Ven. Mar 29th, 2024

Proteine Cretaive. “Ho preso il treno”

Mani sulle spalle dei compagni più fragili, mani sui fianchi degli innamorati, mani rivolte al cielo perché non c’è musica più bella dei passi che si seguono, si rincorrono, che camminano insieme.

Butto giù dal letto il sole, prendo in prestito i suoi raggi ed intreccio sorrisi; sorrisi per le spalle, per i fianchi, sorrisi rivolti al cielo perché alla prossima partenza i nostri figli potranno dire: “Ho preso il treno, che inizi la Samba della vita!”

Di Lucia Quaranta

L’ultimo treno o meglio l’ultimo “trenino” che ho preso è stato, poco più di un anno fa, al diciottesimo compleanno di mia figlia; il disco Samba guidava i passi di tutti gli invitati verso l’allegria, la leggerezza, la spensieratezza di preziosi momenti vissuti in compagnia. Mani sulle spalle, mani sui fianchi, mani al cielo…quando si sale sul “trenino” non ci sono regole precise, si segue il ritmo della propria energia e si va avanti invitando a salire grandi e piccoli, il nonno, la zia, il timido e pure l’imbranato, perfino chi dalla sedia non si vuole separare.

Guardo mia figlia sorridere, è felice! Ha davanti a sé tutta la vita.

Il futuro la sta già aspettando alla prima fermata del “treno”: la maturità, per poi farle continuare il viaggio alla scoperta del mondo.

Purtroppo le cose non sono andate proprio così.

Un mese dopo aver festeggiato il compleanno, il disco Samba è stato bruscamente fermato e con esso tutto il mondo della musica, l’energia dei balli; è calato il sipario su tutta l’umanità, sulle vite dei ragazzi.  Niente più mani sulle spalle, sui fianchi, mani al cielo…niente più inviti a far salire sul “trenino” gli amici, il nonno, la zia, il timido e l’imbranato.

Dal passo Samba alla solitudine del pc ci è voluto un attimo. Mia figlia sorride poco, non balla più ed il “trenino”, ormai, è diventato un ricordo lontano.

Ma io sono una mamma e le madri, si sa, non si arrendono mai!

Butto giù dal letto il sole, prendo in prestito i suoi raggi ed intreccio sorrisi; sorrisi per le spalle, per i fianchi, sorrisi rivolti al cielo perché alla prossima partenza i nostri figli potranno dire:

 “Ho preso il treno, che inizi il Samba della vita!”

Mani sulle spalle dei compagni più fragili, mani sui fianchi degli innamorati, mani rivolte al cielo perché non c’è musica più bella dei passi che si seguono, si rincorrono, che camminano insieme.

Lucia Quaranta

Contatti: redazione.polissamagazine@edizionipolis.it

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