Lun. Nov 11th, 2024
L'otto marzo e il Covid19

Le donne in prima linea contro il Covid, nei disegni di G. Manara

L’otto marzo e il Covid19. Le donne in prima linea contro la pandemia

Le donne contro il Covid-19 sono in prima linea, anche perché la loro presenza è predominante nel settore sanitario.

Anche quest’anno la festa internazionale della donna vedrà solo eventi online. Occorre però ricordare il ruolo che tante donne hanno avuto, e hanno, durante questa Pandemia.

di Michele Strianese


Questo 8 marzo 2021 ci deve far riflettere proprio sul ruolo che le donne hanno avuto fin dall’inizio nella lotta alla pandemia e sul prezzo altissimo che stanno pagando.Le donne contro il Covid-19 sono in prima linea, anche perché la loro presenza è predominante nel settore sanitario.

Il virus sul lavoro ha colpito molto più le donne rispetto agli uomini. Il “Dossier donne” pubblicato dall’Inail, proprio in vista dell’8 marzo, su infortuni e malattie professionali, spiega che alla data del 31 gennaio del 2021, nel totale dei contagi sul lavoro (147.875 denunce), ben 102.942 sono femminili, cioè parliamo di circa il 70% del totale.

Il Virus, le donne e il vaccino, visti da Manara


In sostanza, per i contagi sul lavoro, 7 su 10 sono donne, e le infermiere sono in testa. Infatti fra i vari operatori sanitari le figura professionale che paga un prezzo più alto è quella delle infermiere, 81,1% dei casi di contagio della categoria. Per quanto riguarda i decessi, la categoria più colpita è sempre quella dei tecnici della salute, con un caso ogni quattro denunce: il 70% sono infermiere.


Ma la pandemia colpisce le donne anche in altri modi. Molte infatti sono impiegate in lavori poco sicuri o precari, che sono scomparsi o mutati a seguito della crisi. E non solo, i lockdown continui hanno comportato un aumento dei casi di violenze domestiche.
È ora per tutti noi di fare i conti con simili disuguaglianze, discriminazioni, violenze. La parità di genere è uno degli obiettivi fondamentali dell’Unione Europea, ma l’Italia su questo arranca posizionandosi fra gli ultimi paesi.

Dobbiamo lavorare per garantire a tutte le donne una parità di accesso all’istruzione, alle cure mediche, a un lavoro dignitoso e sicuro e alla partecipazione nei processi decisionali politici ed economici. Non solo perché è un diritto umano fondamentale, ma perché la parità di genere influisce sulla prosperità o meno delle società. Sviluppare e diffondere la metà dei talenti disponibili permette maggiore crescita e competitività delle nostre economie.
Oggi poi in piena pandemia, con un Paese in grande sofferenza, il mio pensiero e il mio rispetto profondo va a tutte quelle donne, in particolare a quelle infermiere, che si sono ammalate e hanno perso la propria vita per salvare la vita altrui. In questo 8 marzo, il mio abbraccio va a loro e a tutte le donne.

Michele Strianese (presidente provincia di Salerno)

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