni familiari, perché anche i lavoratori agricoli vivono nella Repubblica Italiana ed hanno le stesse esigenze degli altri lavoratori, ed è inconcepibile assistere al fatto che questi percepiscono la 3° parte quasi del lavoratore dell’industria, e potremmo ancora continuare dagli edili per il rispetto della paga, ai cestai per le assicurazioni sociali, dagli ospedalieri per la riforma organica, ai ferrovieri per l’aumento e contro la legge delega, dagli elettrici ai gassisti che sono in lotta per il rinnovo del contratto e i miglioramenti delle retribuzioni cha alle ore 0 di domani lunedì si apprestano ad affrontare uno sciopero di 48 ore a cui mandiamo dal nostro convegno un augurio di successo, ai lavoratori del legno, cassai, cestai ecc con la loro misera paga, ai vecchi pensionati della Previdenza Sociale che lì è stata fatta una truffa di circa 8 miliardi all’anno dal 1952 al loro già misero stipendio di 5, 6 o 7 mila lire al mese.

Ai lavoratori della ditta Gabola che sono costretti a fare 10 o 11 ore al giorno ed essere pagati per 8 ore, perché allora hanno pagato la giornata quando hanno pastificato 40 quintali di pasta. E che dire del fenomeno dell’occupazione giovanile, che nientedimeno in uno stabilimento di 1400 operai come le MCM di Nocera Inferiore, non esiste un giovane occupato, nell’arte bianca ecc., senza alcuna % di giovani, e i pochi che sono occupati in alcuni posti come i cantieri edili, conservieri, sono bestialmente sfruttati perché fanno il lavoro da manovali.

Compagni,

evidentemente questo perché abbiamo un governo in Italia clericale e reazionario, di tipo fascista e al servizio dello straniero, che fa delle persecuzioni maccartiste, che da man forte al grosso monopolio, alla grande proprietà terriera, all’affarismo, che pensa a fare leggi per l’aumento delle pigioni di casa, alla legge delega per gli statali, per vietare la libertà di sciopero, a perseguitare i lavoratori che militano nelle organizzazioni politiche popolari, nella grande organizzazione sindacale unitaria, ecc. E non pensa all’aumento dei salari e degli stipendi per i lavoratori, che il costo della vita aumenta giorno per giorno e nel momento stesso non pensa ad applicare la Costituzione Repubblicana.

D’altro canto, compagni, noi dobbiamo opporre alla violazione dei contratti e alla violazione del rispetto delle paghe, al supersfruttamento, alla violenza, ai soprusi, alle illegalità, una grande, forte, organizzazione sindacale.

Oggi come oggi bisogna dire la verità. Non abbiamo un’organizzazione sindacale efficiente per far fronte alla situazione del momento, abbiamo ancora molte deficienze, molti punti negativi, e questo lo diciamo auto criticamente che neanche la Segreteria della Camera del Lavoro ha fatto molto sforzo ad assolvere il suo compito, affinchè fossero organizzati meglio i sindacati, non convocando molto spesso gli organi direttivi della Camera del Lavoro (è uno dei grandi errori questo) e quindi non dando una direzione collegiale alla nostra Camera del Lavoro.

Per fare più grande e più forte e fare accrescere ancora di più il prestigio alla nostra organizzazione unitaria abbiamo bisogno di costituire le leghe di tutte le categorie, i collettori di fabbrica, di cantieri, di reparti ecc., fare molto più spesso le riunioni di categorie e generali per discutere di più e in più compagni qualsiasi problema, questo evidentemente non sulla carta ma in pratica, adesso non vogliamo illuderci che da un momento all’altro costituiamo tutte le leghe ma deve essere questo un nostro obiettivo di lavoro costante, continuo, tenace, per riuscire entro breve tempo.

Per fare questo ci vogliono anche dei mezzi finanziari e noi non li abbiamo, l’Organizzazione Sindacale ha bisogno di mezzi per andare avanti come hanno bisogno le famiglie dei lavoratori, anzi la nostra famiglia, la famiglia dei lavoratori e molto più grande ed ha maggiori spese, questi mezzi non li possiamo trarre che dal sacrificio dei lavoratori perché non abbiamo altri forme finanziarie se non quelle dei lavoratori, quindi questo comporta il pagamento del contributo mensile di tutti i lavoratori occupati, e soltanto di una piccola parte, ed in questa direzione dobbiamo muoverci tutti quanti, considerate la Camera del Lavoro come la vostra casa, che se non siete voi a contribuire al mantenimento non c’è nessuno, questo significa mobilitazione di decine e decine di compagni in più per realizzare gli obiettivi che ci prefiggiamo.

Compagni,

uno dei compiti che deve mobilitarci nel piano di lavoro dei prossimi mesi invernali deve essere quello di allargare la nostra influenza anche tra categorie che noi non abbiamo ancora contatti. Metallurgici, che ce ne sono circa 200, del legno che al di fuori dei cestai ce ne sono altre centinaia, lavoratori ortofrutticoli, allargamento tra gli edili in modo da portare gli iscritti alla nostra Camera del Lavoro per la fine del mese di dicembre ai 3000 tesserati, adesso ne siamo________ reclutando soprattutto tra le categorie suddette.

Costituzione della Commissione del Collocamento, sussidio straordinario di disoccupazione, per i lavoratori dell’industria e i braccianti agricoli, assistenza invernale per tutti i lavoratori disoccupati, e nel quadro della Rinascita del Mezzogiorno chiediamo che sia sviluppata l’industria nocerina, che l’industria conserviera non sia solo stagionale ma continua con più personale organico, attraverso la lavorazione di ortaggi, frutta, marmellate ecc, occupazione della manodopera giovanile nella misura del 10% nelle fabbriche, che le MCM i 6 miliardi avuti o da avere per indennizzo per danni di guerra siano stanziati per il rinnovamento degli impianti e per lo sviluppo dell’azienda, ci batteremo perché vengano finalmente cominciati i lavori della bonifica del Sarno e per lo spurgo della Cavaiola per evitare nuovi mortali sciagure ed infine (non in ordine di importanza) il rispetto delle libertà sindacali così gravemente violate e calpestate in tutte le fabbriche e cantieri, rispetto integrale della Costituzione Repubblicana.

Siamo sicuri che questo nostro convegno segnerà un altro passo in avanti per la nostra Camera del Lavoro, per portare così un valido contributo al miglioramento delle condizioni di vita della classe operaia e dei lavoratori e nel momento stesso contribuire allo sviluppo dell’economia nocerina.

Facendo questo lavoro diamo un altro colpo ai nemici giurati dei lavoratori.

Nocera Inferiore lì 14.11.1954

La Segreteria

Galante Oliva