Mer. Dic 4th, 2024
Dante e Ulisse

Dante e Ulisse

La spinta irresistibile per la conoscenza che perde Ulisse

L’autore proietta se stesso nel suo personaggio, il quale è caratterizzato da una inestinguibile sete di conoscenza, che prevale su tutto il resto.

Oggi è il Dantedì, la giornata che celebra la figura di Dante Alighieri nel nostro Paese. La scelta di questo giorno è dovuto al fatto che, secondo molti studiosi, la data di inizio della Divina Commedia scritta dal Sommo Poeta sarebbe da collocare al 25 marzo 1300

di Maria Rosaria Anna Onorato

Nel canto XXVI dell’Inferno Dante descrive il suo incontro con l’eroe greco Ulisse precipitato da Minosse nel girone dei consiglieri fraudolenti a causa delle sue astute e ingannevoli iniziative.

Questi – sollecitato da Virgilio – racconta ai due pellegrini dell’Oltretomba l’epilogo della sua vicenda terrena. Il suo Ulisse, a differenza di quello omerico, non fa ritorno ad Itaca, ma – una volta lasciata Gaeta e la maga Circe decide di inoltrarsi in un viaggio temerario verso l’ignoto, valicando i limiti del mondo conosciuto, ossia le colonne d’Ercole

-Ulisse e l’isola di Circe-

L’autore proietta se stesso nel suo personaggio, il quale è caratterizzato da una inestinguibile sete di conoscenza, che prevale su tutto il resto. Il primo biografo del sommo poeta, Giovanni Boccaccio, nella pagina che descrive il temperamento di Dante e il suo zelo nello studio,  rappresenta, con queste parole, la sua passione per la ‘letteratura’

Non poterono gli amorosi disiri, né le dolenti lagrime, né la sollecitudine casalinga, né la lusinghevole gloria dei pubblici offici, né il miserabile esilio, né la intollerabile povertà giammai con le lor forze rimuovere il nostro Dante dal principale intento, cioè dai sacri studi (Giovanni Boccacio)”. Ulisse esorta i suoi compagni a non temere l’audace esplorazione dell’ignoto. Egli ricorda loro che la missione terrena dell’uomo è quella di arricchire il proprio patrimonio di conoscenze e di esperienze. Per raggiungere questo obiettivo, è necessario vivere con coraggio; esplorare la sconfinata varietà della Terra senza arretrare  di fronte al buio che circonda le cose che non conosciamo. 

-Giovanni Boccaccio-

Questi versi avranno una enorme fortuna nel corso dei secoli; accompagneranno gli uomini nelle ore più buie della loro storia. Lo scrittore ebreo Primo Levi, nel romanzo autobiografico Se questo è un uomo (1947) dedica un intero capitolo al canto di Ulisse. Nel Lager, mentre è in fila per la zuppa di cavolo nero,  cerca di ricordare a memoria l’ “orazion picciola” di Ulisse, che intendeva insegnare all’amico francese Pikolo. Nella macchina infernale e disumanizzante del Lager, solo la poesia di Dante può salvaguardare uno spazio privato di libertà e dignità, impedendo ai prigionieri di trasformarsi in bestie.

-Primo Levi-

Qualche anno prima, un altro grande poeta russo aveva subito una sorte analoga a quella di Primo Levi;  Osip Mandel’štam, autore di una ricca produzione in prosa e in poesia, pubblicata a partire dal 1913. Nel 1934 fu arrestato per attività antisovietica e deportato nel Gulag presso Vladivostock, in cui morì. La sera traduceva Dante in russo ai suoi compagni di sterminio. Le sue pagine sul canto di Ulisse sono un monito per tutti noi:

Questo canto è sulla composizione del sangue umano, che contiene in sé il sale dell’oceano “, scrive.

Manifesto/Locandina del Liceo Artistico Statale ‘Sabatini-Menna’ di Salerno per lanciare l’ opera inedita di uno sconosciuto poeta fiorentino: Dante Alighieri

Ho spiegato ai miei alunni che una delle idee forti di Dante era la necessità che l’umanità intera  si desse il compito  di realizzare quell’ideale di pace e giustizia universali con le quali  diventa possibile la pienezza del singolo. All’Alighieri  piacerebbe, oggi, sapere che qualcuno si ricorda di questo “vincolo di specie”, come si direbbe con il  lessico della scienza, per praticare  una solidarietà senza frontiere. Nel marzo del 2020 medici cubani e cinesi sono venuti  a soccorrere dei lontani ‘sconosciuti’ italiani in affanno negli ospedali gremiti di malati gravi, solo perché è giusto così, dovrebbe essere giusto così, tra esseri umani.

E’ nata così, nella scuola nella quale insegno, l’idea del Manifesto/Locandina per lanciare una ‘fantomatica’ opera inedita di uno sconosciuto poeta fiorentino ‘Dante Alighieri’ exul immeritus.

Ci vediamo il 25 Marzo al Liceo Artistico Statale ‘Sabatini-Menna’ di Salerno,

p.s. (questo ragazzo si farà anche se scrive veramente tanto…).

Maria Rosaria Anna Onorato

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