Pegli. Via il campo da street basket di Villa Doria
La notizia è stata confermata in via ufficiale il 10 marzo, durante una riunione in teleconferenza.
E’ finalmente ufficiale: il tanto contestato campo di “basket americano”, realizzato all’interno del parco storico di Villa Doria, verrà demolito.
Di Antonello Rivano
Ne avevamo già scritto l’8 gennaio scorso, Allora era per segnalare la nascita di una petizione online per la “demolizione” del campo da Basket americano, o street basket, posto in essere nei pressi dell’entrata del parco storico di Villa Centurione Doria a Genova Pegli. Di fatto si trattava di un mezzo campo da Basket con una base rialzata in cemento.
Nella petizione si escludeva ogni altra soluzione se non la demolizione del manufatto.
Oltre all’infelice posizionamento si rilevava il fatto che fosse stata utilizzata un’area indispensabile per le libere attività dei bambini, che già fruiscono dell ‘adiacente parco giochi (anch’esso necessitante di urgenti interventi di manutenzione).
Oltretutto la base in discussione presentava pericolosissimi spigoli vivi, venendo cosi meno alle più elementari norme di sicurezza.
Ci si interrogava anche sul fatto di come potesse, e da chi, essere stata dato il nullaosta per l’esecuzione di quei lavori, all’interno di un’area tutelata dal punto di vista storico, architettonico e naturalistico.
Possiamo dire “chi la dura la vince”: la volontà popolare, unitamente alle azioni messe in campo da associazioni, ente territoriale e personalità di diverse posizioni politiche, ha dato i frutti sperati. Lasciateci allora passare un altro luogo comune “uniti si vince”.
La notizia che il campo (od obbrobrio, che dir si voglia) sarà demolito è stata confermata in via ufficiale durante una riunione in teleconferenza alla quale hanno partecipato l’architetto Roberta Burroni, responsabile dell’Ufficio Tecnico del Servizio Edilizia Direzione Sviluppo Economico e Sociale della Città Metropolitana di Genova, l’assessore comunale ai Lavori Pubblici, il vicesindaco Pietro Piciocchi, l’assessore municipale del VII Ponente alla Scuola, Silvia Brocato, e alcuni componenti del Comitato Pegli Bene Comune, che è stato in primissima linea, sin dallo scorso novembre, in questa battaglia, grazie soprattutto all’impegno di Serena Ostrogovich e di Paola Rottigni.
Grande importanza hanno avuto i ruoli di Civ di Pegli, con Raffaella Grasso, e i consiglieri comunali Lorella Fontana della Lega, Mauro Avvenente di Italia Viva e Cristina Lodi del Partito Democratico, pure loro avevano chiesto, come unica soluzione, la demolizione dell’ opera.
Un gioco di squadra dunque, svolto da forze diverse, associazioni ed enti, componenti di forze politiche di destra e di sinistra sia di governo che di opposizione.
Ciò dimostra che “si può fare”. Quando ci si batte per il rispetto e la tutela di un “bene comune”, i colori politici, le diverse responsabilità e posizioni amministrative e non, non possono, e non devono, essere ostacolo a una comunione di intenti e di azioni.
I lavori di demolizione saranno svolti dalla ditta che lo aveva edificato, ditta con la quale la Città Metropolitana, il committente, ha un contenzioso aperto per i lavori non a regola d’arte. Ma chi pagherà il tutto? Fin troppo facile rispondere che sarà il “malato”, ossia la comunità, cosa non giusta, discutibile, ma alla fine quasi sicuramente sarà cosi.
Potremmo ancora discutere sul fatto che i permessi non andavano dati, che non c’è stata comunicazione tra e con gli enti coinvolti: Città Metropolitana (committente), Comune di Genova (proprietario della Villa e del suo parco), Municipio VII Ponente ( ente territoriale). Sta di fatto che prima di mettere mano a simili opere si dovrebbe in primis consultare chi ne dovrebbe fruire. In questo caso i pegliesi, che, sin dall’inizio, hanno ritenuto il mezzo campo inutile, brutto e pericoloso.
Riguardo alla vicenda abbiamo chiesto un commento a Silvia Broccato, assessore alla scuola del VII Municipio Ponente, che ha cosi dichiarato:
“Il campetto da basket di villa Doria è il risultato di un percorso non condiviso con il territorio. Riguardo alla soluzione, trovata in corner, ringrazio per la disponibilità la Città Metropolitana e l’Assessore Piciocchi. Spero che l’esperienza sia da monito per l’amministrazione cittadina, soprattutto alla luce della recente riforma dei municipi che accentra ulteriormente le competenze, riducendo il contatto diretto sul territorio. La fretta, che per alcuni amministratori è una qualità , non produce sempre buoni risultati“.
In effetti sarà demolita solo la base in cemento, il canestro rimarrà al suo posto e le linee delimitanti il terreno di gioco saranno tracciate per terra. questo permetterà sia la possibilità di usare il posto come zona di attività libera che per una partitella a street basket. Il tutto con un’aspetto sicuramente di gran lunga meno impattante rispetto allo spazio circostante. A volte basterebbe semplicemente un po’ di buon senso.
Credit: lavocedigenova.it
Antonello Rivano
Direttore di redazione/coordinatore nazionale Polis SA Magazine
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Per scrivere alla redazione: redazione.polissamagazine@edizionipolis.it
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